giovedì 29 novembre 2012

non è tutto oro ciò che luccica

Questo mio ultimo periodo è stato pieno di eventi, supratutto positivi. Ho trovato lavoro presso un'azienda da sogno (ma lo stipendio è normalissimo eh! :P ), ho avuto i primi soldi miei, il gioco da tavolo è andato bene al concorso che rincorrevo da un paio d'anni, sono persino stato al Concerto della mia band preferita ... però c'è qualcosa che non va.

Mi sto un pò logorando mentalmente. C'è stress, tanto stress, che non riesco a smaltire come si deve.

Una parte dello stress, ovviamente, viene dal lavoro. C'è sempre troppa roba da fare in troppo poco tempo. Mi è capitato un tutor che in azienda si distingue sopratutto per essere quello che lavora più ore di tutti, e cerca di trascinarmi dietro di se con questa impostazione basata sugli obiettivi, come direbbe lui. A me sembra di essere in perenne emergenza, ma se l'emergenza diventa un fatto quotidiano, questo non va bene.

L'altra fetta di stress invece me la riserva il mio coinquilino, con cui non c'è un rapporto ideale, ma è più che altro un suo continuo lamentarsi di ogni cosa. Tenendo conto che io sono sempre stata una persona che non vuole dar fastidio a nessuno. Le sue continue lamentele ed esigenze mi generano tanto stress. Mi sembra che io cerchi di adattarmi il più possibile senza veder fare altrettanto dall'altro lato.

Questa quantità di stress poi non viene adeguatamente smaltita: i due canali principali attraverso cui a Napoli trovavo serenità (la Saretta e le mie giocate in compagnia) ora sono difficilmente accessibili, aggravando la mia situazione.

E insomma, accumulo. Poi però arriva il momento in cui la testa ne è piena ed ho bisogno di una pausa, come oggi. Oggi non sono andato a lavoro. Non so come verrà vista la mia assenza (poichè, diciamolo, non ho alcun malanno fisico, ma solo psicologico), ma avevo proprio bisogno di staccare la spina per un giorno.

Sono andato a farmi una passeggiata, ho visto cose, mi son messo a leggere e scrivere ... ora mi sento meglio, ma spero che in futuro riesca a gestire meglio la situazione!

Dottò, è grave?


mercoledì 15 agosto: Glyptothek und Antikensammlungen

Oggi il gruppo si divide: io e la Sara resteremo in città, mentre il resto dell'allegra brigata andranno a visitare il Neuschwannstein su in montagna. Noi non li accompagneremo semplicemente perchè ci siam già stati nel 2010, quindi ne approfitteremo per fare un paio di visite meno popolari, per così dire.

La nostra tappa odierna ci porta in questi due edifici, che al primo sguardo difficilmente potremmo identificare come appartenenti alla città di Monaco di Baviera:




Questi altro non sono che la Glyptothek e la Antikensammlungen, due musei che ospitano collezioni di statue, vasi e quant'altro proveniente dall'antica Grecia. Per chi non lo sapesse, i tedeschi hanno una radicatissima tradizione nel mondo dell'archeologia e più in generale nello studio delle civiltà classiche; alcune delle opere qui conservate rappresentano pezzi fondamentali nei loro campi!

[info turistiche]
la Glyptothek e la Antikensammlungen si trovano nel quartiere museale della città, per la precisione in Königsplatz. 
La prima Ospita sculture, mosaici e rilievi dell'epoca classica, a partire dall'arte greca del periodo arcaico (ca. 650 a.C.) per finire a quella tarda dell'Impero romano (ca. 400).
La seconda ospita una collezione comprendente vasi greci ed etruschi, porcellane ed opere in vetro, statue di bronzo e terracotta e, infine, gioielli.
Un biglietto combinato costa 5.50 euro (3.50 il biglietto ridotto). La domenica ciascun museo costa solo un euro. Consiglio caldamente di visitare entrambi i musei, se vi piace il genere. Occhio che il guardaroba qui si paga! (pochi centesimi ... ma li vogliono)

