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sabato 30 novembre 2013

Il consumismo matto!

Vedo e rivedo questo video, e non riesco a smettere di farmelo piacere tantissimo:



Convincere migliaia, milioni di persone ad acquistare qualcosa di cui fondamentalmente NON hanno bisogno fa parte di un processo sociale/antropologo/quello che vi pare che mi ha sempre affascinato alquanto.

Negli ultimi anni sempre più chiaramente ho visto espertissimi del marketing riuscire a tirar fuori dal nulla l'hype incontrollabile che porta all'inevitabile acquisto impulsivo della novità del momento da parte del consumatore di turno.

Vi siete mai sentiti lanciati nel tunnel dell'acquisto futile ed irrinunciabile? Avete mai preso qualcosa perchè trascinati da una perfetta campagna mediatica, per poi pensarci su due mesi dopo e dire "ma che l'ho preso a fare" ?

sabato 31 agosto 2013

Il coraggio di demolire

In questo post NON parlerò di me.

Negli ultimi tempi pensavo a certa gente che mi circonda e ad alcuni loro comportamenti. Vi è mai capitato di vedere gente che si attacca alle proprie nostalgie e a certe fisse insensate, magari mettendo a repentaglio i loro stessi equilibri o peggio ancora impedendo a se stessi di raggiungere questi equilibri a causa delle nostalgie e delle fisse di cui sopra?

E' come se uno avesse una casa decrepita, avesse affianco a se tanti bei mattoni nuovi con cui potrebbe edificare un palazzo migliore, ma decidesse che la casa decrepita va bene lo stesso.
Attenzione, non è perchè "chi lascia la strada vecchia per la nuova sa quello che lascia, ma non sa quello che trova", nossignore. Il tizio del nostro esempio sa benissimo che la sua casa è decrepita ed è ragionevolmente sicuro che con i suoi mattoni nuovi potrebbe tirar fuori qualcosa di decisamente migliore.

C'è purtroppo qualcosa di evanescente che blocca il nostro omino: egli si è affezionato alla casa decrepita e quasi quasi decide di restarci dentro, anche se questa è oramai a rischio di agibilità, anche se nel bel mezzo di una notte qualunque può aprirsi come una scatoletta e ripiegarsi mestamente su se stessa.

Ci sono persone che hanno paura di demolire, eppure demolire non è per forza una male, anzi! Spesso da un qualcosa che si è demolito è poi nato qualcosa di migliore, di più robusto, di più moderno, di più bello.

Faccio presente che nel nostro esempio di sopra non stiamo parlando di buttar giù un qualche edificio di qualsivoglia valore storico, qualcosa che valga davvero la pena di conservare per l'eternità, parliamo proprio di una catapecchia che qualsiasi essere dotato di più che un fascio di nervi educatamente ma perentoriamente eviterebbe ad ogni costo.

Nel mio passato (oh no, avevo scritto che non avrei parlato di me! /me inaffidabile) ho dovuto demolire una parte di me stesso. Per mesi ho cercato di tenermela stretta quella parte, mi sembrava così bella e preziosa da non doverla infangare con qualche volgare nuova boccata di nuova vita, che pure avrei potuto trovare con facilità.
Ebbene, quando un giorno mi decisi che era bene demolire, da quelle ceneri e da quel terreno è nato fuori quanto di meglio avessi mai potuto sperare. Fra le altre cose, da quelle ceneri è nato anche questo blog :P

C'è gente che ha paura di demolire, che si attacca a qualsiasi cosa pur di non intraprendere il processo della ricostruzione. C'è n'è tanta di gente così oppure stanno capitando tutte attorno a me ultimamente?

sabato 27 luglio 2013

Stili di guida

Stamattina, mentre andavo in agenzia immobiliare (dove ho lasciato sul banco un sacco di soldi in vista dell'imminente cambio di casa ^^'') mi sono soffermato un attimo a considerare me alla guida.

La considerazione, fondamentalmente, è la seguente: a seconda di chi mi siede affianco, la mia guida cambia.
E' una selezione che avviene in modo del tutto automatico, non sono io che coscientemente ci penso e mi adeguo a chi mi affianca; succede e basta.

