giovedì 31 gennaio 2013

la lettera della LEGO

E' ormai diventata viral la lettera che la LEGO ha inviato in risposta a Luka, inglese di 7 anni.

Qui di seguito il testo tradotto della lettera inviata dal bambino e della risposta da lui ricevuta:

Ciao. Il mio nome è Luka ed ho 7 anni. Con tutti i soldi che ho ricevuto a Natale mi sono comprato il kit NinjaGo del Predatore Ultra Sonico. Il numero è il 9449. È davvero bello. Papà mi ha appena portato da Sainsbury e mi ha detto di lasciare i personaggi a casa ma io li ho portati con me ed ho perso Jay ZX al negozio perchè mi è caduto dal cappotto. Sono davvero dispiaciuto d’averlo perso. Papà mi ha detto di spedirvi una mail per vedere se è possibile averne un altro. Prometto di non portarlo mai più al negozio se me lo spedite. Grazie, Luka”.

Grazie per averci scritto! Siamo molto dispiaciuti per la perdita dell’omino ma sembra che tuo padre avesse dopotutto ragione. … Normalmente bisognerebbe pagare per ottenerne uno nuovo, i miei capi mi hanno detto che non potevo mandartene uno gratis, ma ho deciso di chiamare sensei Wu per vedere se mi poteva aiutare. Luka, ho detto al sensei Wu che la perdita di Jay è stato solo un incidente e che mai e poi mai avresti fatto in modo che si ripetesse. Mi ha quindi incaricato di dirti: <>. Il sensei Wu mi ha anche detto che va bene spedirti un nuovo Jay e di aggiungerci anche un piccolo extra perchè chiunque risparmi tutti i suoi soldi di Natale per comperare il Predatore Ultrasonico deve essere davvero un grande fan di NinjaGo. Quindi, spero ti godrai il tuo Jay con tutte le sue armi. Avrai in realtà l’unico Jay che combina 3 differenti personaggi in uno! Ti spedirò anche un cattivo con cui farlo combattere! Solo ricorda ciò che ti ha detto il sensei Wu : proteggi i tuoi personaggi come le armi di SPinjitzu e dai sempre retta al tuo Papà.

Checcarini! :D

domenica 27 gennaio 2013

Venerdì 17 agosto - Campi, parchi e fiumi

Oggi ci sono due tappe in programma, di sapore totalmente diverso fra loro: la mattina è dedicata alla visita del campo di Dachau, poco fuori Monaco; nel pomeriggio il gruppo si spezza in due, una parte andrà a vedere da vicino l'Allianz Arena, l'altra parte andrà al Bavaria Filmstadt (indovinate un poì in quale dei due gruppi mi ritroverò io :P )

Partiamo di buon ora, prendendo prima un treno e dopo un bus che ci lascia direttamente all'ingresso della nostra prima destinazione della giornata. Che possiamo dire di questo luogo?
Un luogo di ricordi. Un monito lasciatoci dalle generazioni passate. Un campo che solo in parte può far immaginare e far rivivere le sofferenze di tante persone oppresse fisicamente e mentalmente.


Tutti conoscete la storia, senza che sto a ricamarci troppo sopra. Il lavoro rende liberi!


La particolarità di questo luogo rispetto ai tanti simili sparsi nel centro Europa è che questo di Dachau è stato il capostipite, il modello per tutti i campi più grandi, tristi e famosi che si svilupparono negli anni seguenti alla costruzione di questo.

Oggi di questo luogo resta in piedi l'edificio principale, riorganizzato per ospitare una mostra fotografica e tante descrizioni che spiegano tutto quello che c'è da spiegare, una fila di baracche comprensiva di tutto il ricchissimo arredo originale (le altre baracche le han buttate tutte giù)


poi ci sono monumenti, luoghi di culto, memorandum ... per non dimenticare.


Ovviamente, non è un posto per il turista casual. E' un luogo che può essere visitato ed apprezzato (per così dire) solo da un pubblico alquanto consapevole. Il mio ocnsiglio dunque è: chi è interessato venga pure ma astenersi perditempo!