Nella Glyptothek, fra le varie cose, è conservato il cosidetto Fauno Barberini, acquistato dal principe ereditario Ludwig a Roma agli inizi dell' ottocento, strappandolo al Palazzo da cui prende il nome a suon di danari.
Il soggetto è quanto mai particolare, l'impatto è notevole: specialmente il pubblico femminile si lascia ammaliare dalla posa lasciva del soggetto ( :P ) di cui vi mostro solo una foto di dettaglio, lasciando scoprire a voi su google il resto della statua, se vi va XD



Come dicevo, tante statue, tanti vasi vasetti e vasoni che ci raccontano delle storie e del mondo greco che a me ed ovviamente ancora di più alla Saretta interessano ed affascinano.
Questo pezzo qui sotto è particolarmente denso di dettagli (sui quali forse è però meglio non dilungarsi troppo!)


Anche qui, come praticamente in tutti gli altri musei, abbiamo fatto uso del guardaroba per conservare i nostri zaini, e, nonostante i musei di oggi siano più piccini di quelli già visti nei giorni scorsi, l'organizzazione generale dello stabile sembra abbastanza accurata, eccezion fatta per la descrizione delle opere, presente praticamente solo in tedesco (sacrilegio!)

Dopo la visita ai musei, abbiamo deciso di approfittare del tempo a disposizione da soli per approfondire un pò la visita del centro cittadino: quando siamo assieme ai nostri amici non riusciamo mai a soffermarci come vorremmo, ad entrare nei vicolu, a scoprire fino all'ultimo dettaglio. Per cui, ne approfittiamo adesso! :)

Da annotare sicuramente è la nostra visita alla Frauenkirche; oltre alla magnificenza che già di suo possiede questo simbolo della città di Monaco, siamo stati anche particolarmente fortunati nel varcare la soglia della cattedrale proprio mentre qualcuno era all'opera con l'organo, regalandoci un buon spettacolo per le nosttre orecchie. Visitare una chiesa di tal fattezze, mentre c'è un organo che suona in sottofondo, è tutta un'altra cosa! Ti dà davvero "quel qualcosa in più" che in nessun altro modo sarebbe possibile trovare, e che non ho parole adeguate per poterlo qui spiegare.

[una fugace foto dall'interno della Frauenkirche]

Un altro particolare che ci ha colpito abbastanza è il come sia pulito l'interno della chiesa: linee semplici e snelle, colori chiari e luminosi. Una soluzione che trovo sobria ed elegante.

Proseguendo la nostra passeggiata arriviamo anche sul fiume Isar, che fa bella mostra di se nonostante ci troviamo in pieno centro! Ci è piaciuto tanto passare un pò di tempo lungo le rive del fiume, osservando l'acqua che scorre, i passanti a piedi e in bici ... respirando l'aria della città, se così vogliamo dire.


Chilometro dopo chilometro, siamo ormai stanchi ed affamati, per cui torniamo a casa, dove troviamo finalmente un pò di meritato riposo!

Le 3 cose che ho imparato:

1) Nei giardinetti vicino ai musei c'erano delle casse, di cui non capivamo l'utilità. Durante la pausa pranzo abbiamo scoperto che quelle casse contenevano i materiali necessari per giocare a tennistavolo oppure ad una versione maxi degli scacchi, tutto aperto al pubblico senza lucchetti ne niente. wow!

2) A Ferragosto, non ci sono motivi che tengano: i negozi sono chiusi! Tutti, anche al centro, anche quelli che vendono ricordi per turisti. Io e la Saretta volevamo andare a caccia di giochi da tavolo, ma abbiam dovuto rimandare il nostro proposito. Solo qualche raro ristoratore ha avuto la forza di volontà di restare aperto in questo giorno di festa.

