sabato 29 dicembre 2012

Giovedì 16 agosto - Deutsches Museum

Oggi, di nuovo tutti e 5 riuniti assieme, andiamo a visitare quello che probabilmente è il museo più conosciuto della città:

[informazioni turistiche]
Il Deutsches Museum è il più grande museo al mondo di scienza e tecnologia ed ospita migliaia di oggetti raggruppati in circa 50 categorie.
Esso ha sede sulla Museuminsel, isola che sorge lungo il corso del fiume Isar; è facilmente raggiungibile sia in metro (fermata Isartor) che (consigliato!) in tram (il 16 oppure il 18). Se siete interessati a questo genere di cose, programmate la vostra visita in modo da coprire tutto l'orario di apertura del museo (dalle 9 alle 17).
I biglietti costano 8,50 euro (e li valgono tutti)

Arriviamo al museo decisamente zuppi: è una giornata di pioggia insistente e furbescamente alcuni di noi (fra cui il sottoscritto) non hanno ombrello! L'ingresso è rigoroso, mi ricorda un pò la Gotham City di Batman.


All'interno abbiamo modo di asciugarci e di lasciare un pò di bagagli al solito guardaroba (che qui si paga: Occhio!). A questo punto, ci lanciamo nelle esposizioni!
Fin dall'inizio stabiliamo cosa vedere e cosa non vedere: siamo ben consapevolu che un giorno intero è isufficiente, quindi operiamo le nostre scelte a seconda dei nostri gusti.

Una delle prime aree che visitiamo è anche una delle più belle: la miniera.
Così, alla prima lettura, non sembra tutto questo granchè "vengono rappresentate le diverse tecniche e procedimenti dell'industria mineraria come per esempio la costruzione e l'estrazione di pozzi, rilievi topografici in miniera, costruzione di miniere, saline e miniere di carbone, scavi"
Epperò, come spesso capita, il modo in cui viene presentato rende di colpo affascinante anche argomenti del genere: L'area è costituita da una vera e propria miniera ricostruita nel sottosuolo del museo! Gallerie si susseguono ad ulteriori gallerie, si scende, si sal, si gira e si scende di nuovo. Ad ogni nuova galleria, ci si trova in un punto diverso della storia; scorrono così le varie epoche e le varie regioni, ognuna ben rappresentata con tutte le strumentazioni originali e tante statue che imitano i lavoratori, il tutto in vere gallerie di una miniera. Sembra un pò una giostra di Gardaland.

Arrivati alla fine delle gallerie, passiamo alle altre sezioni, che si presentano in sale "normali". Un'orgia di navi, aerei, motori, roba elettrica ed elettronica, c'è di tutto e di più accatastato nel miglio modo possibile, gioia per i nostri occhi ingegneristici! (a parte la saretta, che è l'unica fra i 5 del gruppo ad avere cultura umanistica. Meno male che nonostante ciò apprezza lo stesso! ^_^ )


Qui al Deutsches si sconfina perfino nello spazio: satelliti, ricostruzioni di moduli lunari, di razzi, davvero non c'è limite:


Si può trovare anche un bel motore di razzo spaziale (però sembra spento, non ho avvertito alcun dolce suono)


La lista delle cose viste potrebbe andare avanti ancora per molto, ma credo che già basti quanto scritto finora. A condire il tutto, ci sono poi i numerosi esperimenti che i visitatori possono realizzare con le loro mani e le dimostrazioni dal vivo: ad orari stabiliti, alcune sezioni azionavano i loro strumenti sotto la supervisione del personale del museo, rendendo più viva l'esposizione e più varia e completa l'esperienza proposta.

Felici come una Pasqua, andiamo su e giù per i vari livelli del museo fino al suo orario di chiusura.

Pertanto, un'altra giornata è conclusa, si torna a casa a riposar!
Per il giorno successivo è previsto un doppio appuntamento, che toccherà tasti dell'anima quanto mai diversi fra loro.

mercoledì 26 dicembre 2012

Incastri difficili

Oggi ho saputo che sono invitato ad un matrimonio per il 7 giugno, con cerimonia a Roma e festeggiamenti a Bracciano.
Tutto bene ... se non fosse che il giorno dopo ho già un altro matrimonio, a Bologna e dintorni.

Come farò ad essere presente ad entrambi? (Non posso mancare a nessuno dei due)
Suggerimenti?

lunedì 24 dicembre 2012

Mille forme di gioia

"Perchè adesso sapeva: c'erano nel mondo mille e mille forme di gioia, ma, in fondo, tutte si racchiudevano in una sola: quella di poter amare. E gioia e amore erano la stessa cosa"

(M.Ende - La storia infinita)

domenica 16 dicembre 2012

Quiz Ferroviario (risposta)

Il treno Alta Velocità delle 17.20, dapprima anticipato di 2 minuti (Trenitalia ce lo ha ricordato numerose volte), ma poi arrivato a Bologna con 15 minuti di ritardo, sembra un treno come gli altri, e sfila veloce ed elegante fra tunnel e campagne, giungendo rapidamente a Firenze.

Dopo aver lasciato la culla del Rinascimento, il potente mezzo inizia ad avere un pò di raffreddore: procede a tratti, rallenta, ogni tanto si ferma per farci apprezzare il panorama. La situazione degenera sempre più ed il ritardo si impenna. "A causa di problemi tecnici, il treno potrà subire qualche rallentamento"

30 minuti, 40, 50 ... poi, ad un certo punto, il treno si ferma nella ridente stazione di Orvieto, 100km a nord di Roma. Lì il nostro vettore, stremato, viene affidato alle mani esperte del personale di bordo "Il macchinista del treno tenterà di riparare il guasto". (BAH!)

Il tempo scorre inesorabile, ormai i minuti non si guardano più, più che altro si attende la vocina degli annunci.

"Questo treno non è in grado di proseguire il viaggio. Un treno sostitutivo vi raggiungerà fra 40 minuti, oppure potete utilizzare il treno Intercity diretto a Napoli che sosterà fra circa 10 minuti in questa stazione."

Scene concitate. Oltre alle lamentele che imperversavano già da lunghi minuti, si aggiunge il fuggi fuggi generale. Spero che qualcuno abbia spiegato ai turisti anglofoni la situazione, sennò rischio di portarmeli sulla coscienza. Apprendiamo che il treno sostitutivo fermerà a Roma per non proseguire oltre, quindi pefforza prendiamo l'intercity che giunge di lì a poco.

L'intercity, che è in orario (solo 5 risibili mnuti di ritardo) prevede il proprio arrivo a Napoli entro le ore 23. Magari la Saretta, che rientra assieme a me nel giorno del suo compleanno, riuscirà a spegnere le candeline a casa sua entro la mezzanotte! (come inizialmente previsto, motivo per il quale ho dovuto chiedere un permesso al lavoro ed avviarmi ben prima del solito).

Toh, da quanti anni non prendevo più un Intercity, 10? noto che nulla è rimasto immutato da allora, con la differenza appunto di 10 ulteriori anni di usura senza alcuna manutenzione apparente.
Il viaggio procede nuovamente, purtroppo con Velocità Normale, niente Alta Velocità. Non bisogna essere schizzinosi coi treni del venerdì sera.

Il meteo è clemente: niente pioggia, niente neve, solo qualche nuvola. Nulla può fermare il vecchio Intersity, lento ma robusto, costruito per durare nel tempo e sfidare le più disparate difficoltà!

Pochi, pochissimi chilometri, ed il raffreddore colpisce anche L'intercity: si va avanti, si rallenta, ci si ferma in campagna, si riparte, ci si ferma in una galleria.

"Si avvisano i signori passeggeri che a causa di un guasto alla stazione di Settebagni il nostro treno non può procedere regolarmente e potrà subire un ritardo IMPRECISATO" o_O

Putiferio. Lamentele che sovrastano altre lamentele. Capotreno preso d'assalto. Amara ironia a gogo.

