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domenica 12 febbraio 2012

Letture Italiane: Il giorno in più

Con questo libro di Fabio Volo, inizio l'operazione "letture italiane": Negli ultimi anni ho letto pochissimi autori italiani, addirittura zero nel 2011. Pertanto, ho deciso che in questa prima parte del 2012 mi dedicherò alla lettura di alcuni dei più venduti e/o conosciuti scrittori contemporanei italiani, giusto per vedere se riesco ad apprezzarli oppure no. Chi fra loro dovesse riuscire nell'impresa, si assicurerà un nuovo e fedele supporter con conseguente lettura di più o meno tutta la sua produzione. Ma riuscire nell'impresa non sarà affatto facile! (Se i libri italiani funzionano come i film italiani poi ... come presupposti saremmo messi davvero male)

Il Giorno in più


La cosa positiva di questo libro è che lo stile molto "flusso di coscienza" in cui è scritto non mi spiace affatto; la qualità della scrittura, in generale, non mi sembra affatto male. Il problema è che le cose positive che ci vedo io finiscano qui!
Per il resto vedo persone all'apparenza normali, con problemi normali, pensieri normali ... che però ad un certo punto, tutte assieme, decidono di compiere azioni bislacche, avventate, a mio avviso completamente al di fuori del loro comportamento. Niente affatto coerenti, insomma. Per quanto possa provare a sforzarmi, non riesco a pensare "vabbè, ma è solo perchè è un libro" ... no. Qui viene trasmesso il messaggio che perpretare scelte idiote (per esempio la scelta che è alla base della "trama" ) è cosa buona e giusta, persino sacrosanta.
La storia che si racconta non è ambientata nel nostro attuale mondo e non è interpretata da umani dotati di neuroni funzionanti addirittura c'è gente in questo libro che "se lo aspettava" di veder compiere scelte che non hanno nulla di sensato, diminuendo ancor di più la dose di credibilità del tutto.
E' solo un costrutto pasticciato al quale si son volute attaccare con forza tante immagini carine, situazioni carine, frasi carine. Hanno solo sbagliato nella scelta dei personaggi. Se mi sceglievano gente adeguata alle scelte che questi personaggi fanno (ed esistono, al mondo nostro, persone adatte) il mio pensiero poteva prendere una piega decisamente migliore.

Ah, anche distogliendo da quello che per me è il difetto cruciale del libro, la "trama" è banalotta e dal finale scontatissimo.

Risultato: vagamente disgustato, non ho mai sentito come credibile tutto ciò che vi è scritto, sono solo chiacchiere al vento.


Bocciato!

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Nella prossima puntata:
 Inizio la lettura di un autore che, notoriamente, o si odia o si ama: "Castelli di Rabbia" di Baricco sarà il prossimo libro che passerà sotto i miei severissimi gusti (giusti o sbagliati che siano).