3) Le persone in costume ci sono anche qui ... sul fiume! C'è un tratto ben preciso dove la gente, numerosa, passa il tempo esattamente come noi lo passeremmo sulle nostra spiagge in Italia. Cominciamo ad invidiarli un pò ...

sabato 24 novembre 2012

Lucchetti


"Che razza di società è quella dove il simbolo per l'amore è un lucchetto?"

domenica 11 novembre 2012

Era il 14 giugno...

Era il 14 giugno quando io e la Saretta, pronti al via, ci siamo lanciati nell'agone virtuale delle biglietterie online.

Avevamo una missione sacra, nulla al mondo avrebbe potuto e dovuto frapporci fra noi e gli agognati ticket.

Dopo aver maledetto l'interfaccia con settori che sparivano e poi ricomparivano, dopo  che la vendita che è andata avanti un pò a singhiozzo (sicuramente a causa di un sovraccarico del portale, letteralmente assediato da alti accaniti come noi), alla fine riuscimmo ad ottenere il sacro cimelio tanto desiderato.

Sapevamo che avremmo usato il frutto di quella faticata solamente dopo ben 5 mesi, ma sapevamo anche che questi benedetti biglietti sarebbero andati via praticamente tutti nel primo giorno di vendita.

ordunque: Vittoria!


E perchè ve lo scrivo solo ora? Ma è ovvio: perchè è sabato prossimo! Finalmente questi 5 mesi son passati ed io a breve potrò barrare una nuova casella del listone della mia vita.

Non vedo l'ora!

vi lascio con un video dell'ultimo album, che fra l'altro è stato scelto alle ultime olimpiadi come canzone ufficiale dei giochi (qualunque cosa voglia dire XD):

 
Non vedo l'ora! *_*

martedì 6 novembre 2012

La Disney compra la LucasFilm

Con un misto di stupore ed apprensione, accolgo la novità cinematografica della settimana.

Ma il buon Geroge Lucas perchè si è venduto alla Disney? Bah! Speriamo che il sacro Marchio di Star Wars non ne esca banalizzato.

Nel frattempo, ci si può lasciar andare a divertenti considerazioni alla luce dei nuovi assetti aziendali:

sabato 3 novembre 2012

martedì 14 agosto - Burghausen

Oggi affrontiamo la prima Gita fuoriporta di questo viaggio. Ci mettiamo sul treno giusto nel primo mattino e puntiamo decisamente verso est. La nostra meta è un paesino di nome Burghausen, che dalle nostre indagini è sembrato caruccio e particolare, quindi lo premiamo con la nostra visita!

[info turistiche]
Burghausen è una di quelle piccole cittadine che hanno avuto il loro massimo splendore in qualche periodo imprecisato del Medioevo, dopodichè per un motivo o per un altro è uscita fuori dai grandi giri, conservando però intatti i simboli dei fasti del suo passato.
La città prosperò sopratutto perchè in passato fu una delle frontiere con la vicina Austria, che si trova proprio al di là del fiume Salzach che costeggia la città. Grazie alla sua posizione di frontiera, qualcuno ben pensò di costruirvi proprio quì una bella fortezza, che ancora oggi noi possiamo ammirare e visitare.
Per arrivare da Monaco occorre prendere un paio di regionali (le cui coincidenze funzionano!) e spendere un paio d'ore. Una volta raggiunta la stazione ferroviaria della città, prendere il bus numero 1fino alla fermata Stadtlatz.

La meta non viene bersagliata dal turismo di massa, il che ci concederà ritmi rilassati e stress da folla pari a zero (caratteristica sempre molto apprezzata da me e la saretta).

All'inizio del percorso da noi seguito, non vedi la fortezza, eppure ti ci ritrovi dentro, quasi all'improvviso. Difatti, data la sua particolare architettura, inizialmente si vedono solamente cortili, chiesette, casine. non ci si rende conto di essere già "dentro", anche perchè il percorso parte già dall'alto, non occorre fare una scalata al castello come avviene invece solitamente.

Dopo aver attraversato diversi cortili e scattato un pò di foto al fiume che c'è sulla sinistra e al laghetto che c'è sulla destra della fortezza, raggiungiamo finalmente il cuore più antico e ben difeso dell'antico edificio.