In qualche modo, si riparte. Pian piano arriviamo a Roma.
Restiamo fermi una mezzoretta a contemplare i binari della Capitale, nel frattempo salgono a bordo delle persone sfortunate che, provenienti da Venezia, hanno subito un guasto al loro treno e sono rimaste ferme per un pò alla stazione di Settebagni. Pertanto, l'Intercity versione crocerossa si sobbarcherà i passeggeri suoi, quelli del mio treno Alta Velocità e quelli di questo ulteriore treno di cui poco sappiamo e sinceramente poco ci importa (abbiamo già il nostro stress da smaltire).

Da Roma a Napoli il viaggio è spedito, sicuro. Copriamo la distanza in un tempo encomiabele per il buon vecchio intercity, mi fa quasi tenerezza. Un po' mi spiace che il suo destino sia stato tanto scrudele: ammazzato da politiche aziendali atte a spennare gli utenti.

Facciamo il nostro ingresso trionfale in Napoli centrale: solo le ore 1.35 del sabato, possiamo sfoggiare con orgoglio i nostri 280 minuti di ritardo!

Chissà se avremo un rimborso! Son proprio curioso :D


sabato 15 dicembre 2012

Quiz ferroviario

Vi sfido ad indovinare:
 a che ora il mio treno Alta Velocità Bologna-Napoli, con partenza prevista alle 17.20 ed arrivo previsto alle 20.55 ha fatto il suo trionfale ingresso nella stazione di Napoli Centrale? :D

La risposta ve la dò alla fine del weekend, ma invito tutti a provarci!

Indizi:
Il treno è arrivato e (ri)partito da Bologna con soli 15 minuti di ritardo.
Non c'è nessuna nevicata o difficoltà metereologica da tenere in conto.

giovedì 29 novembre 2012

non è tutto oro ciò che luccica

Questo mio ultimo periodo è stato pieno di eventi, supratutto positivi. Ho trovato lavoro presso un'azienda da sogno (ma lo stipendio è normalissimo eh! :P ), ho avuto i primi soldi miei, il gioco da tavolo è andato bene al concorso che rincorrevo da un paio d'anni, sono persino stato al Concerto della mia band preferita ... però c'è qualcosa che non va.

Mi sto un pò logorando mentalmente. C'è stress, tanto stress, che non riesco a smaltire come si deve.

Una parte dello stress, ovviamente, viene dal lavoro. C'è sempre troppa roba da fare in troppo poco tempo. Mi è capitato un tutor che in azienda si distingue sopratutto per essere quello che lavora più ore di tutti, e cerca di trascinarmi dietro di se con questa impostazione basata sugli obiettivi, come direbbe lui. A me sembra di essere in perenne emergenza, ma se l'emergenza diventa un fatto quotidiano, questo non va bene.

L'altra fetta di stress invece me la riserva il mio coinquilino, con cui non c'è un rapporto ideale, ma è più che altro un suo continuo lamentarsi di ogni cosa. Tenendo conto che io sono sempre stata una persona che non vuole dar fastidio a nessuno. Le sue continue lamentele ed esigenze mi generano tanto stress. Mi sembra che io cerchi di adattarmi il più possibile senza veder fare altrettanto dall'altro lato.

Questa quantità di stress poi non viene adeguatamente smaltita: i due canali principali attraverso cui a Napoli trovavo serenità (la Saretta e le mie giocate in compagnia) ora sono difficilmente accessibili, aggravando la mia situazione.

E insomma, accumulo. Poi però arriva il momento in cui la testa ne è piena ed ho bisogno di una pausa, come oggi. Oggi non sono andato a lavoro. Non so come verrà vista la mia assenza (poichè, diciamolo, non ho alcun malanno fisico, ma solo psicologico), ma avevo proprio bisogno di staccare la spina per un giorno.

Sono andato a farmi una passeggiata, ho visto cose, mi son messo a leggere e scrivere ... ora mi sento meglio, ma spero che in futuro riesca a gestire meglio la situazione!

Dottò, è grave?


mercoledì 15 agosto: Glyptothek und Antikensammlungen

Oggi il gruppo si divide: io e la Sara resteremo in città, mentre il resto dell'allegra brigata andranno a visitare il Neuschwannstein su in montagna. Noi non li accompagneremo semplicemente perchè ci siam già stati nel 2010, quindi ne approfitteremo per fare un paio di visite meno popolari, per così dire.

La nostra tappa odierna ci porta in questi due edifici, che al primo sguardo difficilmente potremmo identificare come appartenenti alla città di Monaco di Baviera:




Questi altro non sono che la Glyptothek e la Antikensammlungen, due musei che ospitano collezioni di statue, vasi e quant'altro proveniente dall'antica Grecia. Per chi non lo sapesse, i tedeschi hanno una radicatissima tradizione nel mondo dell'archeologia e più in generale nello studio delle civiltà classiche; alcune delle opere qui conservate rappresentano pezzi fondamentali nei loro campi!

[info turistiche]
la Glyptothek e la Antikensammlungen si trovano nel quartiere museale della città, per la precisione in Königsplatz. 
La prima Ospita sculture, mosaici e rilievi dell'epoca classica, a partire dall'arte greca del periodo arcaico (ca. 650 a.C.) per finire a quella tarda dell'Impero romano (ca. 400).
La seconda ospita una collezione comprendente vasi greci ed etruschi, porcellane ed opere in vetro, statue di bronzo e terracotta e, infine, gioielli.
Un biglietto combinato costa 5.50 euro (3.50 il biglietto ridotto). La domenica ciascun museo costa solo un euro. Consiglio caldamente di visitare entrambi i musei, se vi piace il genere. Occhio che il guardaroba qui si paga! (pochi centesimi ... ma li vogliono)

Nella Glyptothek, fra le varie cose, è conservato il cosidetto Fauno Barberini, acquistato dal principe ereditario Ludwig a Roma agli inizi dell' ottocento, strappandolo al Palazzo da cui prende il nome a suon di danari.
Il soggetto è quanto mai particolare, l'impatto è notevole: specialmente il pubblico femminile si lascia ammaliare dalla posa lasciva del soggetto ( :P ) di cui vi mostro solo una foto di dettaglio, lasciando scoprire a voi su google il resto della statua, se vi va XD



Come dicevo, tante statue, tanti vasi vasetti e vasoni che ci raccontano delle storie e del mondo greco che a me ed ovviamente ancora di più alla Saretta interessano ed affascinano.
Questo pezzo qui sotto è particolarmente denso di dettagli (sui quali forse è però meglio non dilungarsi troppo!)


Anche qui, come praticamente in tutti gli altri musei, abbiamo fatto uso del guardaroba per conservare i nostri zaini, e, nonostante i musei di oggi siano più piccini di quelli già visti nei giorni scorsi, l'organizzazione generale dello stabile sembra abbastanza accurata, eccezion fatta per la descrizione delle opere, presente praticamente solo in tedesco (sacrilegio!)

Dopo la visita ai musei, abbiamo deciso di approfittare del tempo a disposizione da soli per approfondire un pò la visita del centro cittadino: quando siamo assieme ai nostri amici non riusciamo mai a soffermarci come vorremmo, ad entrare nei vicolu, a scoprire fino all'ultimo dettaglio. Per cui, ne approfittiamo adesso! :)

Da annotare sicuramente è la nostra visita alla Frauenkirche; oltre alla magnificenza che già di suo possiede questo simbolo della città di Monaco, siamo stati anche particolarmente fortunati nel varcare la soglia della cattedrale proprio mentre qualcuno era all'opera con l'organo, regalandoci un buon spettacolo per le nosttre orecchie. Visitare una chiesa di tal fattezze, mentre c'è un organo che suona in sottofondo, è tutta un'altra cosa! Ti dà davvero "quel qualcosa in più" che in nessun altro modo sarebbe possibile trovare, e che non ho parole adeguate per poterlo qui spiegare.