Dopo aver passato un po' di tempo in questo luogo, torniamo in città e ci dividiamo in due gruppi:
da un lato Girolamo e Moreno prendono la via che li condurrà al nuovo stadio di calcio Allianz Arena, dall'altro lato io, la saretta e Anastasia prendiamo il tram e ci dirigiamo verso quella che è la cinecittà della Baviera, il Bavaria Filmstadt.


In questo luogo si alternano studi televisivi, teatri di posa e set di alcuni film che sono stati preservati ed inseriti in un giro turistico. Noi, per l'appunto, ci aggregriamo in uno di questi gruppi per visionare i vari ambienti proposti.

In realtà la maggior parte di quello che vediamo non ci dice assolutamente nulla, quasi tutti i film di cui vediamo set interi non sono di nostra conoscenza, la guida turistica (che parla tedesco e solo un po' in inglese) fa quel che può. La realtà però è che noi 3 siamo in quel luogo per poter vedere un unico, preciso oggetto:


Lo sapevate che "La storia infinita" è stato girato a Monaco? E sapevate che (quel che resta de) il Fortunadrago usato per le riprese è qui conservate? Beh, sapevatelo! Io, la Sara e Anastasia ci siamo fatti la nostra cavalcata, realizzando numerosi sogni della nostra fanciullezza :D
Non è stato semplice, abbiam dovuto combattere tutta la concorrenza di bimbi tedeschi che volevano anche loro salire in groppa a Falkor/Fuchur (In Germania si chiama Fuchur).

Cme bonus abbiam visto anche le Sfingi riprese nel film (che in realtà sono alte solo 2 metri :P) ed un modellino sempre di un paio di metri di Mor di Roccia (per chi lo conoscesse).

Compiuto il nostro dovere, siam tornati in centro città e ci siamo ricongiunti con l'altra fetta della nostra compagnia. Dato che abbiam finito prima del previsto, troviamo persino il tempo per una terza tappa nella giornata e decidiamo quindi di passeggiare un po' lungo il fiume Isar, dove io e Sara eravamo già stati a ferragosto.

Siamo nel tardo pomeriggio, il sole è basso ma ancora ben presente. Ad un certo punto, cosa osserviamo? Il fiume, nel suo procedere, lascia scoperta una certa zona, creando così una sorta di piccola spiagga fatta di ciottoli. Manco a dirlo, questa "spiaggia" è piena di gente che prende il sole, fa il bagno, chiacchiera, di tutto un po' insomma! Affascinati dall'atmosfera, decidiamo anche noi di calarci in questo posto e ci sistemiamo alla meglio fra i sassi levigati.

Ogni tanto saggiamo anche le fredde acqu del fiume, con risultati un po' comici ma divertenti!


Riposiamo e restiamo lì a cincischiare finchè non arriva il tramonto, dopodichè facciamo ritorno alla nostra casa base, stanchi ma contenti!


NOTE:
Per un curioso caso del destino, questo post contenente fra l'altro la mia gita a Dachau è capitato proprio nel giorno della memoria, un caso quanto mai azzeccato.

sabato 19 gennaio 2013

E alla fine si arriva alla fine!

Pensiamo di aver compreso la realtà, ma il nostro universo è soltanto una realtà tra tante. La verità sconosciuta è che il modo per viaggiare tra queste realtà è già stato scoperto da esseri più o meno come noi, ma la cui storia è leggermente più avanti della nostra. Gli aspetti negativi di tali visite sarebbero irreversibili sia per il nostro mondo che per il loro. Comincerebbe da una serie di eventi soprannaturali inizialmente difficili da notare, ma che aumenterebbero sempre di più, simili ad un cancro, finché un solo dato di fatto diventerebbe innegabile: soltanto un mondo sopravviverà. E resteremo noi, o loro.

Con questa citazione del dottor Walter Bishop posso ben racchiudere le 5 stagioni di Fringe che si sono concluse ieri sera (parlo della versione in lingua inglese, of course! ).