Fino a questo punto la visita è gratuita, dal cortile successivo in poi si paga un piccolo biglietto (4,5/3,5 €) che consente la visita degli interni e l'accesso alla terrazza in cima alla fortezza, dove si gode di un bel panorama a cavallo fra Germania ed Austria.

[l'ultimo cortile prima di entrare a palazzo]

Il palazzo ha qualche quadro interessante, piccoli spunti di interesse qua e là, ma nel complesso non è nulla di fantasmagorico (perlomeno per me che ho visto tanti altri castelli negli ultimi anni!) il panorama dalla terrazza invece è davvero suggestivo, seppur difficile da fotografare. Vi basti sapere quindi che è un bel vedere e che la forma a triangolo isoscele della terrazza, unita agli specchi d'acqua posti alla sua destra (dove c'è un piccolo lago) e alla sua sinistra sinistra (dove c'è il fiume), possono dare l'illusione di trovarsi su una qualche imbarcazione che solca i sette mari!

Guardando sul retro della terrazza invece, è possibile scorgere alcuni elementi della fortezza che fanno bella mostra di se, in tutta la sua notevole lunghezza.

[le vedete tutte quelle cime di edifici antichi? fanno tutte parte della fortezza!]


Finita la visita alla fortezza, siamo scesi giù in paese e dedicato un pò di tempo alle vie cittadine.
Qui la tranquillità del posto ci è sembrata persino eccessiva: io in prima persona ho avuto un pò la sensazione che il villaggio sia un pò in crisi, un pò in progressivo abbandono ... spero proprio di sbagliarmi!

Qua e là vediamo degli scorci carini, dei dettagli che mi colpiscono, come alcune bellissime insegne in ferro battuto, che è possibile trovare un pò ovunque in Germania, ma qui in certi casi si son davvero superati!


Per chiudere la nostra giornata di cammino decidiamo prima di fare una sosta rigeneratrice affianco al fiume, su un acciottolato che sicuramente in inverno è anch'esso parte del corso d'acqua, poi di espatriare e di regalarci qualche minuto anche in Austria, dove fra l'altro si può ammirare la Fortezza di Burghausen dal suo angolo migliore!

[Visione del corpo principale della fortezza]

Infine, lasciamo l'Austria (peccato, nessun localino ad offrirci una Sacher che volentieri avremmo divorato senza tanti complimenti!) e torniamo sui nostri passi, prima in paese, poi in stazione, infine a Monaco di Baviera.

[Uno dei due ponti che separano Burghausen e la Germania dalla vicina Austria]

Insomma, il posto ha i suoi spunti di interesse ma forse soffre troppo della mancanza di turisti: ne vorrebbe più di quanti ne arrivano effettivamente, e la cosa si sente. Consigliato per chi fa collezione di castelli e castellucci, un pò meno per chi vuole andare in posti "importanti" e/o pieni di negozi e persone.

Le 3 cose che ho imparato:

1) Non tutti i mezzi pubblici in Germania spaccano il minuto: stavolta il bus che porta dalla ferrovia al borgo antico ha fatto cilecca di diversi minuti! Con un pò di sorriso fra me e me dico sarcasticamente "ahi ahi ahi!"

2) Non c'è il mare, ma ci s'organizza: il piccolo lago era pieno di bagnanti, mentre sul fiume scendeva (ed ha fatto sosta proprio affianco a noi) un bel gruppetto di persone in canoa.

3) Anche se il luogo non è turistico ... qualche italiano sbuca sempre da qualche parte!


Nella prossima tappa: Io e la saretta affronteremo un ferragosto culturale, mentre i nostri compagni andranno a vedersi il Neuschwanstein (che noi due visitammo già nel 2010). Potrebbe scapparci persino un doppio post! (Epperò fra una cosa e l'altra siamo arrivati a novembre e sono ancora a metà viaggio XD )