[una fugace foto dall'interno della Frauenkirche]

Un altro particolare che ci ha colpito abbastanza è il come sia pulito l'interno della chiesa: linee semplici e snelle, colori chiari e luminosi. Una soluzione che trovo sobria ed elegante.

Proseguendo la nostra passeggiata arriviamo anche sul fiume Isar, che fa bella mostra di se nonostante ci troviamo in pieno centro! Ci è piaciuto tanto passare un pò di tempo lungo le rive del fiume, osservando l'acqua che scorre, i passanti a piedi e in bici ... respirando l'aria della città, se così vogliamo dire.


Chilometro dopo chilometro, siamo ormai stanchi ed affamati, per cui torniamo a casa, dove troviamo finalmente un pò di meritato riposo!

Le 3 cose che ho imparato:

1) Nei giardinetti vicino ai musei c'erano delle casse, di cui non capivamo l'utilità. Durante la pausa pranzo abbiamo scoperto che quelle casse contenevano i materiali necessari per giocare a tennistavolo oppure ad una versione maxi degli scacchi, tutto aperto al pubblico senza lucchetti ne niente. wow!

2) A Ferragosto, non ci sono motivi che tengano: i negozi sono chiusi! Tutti, anche al centro, anche quelli che vendono ricordi per turisti. Io e la Saretta volevamo andare a caccia di giochi da tavolo, ma abbiam dovuto rimandare il nostro proposito. Solo qualche raro ristoratore ha avuto la forza di volontà di restare aperto in questo giorno di festa.

3) Le persone in costume ci sono anche qui ... sul fiume! C'è un tratto ben preciso dove la gente, numerosa, passa il tempo esattamente come noi lo passeremmo sulle nostra spiagge in Italia. Cominciamo ad invidiarli un pò ...

sabato 24 novembre 2012

Lucchetti


"Che razza di società è quella dove il simbolo per l'amore è un lucchetto?"

domenica 11 novembre 2012

Era il 14 giugno...

Era il 14 giugno quando io e la Saretta, pronti al via, ci siamo lanciati nell'agone virtuale delle biglietterie online.

Avevamo una missione sacra, nulla al mondo avrebbe potuto e dovuto frapporci fra noi e gli agognati ticket.

Dopo aver maledetto l'interfaccia con settori che sparivano e poi ricomparivano, dopo  che la vendita che è andata avanti un pò a singhiozzo (sicuramente a causa di un sovraccarico del portale, letteralmente assediato da alti accaniti come noi), alla fine riuscimmo ad ottenere il sacro cimelio tanto desiderato.

Sapevamo che avremmo usato il frutto di quella faticata solamente dopo ben 5 mesi, ma sapevamo anche che questi benedetti biglietti sarebbero andati via praticamente tutti nel primo giorno di vendita.

ordunque: Vittoria!


E perchè ve lo scrivo solo ora? Ma è ovvio: perchè è sabato prossimo! Finalmente questi 5 mesi son passati ed io a breve potrò barrare una nuova casella del listone della mia vita.

Non vedo l'ora!

vi lascio con un video dell'ultimo album, che fra l'altro è stato scelto alle ultime olimpiadi come canzone ufficiale dei giochi (qualunque cosa voglia dire XD):

 
Non vedo l'ora! *_*

martedì 6 novembre 2012

La Disney compra la LucasFilm

Con un misto di stupore ed apprensione, accolgo la novità cinematografica della settimana.

Ma il buon Geroge Lucas perchè si è venduto alla Disney? Bah! Speriamo che il sacro Marchio di Star Wars non ne esca banalizzato.

Nel frattempo, ci si può lasciar andare a divertenti considerazioni alla luce dei nuovi assetti aziendali:

sabato 3 novembre 2012

martedì 14 agosto - Burghausen

Oggi affrontiamo la prima Gita fuoriporta di questo viaggio. Ci mettiamo sul treno giusto nel primo mattino e puntiamo decisamente verso est. La nostra meta è un paesino di nome Burghausen, che dalle nostre indagini è sembrato caruccio e particolare, quindi lo premiamo con la nostra visita!

[info turistiche]
Burghausen è una di quelle piccole cittadine che hanno avuto il loro massimo splendore in qualche periodo imprecisato del Medioevo, dopodichè per un motivo o per un altro è uscita fuori dai grandi giri, conservando però intatti i simboli dei fasti del suo passato.
La città prosperò sopratutto perchè in passato fu una delle frontiere con la vicina Austria, che si trova proprio al di là del fiume Salzach che costeggia la città. Grazie alla sua posizione di frontiera, qualcuno ben pensò di costruirvi proprio quì una bella fortezza, che ancora oggi noi possiamo ammirare e visitare.
Per arrivare da Monaco occorre prendere un paio di regionali (le cui coincidenze funzionano!) e spendere un paio d'ore. Una volta raggiunta la stazione ferroviaria della città, prendere il bus numero 1fino alla fermata Stadtlatz.

La meta non viene bersagliata dal turismo di massa, il che ci concederà ritmi rilassati e stress da folla pari a zero (caratteristica sempre molto apprezzata da me e la saretta).

All'inizio del percorso da noi seguito, non vedi la fortezza, eppure ti ci ritrovi dentro, quasi all'improvviso. Difatti, data la sua particolare architettura, inizialmente si vedono solamente cortili, chiesette, casine. non ci si rende conto di essere già "dentro", anche perchè il percorso parte già dall'alto, non occorre fare una scalata al castello come avviene invece solitamente.

Dopo aver attraversato diversi cortili e scattato un pò di foto al fiume che c'è sulla sinistra e al laghetto che c'è sulla destra della fortezza, raggiungiamo finalmente il cuore più antico e ben difeso dell'antico edificio.


Fino a questo punto la visita è gratuita, dal cortile successivo in poi si paga un piccolo biglietto (4,5/3,5 €) che consente la visita degli interni e l'accesso alla terrazza in cima alla fortezza, dove si gode di un bel panorama a cavallo fra Germania ed Austria.

[l'ultimo cortile prima di entrare a palazzo]

Il palazzo ha qualche quadro interessante, piccoli spunti di interesse qua e là, ma nel complesso non è nulla di fantasmagorico (perlomeno per me che ho visto tanti altri castelli negli ultimi anni!) il panorama dalla terrazza invece è davvero suggestivo, seppur difficile da fotografare. Vi basti sapere quindi che è un bel vedere e che la forma a triangolo isoscele della terrazza, unita agli specchi d'acqua posti alla sua destra (dove c'è un piccolo lago) e alla sua sinistra sinistra (dove c'è il fiume), possono dare l'illusione di trovarsi su una qualche imbarcazione che solca i sette mari!

Guardando sul retro della terrazza invece, è possibile scorgere alcuni elementi della fortezza che fanno bella mostra di se, in tutta la sua notevole lunghezza.

[le vedete tutte quelle cime di edifici antichi? fanno tutte parte della fortezza!]


Finita la visita alla fortezza, siamo scesi giù in paese e dedicato un pò di tempo alle vie cittadine.
Qui la tranquillità del posto ci è sembrata persino eccessiva: io in prima persona ho avuto un pò la sensazione che il villaggio sia un pò in crisi, un pò in progressivo abbandono ... spero proprio di sbagliarmi!

Qua e là vediamo degli scorci carini, dei dettagli che mi colpiscono, come alcune bellissime insegne in ferro battuto, che è possibile trovare un pò ovunque in Germania, ma qui in certi casi si son davvero superati!


Per chiudere la nostra giornata di cammino decidiamo prima di fare una sosta rigeneratrice affianco al fiume, su un acciottolato che sicuramente in inverno è anch'esso parte del corso d'acqua, poi di espatriare e di regalarci qualche minuto anche in Austria, dove fra l'altro si può ammirare la Fortezza di Burghausen dal suo angolo migliore!