Pertanto se c'è il coinquilino, tendo a sorpassare poco e a sembrare in generale meno sicuro; se c'è la sara la guida diventa molto più sciolta e fluida, ma con una velocità di crociera tutto sommato contenuta; se sono solo, comincio a far volare il macinino che conduco (ma SE e solo SE le condizioni di strada, traffico e possibili ostacoli lo consentono).

La cosa su cui mi soffermavo era per l'appunto l'automatismo con cui attuo questi diversi stili di guida. Un po' mi affascina quando una qualche parte di me prende queste decisioni al mio posto; detto così potrebbe sembrare inquietante, in realtà io lo trovo quanto mai interessante (e spesso anche comodo :D )

A voi capitano spesso situazioni del genere? Alcune vostre azioni si adeguano "in automatico" o riuscite sempre a pensarci e a regolarvi coscientemente?

martedì 28 maggio 2013

L'orgoglio

Dei Sette Vizi Capitali, l'Orgoglio è il peggiore. Rabbia, Avarizia, Invidia, Lussuria, Accidia, Gola – riguardano il rapporto degli uomini tra di loro e con il resto del mondo. L'Orgoglio, invece, è assoluto. È la rappresentazione della relazione soggettiva che una persona intrattiene con sé stessa. Quindi, tra tutti, è il più mortale. L'Orgoglio non ha bisogno di un oggetto di cui essere orgogliosi. È narcisismo portato all'estremo.

(Philip Kindred Dick, Deus Irae, 1976)

lunedì 4 febbraio 2013

Chi votare alle prossime elezioni

Per le elezioni del 2013, niente Bersani, niente Monti, niente 5 stelle e niente Rivoluzione civile (il resto non è contemplabile)

Quest'anno:

[fotografato fuori casa della saretta]

In particolare "Cavani almeno altri 3 anni" è la proposta che più mi ha convinto! :D

Vota anche tu come me: voto di protesta! (con la stella sulla i)

sabato 24 novembre 2012

Lucchetti


"Che razza di società è quella dove il simbolo per l'amore è un lucchetto?"

domenica 7 ottobre 2012

Lunedì 13 Agosto - Tierpark Hellabrunn

Questa giornata vede l'allegro gruppetto da noi formato puntare verso un quartiere a sud della città. La nostra meta stavolta non è un palazzo o un giardino, non è neppure un museo o un castello; la nostra meta per oggi sarà uno Zoo, e che zoo!

[info turistiche]
Il Tierpark Hellabrunn, che quest'anno festeggia i suoi primi 100 anni, è un grande zoo nel quale è possibile ammirare animali provenienti da ogni continente. Quest'ultimi vengono trattati in modo più che decoroso: (quasi) nessuna gabbia e molti spazi verdi; a far da barriere sono per lo più fossati, canali d'acqua e in alcuni casi grossi pannelli di vetro.
Il modo migliore per raggiungere lo Zoo è prendere la metropolitana U3 e scendere alla fermata Thalkirchen .
Il biglietto di ingresso costa 12 euro (il ridotto invece viene 8,50)
Vi consiglio caldamente di arrivare la mattina presto, dato che il numero di bestiole da vedere è notevole e probabilmente sarà necessaria tutta la giornata.

Molti sono gli incontri che ci hanno lasciato qualche emozione nel cuore: dalle tenere caprette che si lasciavano coccolare, fino alle temibili tigri, c'è stato spazio per numerosi momenti caratterizzati da varie sensazioni.


E' stato molto divertente vedere che gli altri sono scappati quando hanno capito che nella caverna dei pipistrelli ... questi ultimi svolazzavano liberamente :D solo io e Moreno alla fine siamo entrati! (che poi non c'è proprio nulla di cui aver paura!)

Molto attesi e molto appaganti sono stati gli incontri con gli orsi, i canguri, gli elefanti,  i pinguini e tanti altri animali che vanno per la maggiore, diciamo.

[tutte tranne questa sono foto by Saretta]

Particolarmente illuminante è stato l'incontro con un vero, originalissimo bradipo. L'animale, di cui è proverbiale la lentezza dei suoi movimenti, è degno portatore della propria fama: in più di 5 minuti di osservazione non è avanzato più di un paio di metri, muovendosi letteralmente al rallentatore! Evidentemente per lui il tempo scorre in tutt'altro modo rispetto al nostro.