Una serie che mi ha preso molto, che ha sempre avuto un potenziale enorme, anche se probabilmente non lo ha mai sfruttato tutto.
Nel corso delle stagioni vari filoni narrativi hanno preso il ruolo da protagonista e poi, dopo aver presenziato per qualche puntata, venivano accantonati per far posto a nuove idee, nuovi filoni ... e non sempre i vecchi venivano chiusi degnamente XD

A parte questo difettuccio la serie mi ha regalato tanti bei momenti, anche se è mancata una visione globale, un grande disegno. E' evidente che sia stata scritta stagione per stagione insomma (si era sempre in dubbio sul suo futuro) ma alla fine anche l'ultima stagione ha regalato belle cose.

Mi mancherai tanto, Fringe team! :°D




[clicca per ingrandire]
toh, di nuovo Zerocalcare fra i piedi :D

domenica 13 gennaio 2013

Consigli per gli acquisti


Con orgoglio mostro i miei acquisti, che sicuramente consiglio :D


Accattatavill :D

mercoledì 9 gennaio 2013

Pensieri sparsi

Le ferie son finite ormai da un pezzo ed il lavoro è ricominciato. Pian piano si accumulano compiti e chissà dove andremo a finire nel prossimo futuro.

Al mio ritorno a Modena non ho trovato la neve, come un pò speravo, mentre si è subito fatta viva una fitta nebbia, come purtroppo temevo.
Finora non si è ancora visto il grande freddo che tutti mi raccontano, quindi ho paura che possa finire con una supergelata a fine gennaio dove verrà giù tutto quello che doveva arrivare in questi mesi. Tutto assieme.

Il mio umore ha avuto qualche saliscendi, sopratutto verso il basso. Sempre più spesso maturo la voglia di volermi rendere maggiormente indipendente, di poter diventare completamente libero nelle mie scelte (leggasi: voglio vivere da solo :D)

Questa settimana col coinquilino sembra esserci una strana calma, non me la spiego ancora del tutto; forse non si è ancora riambientato, sarà ancora assuefatto dalle troppe ferie e dalle comodità di casa di mammà.

Mi mancano i miei passatempi, mi scoccia non avere mai tempo per molti miei progetti, mi pesa star lontano dalla Saretta, ma da bravo investitore semino oggi per raccogliere domani.

Devo puntare su di me, e devo farlo in modo convincente; se non ci credo io, chi dovrebbe mai farlo al posto mio? (credici di più!)

Già oggi, cominciando a guardarmi un attimino alle spalle, posso dire che mi è andata bene, che la scommessa di fermarmi solo alla laurea triennale in questo momento sta pagando (oltre ogni immaginazione!), che ho giocato bene le mie carte.

A me va bene ... però ai miei va male.
Papà è di nuovo senza lavoro e ormai a più di 50 anni diventa difficile ricollocarsi ... li aiuto fin dove posso, erodendo una parte di quei soldi che da brava formichina dovrei mettermi da parte per il futuro, per comprarmi na casa ... cose così. Ma che devo fare? So bene quanto sia davvero piccolo il paracadute di cui i miei dispongono, sono obbligato ad intervenire, anche se loro sono contrari!

E la Saretta? Che cosa fa ultimamente?
Dopo aver festeggiato il suo primo anno di epilessia (sigh) sembra aver ritrovato un buon ritmo nello studio. Le farebbe davvero comodo superare il prossimo esame, sopratutto per incoraggiarla ad andare avanti. Al momento lei si divide un po' fra insicurezza e sensi di colpa verso di me ("Perchè se fossi già laureata ora potremmo già stare assieme da qualche parte..."). non va bene!
Se poi i prof non si mettono di traverso, con discorsi del tipo "Ma signorina, potrei proporle un voto basso, ma col suo libretto (pieno di 30) non posso metterle un voto basso, quindi la prego di tornare la prossima volta!" allora le possibilità di una ripresa ci son tutte.

Chiudiamo in dolcezza: nei miei primi 3 mesi a Modena avevo perso 4-5 chili ... ora li ho rimessi :D
Ah, il Natale! Ah, i dolci! Ah, la frutta secca!

Spero di poter tornare a scrivere qui con maggior regolarità. Ne ho sempre voglia, ma non sempre ne ho le forze.

Alla prossima!