[Visione del corpo principale della fortezza]

Infine, lasciamo l'Austria (peccato, nessun localino ad offrirci una Sacher che volentieri avremmo divorato senza tanti complimenti!) e torniamo sui nostri passi, prima in paese, poi in stazione, infine a Monaco di Baviera.

[Uno dei due ponti che separano Burghausen e la Germania dalla vicina Austria]

Insomma, il posto ha i suoi spunti di interesse ma forse soffre troppo della mancanza di turisti: ne vorrebbe più di quanti ne arrivano effettivamente, e la cosa si sente. Consigliato per chi fa collezione di castelli e castellucci, un pò meno per chi vuole andare in posti "importanti" e/o pieni di negozi e persone.

Le 3 cose che ho imparato:

1) Non tutti i mezzi pubblici in Germania spaccano il minuto: stavolta il bus che porta dalla ferrovia al borgo antico ha fatto cilecca di diversi minuti! Con un pò di sorriso fra me e me dico sarcasticamente "ahi ahi ahi!"

2) Non c'è il mare, ma ci s'organizza: il piccolo lago era pieno di bagnanti, mentre sul fiume scendeva (ed ha fatto sosta proprio affianco a noi) un bel gruppetto di persone in canoa.

3) Anche se il luogo non è turistico ... qualche italiano sbuca sempre da qualche parte!


Nella prossima tappa: Io e la saretta affronteremo un ferragosto culturale, mentre i nostri compagni andranno a vedersi il Neuschwanstein (che noi due visitammo già nel 2010). Potrebbe scapparci persino un doppio post! (Epperò fra una cosa e l'altra siamo arrivati a novembre e sono ancora a metà viaggio XD )


venerdì 19 ottobre 2012

Ritardi

Non c'è Trenitalia o NTV che tenga, se un treno deve fare ritardo, non guarda in faccia a nessuno!

Tanto, la maggior parte die problemi nasce alla base, ovvero dalle ferraglie di RFI (Rete Ferroviaria Italiana )

Quindi, scrivendovi dal mio treno partito in forte ritardo ... spero di toccare il suolo di Napule prima delle 23.00 23.30 24!

Certo, perlomeno la compagnia del treno dove mi trovo adesso mi invierà in automatico la percentuale di rimborso che mi spetta, senza che nemmeno debba presentare una domanda di rimborso. L'altra compagnia, beh, lo sappiamo in tanti: cercherebbe di ostacolare il cliente in ogni modo! :D

In ogni caso ... questi treni supermoderni, superveloci e superfighissimi sempre si beccheranno questi simpatici ritardi :/ preferirei un treno più lento ma più costante!


PS
*plin plon .... 92 minuti di ritardo! .... plin plon*
-.-

venerdì 12 ottobre 2012

una vita di studi e di sacrifici...

e poi, alla fine ... il primo stipendio!

Non una borsa di studio, non un rimborso spese, non un terzo di stipendio, ma uno stipendio intero, a 4 cifre.

Wow! Non ci sono abituato o_O (ma tanto una bella percentuale la spenderò in costosissimi treni ^^'' )



martedì 9 ottobre 2012

Premio Archimede 2012 - Cerimonia finale!

Sabato 29 settembre, il giorno che la parte di noi dedita ai giochi da tavolo attendeva da quasi due anni!

In questo giorno si è tenuta infatti la giornata conclusiva del Premio Archimede 2012, concorso internazionale per la creazione di giochi da tavolo inediti aperto a chiunque, dal perfetto sconosciuto alla sua primissima creazione (come me e Sara) fino all'autore già edito ed affermato nel settore (che non sono mancati neanche quest'anno).

La sede: Venezia. Premessa: a parte pochi canali a sud della stazione ferroviaria, non abbiamo visto granchè altro della città. Eravamo lì per assistere a ben altro (ma un giorno recupereremo, promesso!)

Passiamo alla cronaca.

Raggiunta la sede del Premio per prima cosa ci hanno dato dei cartellini col nostro nome ed il nome del nostro gioco, così da essere maggiormente riconoscibili dagli altri partecipanti e dai membri delle due giurie lì presenti (La giuria di selezione italiana e la giuria finale internazionale ). Subito dopo ci hanno consegnato un diplomino per essere entrati nei 66 selezionati, è già un buon risultato entrare nei 66 (partendo dai circa 150 giochi iscritti).

Visitiamo una sala dove è stata allestita una mostra dedicata al concorso, dove sono presenti tutti i 66 prototipi finalisti (incluso il nostro <3 br="br"> Qua e là gironzolano i vari giurati, in particolare gira anche il presidente della giuria di selezione, Leo.
Tutti, ovviamente, richiedono le sue impressioni sulle loro creazioni. Anche io voglio chiedere (è lì apposta, fra l'altro!) però mi apposto prima con l'orecchio teso per ascoltare cosa dice agli altri.

"Ah si, mi ricordo del tuo gioco: davvero carino! Mi è piaciuto molto questo e quello, anche se però forse avresti potuto far meglio quest'altro e quell'altro. In ogni caso è divertente, il regolamento si legge bene, non è pesante e non ha errori evidenti ... " e via via su questo registro.

Arrivato il turno mio e della Saretta, ci aspettiamo un discorso non molto diverso da quelli sentiti prima, e invece no, sorpresa: "Ah, si, ricordo il vostro gioco! il vostro gioco è troppo cattivo! Non appena una persona fa uno sbaglio fa troppa fatica a recuperare, c'è troppa ansia, ci sono troppe informazioni nascoste, vai sempre a tentoni e non puoi far altro  che seguire il primo di turno ... va assolutamente modificato questo e quello, così non va bene!" o_O

Rimasti un pò basiti da tanta severità nel giudizio, Leo ci congeda con un "In ogni caso ... dopo andate via subito? Dopo vi devo dire una cosa" che in quel momento ci sembra un pò una presa per i fondelli, ma vabè, ci allontaniamo e cominciamo a fare mille ipotesi sul perchè per noi abbia usato un tono tanto diverso.

Fondamentalmente, le ipotesi messe in piedi sono due: e è stato fin troppo onesto e davvero il gioco non gli è piaciuto, mentre gli eran piaciuti i giochi di cui avevamo ascoltati i precedenti poco prima ... oppure il gioco gli è piaciuto, ma ci ha trattato come quei maestri che riprendono i loro alunni migliori per farli migliorare ancor di più.

Passa un pò di tempo, poi inizia la cerimonia vera e propria. Entriamo in una grande sala, dove tutti si accomodano, la giuria prende posto sui suoi banchi sul palco, viene acceso un proiettore dove scorrono foto e dati vari ... e poi il Presentatore mette in moto lo spettacolo.

Dopo una sezione iniziale fatta di ricordi, ringraziamenti ed una passerella del simpatico sindaco di Udine, anche lui in gara fra i 66 selezionati ( !!! ) si arriva al momento fatidico: vengono nominati i 15 finalisti, quelli che fra l'altro verranno provati dagli editori internazionali e verranno promossi da Leo in giro per l'Europa cercando per loro una pubblicazione.

Vengono snocciolati uno dopo l'altro i fortunatissimi titoli ... ne vengono nominati, due, tre, cinque, otto ... poi viene nominato il nostro gioco *_* e da quel momento abbiam perso la testa :D
Alla fine, dei 15 finalisti, comprendiamo di essere gli unici esordienti assoluti, gli altri sono tutti o persone già pubblicate, oppure persone che partecipano al premio già da varie edizioni.

Si passa alle votazioni finali della giuria internazionale (che hanno già provato i giochi, anche il nostro! non ci crediamo! :D ); alla fine non ce la caviamo manco malaccio, posizionandoci nei primi 10 posti e restando alquanto soddisfatti da questa che per noi è una piccola impresa ^_^

La cerimonia finisce e le persone iniziano a sgombrare la sala alle chetichella. Noi ci attardiamo un pò, facciamo un paio di foto e ci guardiamo intorno finchè la Saretta ed io non veniamo interrotti da un giovane signore che si esprime in inglese.