Famoso per la sua lentezza, il bradipo si muove ad una velocità massima di circa 0,24 chilometro orario (0,15 mi/h) (cit. Wikipedia)

In ogni caso, abbiam capito da chi ha preso Moreno, sempre lento e in ritardo in ogni cosa che fa :P (però ti vogliamo bene lo stesso eh!)


A me ha colpito molto la visione ravvicinata di alcune specie di primati ... dal fare davvero tanto umano! Osservare come si muovono, come pensano, come ti guardano ... mi ha davvero impressionato, è stata una sensazione totalmente inaspettata e quindi forse proprio per questo mi è rimasta più impressa.


Purtroppo non posso star qui a parlare di tutto il resto che offre questo luogo, come le collezioni di rettili, la zona della fattoria, gli acquari, l'imponente voliera ... troppo troppo da vedere!

Mi è piaciuta molto questa gitarella, che è stata per me la prima volta in uno di questi grandi zoo di concezione moderna, spero di vederne altri in futuro :)

Ed ora, in conclusione, torniamo alle 3 cose che ho imparato! (e che la volta scorsa ho dimenticato di scrivere ^^'' )

Le 3 cose che ho imparato:

1) I tedeschi confermano la loro abilità di far soldi in ogni modo: macchinette con cibo per animale in ogni angolo dove questo sia possibile! (e non risulti pericoloso ;) ) Le caprette, le papere e tanti altri ringraziano sentitamente.

2) Per la prima volta, traversando un posnte, abbiam visto persone che sulle sponde del fiume trascorrono beatamente il loro tempo in costume, prendendo il sole e facendosi il bagno ... a pochi passi dal centro! (e questo, col senno di poi, non è che la punta di un iceberg :D - ne riparlerò più avanti)

3) I bradipi ... ne esiste anche una versione europea: il bradypus Morenungus!

 Detto ciò, in realtà questa cronologia della vacanza si protrarrà ben oltre i tempi previsti (siamo già ad ottobre...) , purtroppo il quasi improssivo trasloco ed i nuovi duri ritmi mi stanno creando qualche grattacapo, in ogni caso tengo duro e decido che continuerò la mia cronaca, quando potrò.
Nella prossima puntata ... avremo una gita fuoriporta, chissà dove sarà!

domenica 2 settembre 2012

Sabato 11 agosto - Pinakothek


In questa giornata visitiamo due delle tre principali pinacoteche di Monaco di Baviera. Siamo solo in quattro in questa incursione in quanto Girolamo, poco amante di questo tipo di musei e al contempo grande amante del Napoli Calcio, ha una partita da seguire in diretta nel primo pomeriggio. (Peggio per lui :P )

Le pinacoteche sorgono nel quartiere Kunstareal, dove le istituzioni universitarie e museali la fanno da padrone; poco è lo spazio riservato agli edifici residenziali, mentre non mancano spazi verdi, panchine ed altre amenità che io e la Saretta sperimenteremo in seguito. 

Alte Pinakothek, Neue Pinakothek, Pinakothek der Moderne, questi i nomi dei tre edifici (molto vicini fra loro) che ospitano tanti tesori, suddivisi per periodo storico.

[info turistiche]
La Alte Pinakothek racchiude tele del periodo a cavallo fra il 13° ed il 18° secolo, sopratutto di artisti tedeschi, fiamminghi ed italiani. 
La Neue Pinakothek ospita opere degli artisti del 18° e 19° secolo. Anche qui illustri artisti tedeschi si alternano alle migliori firme europee dell'epoca.
La Pinakothek der Moderne parte da quadri del 20° fino a raggiungere i giorni nostri, con installazioni, sculture, opere di design  ed altro ancora.
Se avete intenzione di visitare almeno due di questi musei, conviene comprare il biglietto combinato, che costa 12 euro per la visita di tutti e tre i musei (più altri due musei meno conosciuti). Il biglietto di un singolo museo invece costa 7 euro.
avvertenze: Se decidete di visitare tutti e 3 i musei, preventivate un'intera giornata (dalle 9 alle 18) e senza dilungarsi troppo in nessuna delle loro numerose sale. Nel museo si possono far foto, ma ogni zainetto va conservato nelle cassette del guardaroba (che si chiudono inserendo una 2 Euro che verrà restituita al ritorno)

 Noi quattro, valutando per bene la situazione e consci del fatto che vorremmo anche visitare un pò il centro storico nel pomeriggio, siamo costretti ad escludere uno dei musei per motivi di tempo. Decidiamo di concentrarci sui due musei più moderni, considerando anche che la Alte offre uno spettacolo che più o meno è possibile trovare anche in musei italiani.