Ci dice che ha provato il nostro gioco, trovandolo molto particolare. Ci dice che a lui è piaciuto molto, che si è trovato in una situazione (di gioco) difficoltosa, ma che poi è riuscito a recuperare. Resta molto sorpreso dal sapere che quello è il nostro primo gioco, poi si ricorda che non si è ancora presentato, apre la giacca e tira fuori due biglietti da visita. Due pesantissimi biglietti da visita, di quelli col triangolino famoso






Restiamo abbastanza di sasso. Lui ci spiega che vorrebbe una copia del nostro gioco, che vorrebbee farla vedere ai suoi colleghi, non ci promette nulla "Da noi arrivano decine e decine di giochi validi, ma possiamo pubblicarne solo una piccola parte" "...però a me in prima persona è piaciuto molto!" ma per noi già molto è accaduto!
...
Chissà se succederà altro a questo giochino nato dopo due anni di affinamenti. Per ora siam felicissimi già così :D

domenica 7 ottobre 2012

Lunedì 13 Agosto - Tierpark Hellabrunn

Questa giornata vede l'allegro gruppetto da noi formato puntare verso un quartiere a sud della città. La nostra meta stavolta non è un palazzo o un giardino, non è neppure un museo o un castello; la nostra meta per oggi sarà uno Zoo, e che zoo!

[info turistiche]
Il Tierpark Hellabrunn, che quest'anno festeggia i suoi primi 100 anni, è un grande zoo nel quale è possibile ammirare animali provenienti da ogni continente. Quest'ultimi vengono trattati in modo più che decoroso: (quasi) nessuna gabbia e molti spazi verdi; a far da barriere sono per lo più fossati, canali d'acqua e in alcuni casi grossi pannelli di vetro.
Il modo migliore per raggiungere lo Zoo è prendere la metropolitana U3 e scendere alla fermata Thalkirchen .
Il biglietto di ingresso costa 12 euro (il ridotto invece viene 8,50)
Vi consiglio caldamente di arrivare la mattina presto, dato che il numero di bestiole da vedere è notevole e probabilmente sarà necessaria tutta la giornata.

Molti sono gli incontri che ci hanno lasciato qualche emozione nel cuore: dalle tenere caprette che si lasciavano coccolare, fino alle temibili tigri, c'è stato spazio per numerosi momenti caratterizzati da varie sensazioni.


E' stato molto divertente vedere che gli altri sono scappati quando hanno capito che nella caverna dei pipistrelli ... questi ultimi svolazzavano liberamente :D solo io e Moreno alla fine siamo entrati! (che poi non c'è proprio nulla di cui aver paura!)

Molto attesi e molto appaganti sono stati gli incontri con gli orsi, i canguri, gli elefanti,  i pinguini e tanti altri animali che vanno per la maggiore, diciamo.

[tutte tranne questa sono foto by Saretta]

Particolarmente illuminante è stato l'incontro con un vero, originalissimo bradipo. L'animale, di cui è proverbiale la lentezza dei suoi movimenti, è degno portatore della propria fama: in più di 5 minuti di osservazione non è avanzato più di un paio di metri, muovendosi letteralmente al rallentatore! Evidentemente per lui il tempo scorre in tutt'altro modo rispetto al nostro.

Famoso per la sua lentezza, il bradipo si muove ad una velocità massima di circa 0,24 chilometro orario (0,15 mi/h) (cit. Wikipedia)

In ogni caso, abbiam capito da chi ha preso Moreno, sempre lento e in ritardo in ogni cosa che fa :P (però ti vogliamo bene lo stesso eh!)


A me ha colpito molto la visione ravvicinata di alcune specie di primati ... dal fare davvero tanto umano! Osservare come si muovono, come pensano, come ti guardano ... mi ha davvero impressionato, è stata una sensazione totalmente inaspettata e quindi forse proprio per questo mi è rimasta più impressa.


Purtroppo non posso star qui a parlare di tutto il resto che offre questo luogo, come le collezioni di rettili, la zona della fattoria, gli acquari, l'imponente voliera ... troppo troppo da vedere!

Mi è piaciuta molto questa gitarella, che è stata per me la prima volta in uno di questi grandi zoo di concezione moderna, spero di vederne altri in futuro :)

Ed ora, in conclusione, torniamo alle 3 cose che ho imparato! (e che la volta scorsa ho dimenticato di scrivere ^^'' )

Le 3 cose che ho imparato:

1) I tedeschi confermano la loro abilità di far soldi in ogni modo: macchinette con cibo per animale in ogni angolo dove questo sia possibile! (e non risulti pericoloso ;) ) Le caprette, le papere e tanti altri ringraziano sentitamente.

2) Per la prima volta, traversando un posnte, abbiam visto persone che sulle sponde del fiume trascorrono beatamente il loro tempo in costume, prendendo il sole e facendosi il bagno ... a pochi passi dal centro! (e questo, col senno di poi, non è che la punta di un iceberg :D - ne riparlerò più avanti)

3) I bradipi ... ne esiste anche una versione europea: il bradypus Morenungus!

 Detto ciò, in realtà questa cronologia della vacanza si protrarrà ben oltre i tempi previsti (siamo già ad ottobre...) , purtroppo il quasi improssivo trasloco ed i nuovi duri ritmi mi stanno creando qualche grattacapo, in ogni caso tengo duro e decido che continuerò la mia cronaca, quando potrò.
Nella prossima puntata ... avremo una gita fuoriporta, chissà dove sarà!

lunedì 24 settembre 2012

Premio archimede 2012 - Aggiornamenti

Come ricorderete, io e la Saretta abbiamo inviato il nostro prototipo di gioco da tavolo al Premio Archimede, concorso internazionale per aspiranti autori del settore.

La novità che vi racconto stasera è che ... abbiamo passato la prima selezione! :D

Dei 146 giochi iscritti, la giuria ne ha eliminati 80; fra i 66 giochi rimasti la nostra creaturina è ancora in lizza; chissà che non riesca a stupirci ancor di più!

Il prossimo appuntamento sarà Sabato 29 settembre, quando ci sarà la Cerimonia ufficiale del Premio, nell'aula magna dell'istituto d'arte Guggenheim di Venezia. In quella sede verranno comunicati i 15 finalisti, che avranno il privilegio di far provare le proprie opere ad editori internazionali (come Ravensburger, Hasbro ed altri meno famosi ma non meno importanti). Successivamente, ma sempre sabato, verranno anche proclamati i vincitori delle varie categorie.

Io e la Saretta questa camminata a Venezia ce l'andiamo a fare ... speriamo bene!

vi lascio con una nuova immagine del gioco (grafica by Saretta ... ma ormai credo abbiate imparato che dove c'è la vena artistica c'è lei XD)


martedì 18 settembre 2012

Prima settimana: andata

Sono venuto su, al Nord, ed ho avuto una prima settimana di fuoco. Durante l'orario di lavoro il tempo è quasi equamente diviso in due fra studio ed analisi di cose fatte da altri (sono pur sempre un novellino, devo imparare tanto!)

Per quanto riguarda il resto, sono stato prima in una stanzetta d'albergo, poi ho trovato casa, poi ho traslocato, infine ho cominciato le grandi pulizie, sera dopo sera. In tutto ciò sono anche sceso di nuovo a Napoli e tornato nuovamente a Modena, con due pesanti valigie al seguito ...

Insomma, quasi non ho il tempo di respirare in questo primo periodo, ma ne verrò fuori in qualche modo.

La caparbietà che mi ha portato fin qui continuerà ad accompagnarmi, nel senso che farò di tutto per tenermi stretta l'opportunità che mi è stata data: il luogo dove lavoro mi piace troppo, mi riempie di entusiamo. Arrivo a fine giornata ed ho ancora tanta voglia di fare, di studiare, di imparare. Persino la mensa è buona e non ho di che lamentarmi! :D 

non voglio lasciarmi sfuggire tutto ciò, non voglio arrivare alla "verifica" di fine anno con un benservito!
Devo farcela, devo Crederci ;)

domenica 16 settembre 2012

Domenica 12 agosto - Nymphenburg

Il Nymphenburg è un palazzo reale con annessi giardini all'inglese che si trova nella zona occidentale di Monaco di Baviera. Nato come residenza estiva della nobile casata Wittelsbach, oggi offre i suoi spazi ai numerosi cittadini e gli ancor più numerosi turisti che ogni giorno la visitano.

[info turistiche]
Per raggiungere il Nymphenburg il modo migliore è certamente il tram: il n.17 ferma a pochi passi dal monumentale ingresso e, rispetto alla più vicina metropolitana, è davvero conveniente!
I giardini si visitano Gratis, mentre per visitare (alcune del)le stanze del Palazzo occerreranno 6 euro. Se ci aggiungete altri 5 euro, potrete visitare anche 2 piccoli musei dedicati alle carrozze e alle porcellane usate abitualmente dalla Nobile Casata, oltre ad avere accesso a 4 piccoli edifici che si trovano sparsi nei giardini.


[Ingresso del Nymphenburg - Questa e le altre foto by Saretta]

Noi decidiamo di prendere il biglietto omnicomprensivo (però prendiamo il ridotto: 9 euro anzichè 11) e partiamo dalle stanze reali: molto carino il salone centrale, con i suoi ampi spazi ed i grandi balconi che donano tanta luce d'estate (ma avranno creati grossi grattacapi con i freddi inverni!), nella "norma" le varie camere da letto, da notare alcuni arredi ispirati all'antico Egitto ed un angoletto che subisce invece chiare influenze della Cina antica.

Dopo aver zigzagato fra i tanti turisti che occupavano i corridoi (fra cui taaaaaanti italiani, sicuramente la comunità di turisti più numerosa della giornata ) Passiamo ai due musei: Molto molto bello quello delle carrozze! Ammirare delle pacchianate di rara pacchianaggine come queste è un'occasione davvero unica. Imperdibile per gli amanti di Barocco e Roccocò.


Dopo esserci deliziati con le carrozze e le porcellane (che non sono niente di imperdibile a dire il vero) Ci siamo inoltrati nei giardini della reggia, che sapientemente alternano ambienti soleggiati ad aree fresche, piene di verde e contornate da ruscelli e laghetti. Alcuni scorci son davvero suggestivi :)

[Uno scorcio davvero carino]

Passiamo 2-3 ore in questi ambienti ameni, trascorrendo anche diverso tempo fermi e seduti, un pò per pranzare, un pò per osservare paperi, anatre e cigni che numerosi accorrono in cerca di cibo, un pò anche perchè i miei compagni di viaggio cedono al sonno per qualche minuto (dilettanti delle grandi camminate, tzè :D )

Un'altra cosa che vorrei segnalare fra quelle viste in questi giardini è rappresentata da una delle 4 strutture visitabili all'interno dei giardini: La MagdalenKlause. E' una finta rovina, voluta dal principe Max Emanuel, al cui interno si può ammirare una cappella sulle cui pareti vi sono nient'altro che roccia, conchiglie ed altri oggetti provenienti da fondali marini: davvero unico, inaspettato e sorprendente! Vi inviterei proprio a cercare su google qualche foto .

Per non farci mancare nulla, abbiamo visitato anche l'Orto Botanico della città, che sorge proprio a ridosso dei giardini del Nymphenburg. Così come facemmo io e la Saretta 2 anni fa, ci siamo immersi fra gli affascinanti ambienti stipati nelle serre, siam stati in giardini pieni zeppi di fiori d'ogni forma e colore e più in generale abbiamo ammirato una gran varietà di flora che mamma Natura è in grado di proporci.

[Uno degli ambienti ricreati nelle serre]

[Le serre viste dall'esterno]

[Uno dei tanti angoli fioriti]

In questo tripudio di colori termina di fatto la nostra lunga gita in questa zona della città. Il ritorno al tram è più che altro un lento strascicarci caratterizzato da piedi pesanti XD

Ah, quanta voglia avrei di dilungarmi ancor di più nei dettagli, purtroppo però il tempo è tiranno, quindi cercherò di rendere i post un pò più sintetici. Ovviamente però resta sottinteso che se avete curiosità o domande di approfondimento sarò lietissimo di rispondere :D

Dato che in questo post abbiamo parlato molto di giardini, piante, fiori e frutti ... nel prossimo post si parlerà di animali, sia belli che brutti (ma sopratutto parleremo del Bradipo XD )

venerdì 7 settembre 2012

Pronti alla partenza!

 E alla fine si parte, si va su al nord!


Tanti bagagli, tante lacrime, tanti saluti ... ma anche tante speranze, tanti progetti, un'opportunità unica.

Speriamo che tutto si combini al meglio, speriamo che sia Io che la Saretta riusciremo a gestire assieme i prossimi tempi, speriamo che le sofferenze di oggi ci portino ad un domani più sereno e luminoso.

Ho appena salutato la Saretta, che ha iniziato a piangere come una fontana poco prima di andare via. Io ho resistito ma ora, ora che sto cominciando a realizzare, mi sta cadendo qualche lacrimuccia qui sulla tastiera. Dopotutto, sono pur sempre un tenerone.


Ciao Napoli, non sei stata in grado di trattenermi, un pò mi spiace, un pò l'ho sempre saputo ... chissà come ti rivedrò in futuro!

Ora devo andare, si parte ... sono felice e triste allo stesso tempo, sono momenti burrascosi s confusionari.

Io speriamo che me la cavo!

giovedì 6 settembre 2012

Sabato 11 agosto - il centro di Monaco di Baviera

Dopo aver visitato le Pinacoteche, raggiungiamo Girolamo in centro e partiamo subito dal cuore vero e proprio della città:  Marienplatz

[Neues Rathaus in Marienplatz - by Saretta]

Sede del nuovo municipio (Rathaus) e anche del vecchio la piazza, di pianta pressappoco rettangolare, si può dividere in una metà fatta di palazzi antichi ed un'altra metà costituita invece da edifici moderni con negozi, vetri, luci e marchi commerciali. Le due epoche tentano di coesistere e chiacchierare fra loro, ciascuno dal proprio lato della piazza, il risultato però non è stato a nostro avviso eccellente, dato che preferiamo decisamente la metà antica della piazza :P

La torre del Rathaus ospita uno di quei simpatici orologi che, a certe ore del giorno (le 11, le 12 e le 17) mette in moto un gruppetto di statuine che si muovono, ballano e seguono una musichetta che somiglia un pò ad un carillon. Ho notato che molti sono interessatissimi a questo genere di cose, compresi i miei compagni di viaggio!

Lasciata la piazza ci dirigiamo rapidamente al vicino Viktualienmarkt, sede dello storico mercato alimentare monacense. Il luogo si presenta ben strutturato, le varie "bancarelle" sono stabili e spesso con "radici" ben solide (così come avviene in alcuni dei mercati situati nelle nostre città italiane). Alcuni commercianti offrono cibi tradizionali, da mangiare subito oppure portar via; in altri punti è possibile addirittura sedersi e pranzare con il classico duo birra e salsiccia, come in un qualsiasi biergarten (dopo aver superato la numerosa fila in attesa però). Se si è fortunati, si può persino scorgere qualcuno in abiti tipici, sia fra i giovani che fra gli anziani:


Fra le varie proposte, ho notato 2-3 venditori di spremute di frutta ai gusti più disparati, che preparavano la bevanda davanti ai tuoi occhi, partendo dal frutto prescelto. Io, con molta curiosità, ho provato una bevanda al Rabarbaro e Mela, anche un pò perchè qualcuno mi aveva incuriosito. Diciamo che probabilmente non era la stessa bevanda suggerita nel link di poco fa, diciamo che sentivo molto più la mela che "l'altro" gusto ... diciamo però che comunque non mi dispiaceva affatto :)

Un'altra bancarella molto carina era quella di un fruttivendolo specializzato in frutti esotici:


Ne aveva davvero di ogni forma e colore!