Partiamo dalla Neue, che è la pinacoteca che più in assoluto ci interessa.
La collezione parte in sordina, con cose che ci conquistano pochino, ma per nostra gioia l'esposizione è un continuo crescendo di emozioni (e notorietà) fino a giungere agli amatissimi impressionisti, a Van Gogh ed altri ancora:

[ Italia und Germania (1828) - Friedrich Overbeck]

[Monet che dipinge sulla sua barca (1874) - Édouard Manet]

[Vaso con dodici girasoli (Arles, agosto 1888) - Vincent Van Gogh]

Potrei continuare a lungo con belle immagini, ma non voglio appesantirvi troppo la pagina (in termini di connessione ad internet, ovviamente! )

Anastasia ha particolarmente apprezzato un dipinto sulla serie delle Ninfee di Monet, la Saretta è rimasta alquanto soddisfatta dai puntinisti, sia quelli famosi sia quelli da noi un pò meno conosciuti; Moreno non si è sbilanciato (come suo solito :P ) mentre a me son piaciute alcune tele i cui soggetti erano Pozzuoli, il lago d'Averno, Portici ... tutta roba che è nelle vicinanze di casa mia :D
Mi son piaciuti molto anche due-tre quadri che non conoscevo, ma ai quali riconosco una fortissima personalità e più in generale un uscire fuori dagli schemi della loro epoca. (La Falconiera, I lock my door upon myself (che titolo Emo XD) e Die Sünde (il Peccato ... e ci siam capiti).

Dopo un pranzo veloce consumato in un'accogliente area esterna del museo fatta di gradoni ed acqua che scorre, ci avviamo alla Pinakothek der Moderne, la quale esplica la propria contemporaneità già a partire dal suo edificio.


Il museo è diviso in 4 sezioni: Arte, grafica, architettura e design. Delle quattro la sezione artistica rappresenta il cuore vero e proprio della pinacoteca, delle altre tre è particolarmente interessante la sezione di design, mentre non ci han detto granchè le altre (e non perchè non sia interessante l'architettura o la grafica in generale, anzi!).

Qualche parola in più sulla sezione artistica: Così come già capitato a me e la Saretta l'anno scorso a Parigi, anche in questo caso la collezione si può suddividere in una prima parte davvero bella ed apprezzabile, con i vari Picasso, Kandinskij etc. , ed una seconda parte in cui ci si può solo sbellicare dalle risate oppure restare basiti al cospetto di opere il cui significato è spesso latente:

 [Quest'opera si chiama: La Zappa. Notevole vero?]


 [La Saretta contempla un'altra opera troppo moderna per noi comuni mortali]

Il buonumore ci accompagna in queste ultime sale, facendoci un pò dimenticare i piedi stanchi ed il fatto che, dopotutto, appena usciti ci sarà da camminare ancora!

Infatti, appena terminato il tour, andiamo a prendere un tram che ci porta al Centro Storico dove incontriamo anche Girolamo che è un pò di pessimo umore a causa della partita di calcio che si è visto.
Del centro ne parliamo nel prossimo post però ;)



Le 3 cose che ho imparato:

1) Quasi ogni museo ha i guardaroba dove DEVI lasciare zaini, borse e quant'altro (meno male che in quasi tutti i musei il servizio è gratuito :P )

2) Il tram si è dimostrato un mezzo davvero molto valido! Una valida alternativa alla metro, restando in superficie ad osservare la città.

3) Anche una tela completamente bianca può essere Arte e può far parte di un prestigioso museo O_O


lunedì 9 luglio 2012

La pubblicità ai tempi della crisi

Anche in questo periodo la creatività latita dalle menti dei pubblicitari.
Poco male, ci rifacciamo sulle lamentele nazional popolari:


Bah!