Un banchetto dopo l'altro (e c'erano i fiori, i funghi, e le panetterie, e i formaggi, e le chincaglierie locali etc. etc. ) fra una foto, una chiachciera ed una nuova piccola scoperta si fa per noi l'ora di tornare a casa. Il resto del centro cittadino lo vedremo un altro giorno, per oggi abbiamo avuto la nostra prima, buona razione :)

Le 3 cose che ho imparato:

1) I turisti non hanno ben chiaro il fatto che l'orologio del Rathaus mette in moto i suoi personaggi SOLO 3 VOLTE AL GIORNO, non a tutte le ore! Durante la vacanza abbiamo visto più e più volte gruppetti rimasti poi delusi semplicemente perchè si erano appostati lì all'ora sbagliata!

2) E' stato un pò triste vedere nel bel mezzo del mercato un grosso negozio di Nordsee : ok che si tratta di vendere pesce ed affini ... ma è pur sempre una specie di McDonald del Nord impiantato in un luogo che vorrebbe mantenersi tradizionale!

3) Nel mercato ci sono molte fontanelle pubbliche, di quelle che hanno un pò di bacino d'acqua in alto; il loro principale compito però non è dissetare le persone, bensì fungere da frigorifero: molte persone del luogo amano immergere lì le loro bottiglie di birra per tenerle bene in fresco! Geniale :D

lunedì 3 settembre 2012

Sembri sempre così rilassato

domenica 2 settembre 2012

Sabato 11 agosto - Pinakothek


In questa giornata visitiamo due delle tre principali pinacoteche di Monaco di Baviera. Siamo solo in quattro in questa incursione in quanto Girolamo, poco amante di questo tipo di musei e al contempo grande amante del Napoli Calcio, ha una partita da seguire in diretta nel primo pomeriggio. (Peggio per lui :P )

Le pinacoteche sorgono nel quartiere Kunstareal, dove le istituzioni universitarie e museali la fanno da padrone; poco è lo spazio riservato agli edifici residenziali, mentre non mancano spazi verdi, panchine ed altre amenità che io e la Saretta sperimenteremo in seguito. 

Alte Pinakothek, Neue Pinakothek, Pinakothek der Moderne, questi i nomi dei tre edifici (molto vicini fra loro) che ospitano tanti tesori, suddivisi per periodo storico.

[info turistiche]
La Alte Pinakothek racchiude tele del periodo a cavallo fra il 13° ed il 18° secolo, sopratutto di artisti tedeschi, fiamminghi ed italiani. 
La Neue Pinakothek ospita opere degli artisti del 18° e 19° secolo. Anche qui illustri artisti tedeschi si alternano alle migliori firme europee dell'epoca.
La Pinakothek der Moderne parte da quadri del 20° fino a raggiungere i giorni nostri, con installazioni, sculture, opere di design  ed altro ancora.
Se avete intenzione di visitare almeno due di questi musei, conviene comprare il biglietto combinato, che costa 12 euro per la visita di tutti e tre i musei (più altri due musei meno conosciuti). Il biglietto di un singolo museo invece costa 7 euro.
avvertenze: Se decidete di visitare tutti e 3 i musei, preventivate un'intera giornata (dalle 9 alle 18) e senza dilungarsi troppo in nessuna delle loro numerose sale. Nel museo si possono far foto, ma ogni zainetto va conservato nelle cassette del guardaroba (che si chiudono inserendo una 2 Euro che verrà restituita al ritorno)

 Noi quattro, valutando per bene la situazione e consci del fatto che vorremmo anche visitare un pò il centro storico nel pomeriggio, siamo costretti ad escludere uno dei musei per motivi di tempo. Decidiamo di concentrarci sui due musei più moderni, considerando anche che la Alte offre uno spettacolo che più o meno è possibile trovare anche in musei italiani.

Partiamo dalla Neue, che è la pinacoteca che più in assoluto ci interessa.
La collezione parte in sordina, con cose che ci conquistano pochino, ma per nostra gioia l'esposizione è un continuo crescendo di emozioni (e notorietà) fino a giungere agli amatissimi impressionisti, a Van Gogh ed altri ancora:

[ Italia und Germania (1828) - Friedrich Overbeck]

[Monet che dipinge sulla sua barca (1874) - Édouard Manet]

[Vaso con dodici girasoli (Arles, agosto 1888) - Vincent Van Gogh]

Potrei continuare a lungo con belle immagini, ma non voglio appesantirvi troppo la pagina (in termini di connessione ad internet, ovviamente! )

Anastasia ha particolarmente apprezzato un dipinto sulla serie delle Ninfee di Monet, la Saretta è rimasta alquanto soddisfatta dai puntinisti, sia quelli famosi sia quelli da noi un pò meno conosciuti; Moreno non si è sbilanciato (come suo solito :P ) mentre a me son piaciute alcune tele i cui soggetti erano Pozzuoli, il lago d'Averno, Portici ... tutta roba che è nelle vicinanze di casa mia :D
Mi son piaciuti molto anche due-tre quadri che non conoscevo, ma ai quali riconosco una fortissima personalità e più in generale un uscire fuori dagli schemi della loro epoca. (La Falconiera, I lock my door upon myself (che titolo Emo XD) e Die Sünde (il Peccato ... e ci siam capiti).

Dopo un pranzo veloce consumato in un'accogliente area esterna del museo fatta di gradoni ed acqua che scorre, ci avviamo alla Pinakothek der Moderne, la quale esplica la propria contemporaneità già a partire dal suo edificio.


Il museo è diviso in 4 sezioni: Arte, grafica, architettura e design. Delle quattro la sezione artistica rappresenta il cuore vero e proprio della pinacoteca, delle altre tre è particolarmente interessante la sezione di design, mentre non ci han detto granchè le altre (e non perchè non sia interessante l'architettura o la grafica in generale, anzi!).

Qualche parola in più sulla sezione artistica: Così come già capitato a me e la Saretta l'anno scorso a Parigi, anche in questo caso la collezione si può suddividere in una prima parte davvero bella ed apprezzabile, con i vari Picasso, Kandinskij etc. , ed una seconda parte in cui ci si può solo sbellicare dalle risate oppure restare basiti al cospetto di opere il cui significato è spesso latente:

 [Quest'opera si chiama: La Zappa. Notevole vero?]


 [La Saretta contempla un'altra opera troppo moderna per noi comuni mortali]

Il buonumore ci accompagna in queste ultime sale, facendoci un pò dimenticare i piedi stanchi ed il fatto che, dopotutto, appena usciti ci sarà da camminare ancora!

Infatti, appena terminato il tour, andiamo a prendere un tram che ci porta al Centro Storico dove incontriamo anche Girolamo che è un pò di pessimo umore a causa della partita di calcio che si è visto.
Del centro ne parliamo nel prossimo post però ;)



Le 3 cose che ho imparato:

1) Quasi ogni museo ha i guardaroba dove DEVI lasciare zaini, borse e quant'altro (meno male che in quasi tutti i musei il servizio è gratuito :P )

2) Il tram si è dimostrato un mezzo davvero molto valido! Una valida alternativa alla metro, restando in superficie ad osservare la città.

3) Anche una tela completamente bianca può essere Arte e può far parte di un prestigioso museo O_O


martedì 28 agosto 2012

incursione emiliana

Così, all'improvviso, lunedì mattina il Grande capo l'Ingegnere che devo salire un attimo al nord per fare un primo incontro col mio tutor in azienda.

Ho avuto circa due ore per preparare bagagli, mente e cuore.

Ora, ad incontro concluso (mamma mia ho un sacco di roba da studiare ç_ç) , ne sto approfittando per cercare anche casa stando qui sul territorio.

Riprendo la cronaca del viaggio estivo appena torno ;)

Saluti dall'Emilia! :D

sabato 25 agosto 2012

Venerdì 10 agosto - Deutsches Museum Verkehrszentrum

Io, Saretta e Moreno prendiamo la metro e scendiamo alla fermata Schwanthalerhöhe, l'ideale per raggiungere la sezione trasporti del Deutsches Museum.
Questo luogo, costola della sede storica del Deutsches (che visiteremo in una giornata successiva) in cui si tratta un pò tutto lo scibile umano, raccoglie modelli di vari mezzi di trasporto (carri, automobili, treni etc.) in varie epoche della storia.




Io e Moreno, da bravi ingegneri, restiamo particolarmente affascinati, io un pò di più per le automobili, lui un pò più per i treni. La Saretta ci segue con interesse ma ovviamente con un occhio diverso.


Alcuni pezzi di questa raccolta li conosco già, altri sono piacevoli scoperte. Altri ancora sono delle bizzarre soluzioni finite poi nel dimenticatoio:


[l'unico esemplare originale rimasto al mondo della Auto Union Type C, una vettura che mi sta particolarmente a cuore! ]


Dopo aver completato la visita (che richiede un 2-3 ore, volendo dare un minimo di dignità alla mole di mezzi presenti) abbiamo fatto una passeggiata nei dintorni; a pochi passi vi è la Statua della Baviera che domina sulla spianata del Theresienwiese, dove ogni anno si celebra il (fin troppo) noto Oktoberfest.


Proprio il cantiere suscita il mio interesse: per me che sono un amante dei "dietro le quinte" guardare i megapadiglioni ancora incompleti, con gli operai che armeggiano con assi di legno e tutto il resto. A parte il lato organizzativo però, dell'Oktoberfest non me ne può fregar de meno :D

Finita la camminata facciamo la spesa al discount, poi torniamo a casa e lì restiamo finchè, finalmente, non arrivano anche Anastasia e Girolamo da Roma! Ceniamo in allegra compagnia e ci avviamo ai nostri letti, che il giorno dopo c'è tanto da fare!

Le 3 cose che ho imparato:

1) In Germania ci sono un sacco di bimbi! Durante la passeggiata siamo entrati in un piccolo parco pubblico e lì era tutto un fiorire di pargoli festanti e giocosi. E i genitori erano spesso giovinotti. Evidentemente hanno molte più possibilità lì.

2)A Moreno i treni piacciono davvero tanto: ogni volta che ne vede uno gli brillano gli occhi. Sono più di 10 anni che lo conosco ma questa sua passione la comprendo appieno solo ora.

3)Non tutti i Discount Aldi-Süd sono ugualmente belli; quello che ci è capitato a Monaco ad esempio non ci ha entusiasmato troppo (a differenza di quelli capitatici in passato). Poco male, siamo passati alla concorrenza, a Rewe.

venerdì 24 agosto 2012

Venerdì 10 agosto - Arrivo a Monaco di Baviera

In questo viaggio siamo in 5: ovviamente ci siamo io e la Saretta, poi ci sono i nostri amici (a cui darò da ora in avanti nomi di fantasia) Anastasia, Girolamo e Moreno.

Anastasia e Girolamo partono da Roma nel pomeriggio, noi altri invece ci alziamo dal letto che fuori è ancora buio: il nostro aereo parte da Napoli alle 6.40 e quindi occorre svegliarsi alle 4!
Sorvolando i traumi dati dalla sveglia precoce, segnalo solo che il nostro aereo della Lufthansa ci ha concesso un bel giretto panoramico del Vesuvio durante la sua fase di salita:

[by Saretta]
Arrivati in Germania, finiamo in un Terminal interamente di proprietà della compagnia di bandiera. Una cosa simpatica che troviamo ad un certo punto sono i distributori gratuiti di bevande calde (però il caffè non è tanto buono eh .. ), una trovata davvero simpatica.
Dopo aver ritirato i nostri bagagli e dopo esserci concessi una colazione un pò più sostanziosa delle cibarie offerteci in volo, ci avviamo a comprare il nostro biglietto ferroviario per raggiungere il centro città.


[info turistiche]
Se siete in un gruppo di 2-5 persone, il miglior modo per raggiungere Monaco di Baviera partendo dal  Franz Josef Strauss International Airport (quindi l'aeroporto "buono", non quello dove atterra Ryan Air per intenderci ;) ) è l'Airport-City-Day-Ticket, un biglietto giornaliero valido fino a 5 persone e spendibile in tutta l'area di Monaco di Baviera e dintorni. Con questo biglietto è possibile raggiungere la città e continuare ad usarlo per tutto il giorno sui tram e sulle metropolitane. Costa 20 euro in totale, che diviso fra le persone del gruppo risulta davvero conveniente!

Mentre ci accingiamo ad inserire i soldi necessari nel distributore dei biglietti una simpatica turista anglofona ci blocca perentoriamente e, con nostro stupore, ci regala proprio il biglietto che serviva a noi. "Tanto mi serviva solo per raggiungere l'aeroporto, ora non mi serve più e quindi lo regalo a voi". Detto, fatto. Subito dopo, la tizia svanisce nel nulla prima che possiamo anche solo ringraziarla adeguatamente. Beh: grazie! :D (nota: teoricamente sarebbe vietato regalare i propri biglietti ad altre persone ma ... sorvoliamo!)

Così, stupiti da quest'accoglienza un pò fuori programma, andiamo a prendere il nostro treno e raggiungiamo la città dopo circa 40 minuti.

Decidiamo di scendere alla fermata di Marienplatz. Pur non essendo la più vicina alla nostra meta, decidiamo comunque di dare un primo scorcio a questa simpatica piazza che rappresenta il centro esatto di Monaco. Dopo aver osservato tutto perbene (ma ne parlerò in un altro post) passiamo per l'infopoint e poi, pian pianino, ci avviamo a piedi verso l'appartamento che andremo ad occupare, distante circa 800 metri. Ce la prendiamo con comodo anche perchè il nostro appuntamento per la casa è alle 12 e noi siamo in netto anticipo :)

Quando si è fatta l'ora, finalmente prendiamo possesso dell'immobile da noi prenotato ( QUESTO QUI ) ; facciamo un pò fatica ad intederci con la proprietaria ,che spiccica una parola in inglese solo ogni tanto, ma l'appartamento è davvero bello, anche meglio di come sembrava nella descrizione!

Pienamente soddisfatti saldiamo il conto, abbandoniamo i bagagli e partiamo verso la prima tappa del viaggio, tappa che faremo solo noi tre poichè, come ho scrtto all'inizio, Anastasia e Girolamo arriveranno solamente in serata.

In conclusione di questo post "le 3 cose che ho imparato", nuova rubrichetta dove infilerò osservazioni varie fatte durante questo viaggio :)



Le 3 cose che ho imparato:

1) Anche Monaco di Baviera è piena di italiani immigrati: proprio al piano terra del palazzo dove ci troviamo c'è un siciliano col suo piccolo bar tuttofare!

2) La città non viene mai lasciata a se stessa: notiamo una certa abbondanza di lavori di ristrutturazione, dal marciapiede della strada secondaria fino ad una costola del Rathaus. (e nei giorni successivi noteremo moltre altre ristrutturazioni...)

3) I Biergarten sono un pò ovunque, persino all'aeroporto è possibile trovarne uno! (nel piazzale che divide il Terminal1 dal Terminal2)