(Perlomeno non hanno usato ciò che si usa quando le idee stanno a zero, ovvero bambini oppure donne nude!)

martedì 22 maggio 2012

Le marche Pezzotte

Tlavolta mi capita, gironzolando per la città, di imbattermi in vetrine dove vengono esposti oggetti alquanto interessanti: figli di un conformismo fin troppo esagerato, questi prodotti promettono soddisfazioni per le menti meno sofisticate a prezzi quanto mai abbordabili.

Ma di che sto parlando? Sto parlando di tutte quelle merci proposte con marchi fatti apposta per assomigliare a ben più blasonati brand. Che so, per esempio, tempo fa fotografai questo:


Ora, a me tutto questo settore delle merci pezzotte fa davvero ridere: nessuno vuole farti credere che (nell'esempio di sopra) quelle cuffie siano della ben più nota ma quanto mai assonante SONY, però qualche industriale dalla mente sopraffina ha deciso comunque di puntare su questo settore.
Personalmente, piuttosto che inseguire il logo, il marchio, la scritta a tutti i costi, preferirei un paio di cuffie dove non ci trovi scritto niente proprio, è più dignitoso!
Invece no: se l'idolatra non può avere il suo zainetto Seven, va al mercatino di Poggioreale (Napoli) e si compra lo zaino SenvenTY :D
Non si può permettere le nike ultimo grido? no problem: le Naik sono lì che l'aspettano.

Poveretti: schiavi di un qualcosa che alla fine nient'altro è che fuffa (nel senso: non conta il marchio, ma le caratteristiche ;) )

A voi è mai capitato di incrociare queste marche "pezzotte" ?

giovedì 10 maggio 2012

Obiettivi di una vita

La lista dei miei obiettivi da raggiungere.
Alcuni sono obiettivi vecchi, altri se ne aggiungeranno in futuro, nulla viene eliminato una volta inserito in lista.
Alcuni sono nobili, altri sono frivoli, tutti sono importanti!

Raggiungere la cima del Vesuvio in bicicletta
Pubblicare una lettera sulla mia rivista preferita
Visitare il Louvre, il British, il Metropolitan, l'Hermitage 25% completed...
Laurearmi
Trovare un lavoro che mi piace e che permetta di sostenermi in elaborazione...
Partecipare ad un concerto dei Muse
Guidare una Ferrari
Visitare lo SPIEL
Regalare un volo in aereo ai miei genitori, che mai hanno volato
Scrivere e girare un cortometraggio
Guidare una Lamborghini
Incontrare George R.R. Martin prima che schiatti
Sposarmi
Pubblicare un gioco da tavolo
Fare un giro sul Nürburgring Nordschleife
Visitare almeno una nazione di ciascuno dei 5 continenti
Sentire da vicino il rombo di una Formula 1
Mettere al mondo un Cucciolo di Cdp
Imparare la lingua tedesca
Arrivare ad un milione di visite sul blog :D


E voi, avete una vostra lista di obiettivi? L'avete mai scritta o solamente pensata?





venerdì 6 aprile 2012

Ottime notizie da via Bellerio

La Lega, quella di Roma Ladrona, è stata beccata ad intrallazzare con soldi pubblici, capitali di origini misteriose e (forse) anche qualche amico della ndrangheta calabrese.

Ovviamente, le dimisisoni del leader di partito, nonchè uno che è al centro di queste girandole di danaro (Si parla di soldi per ristrutturare ville, comprare automobili e altre cosucce) sono assolutamente il minimo, in una situazione del genere. Tanto per capirci, se le accuse dovessero essere confermate si potrebbe comodamente parlare di carcere, per sto signore qua.




Il suo pargoletto, meglio noto come il Trota, in piccola parte pure rientra nella faccenda (pare che il partito, fra le varie cose, gli stia pagando a suon di decine di migliaia di euro un'università privata di Londra ... e devono pagarla davvero tanto se vogliono far prendere un titolo al Renzo! :D ) però quest'ultimo, da buona tradizione italiana, si tiene ben stretta la cadrega in regione Lombardia.




La base è stordita, il colpo è stato molto, forse troppo duro da digerire. 

I telegiornali, specialmente le reti del biscione, tamponano come possono, omettendo il più possibile il PERCHE': Nella loro quotidiana opera di impapocchiamento di massa si sperticano in lodi per l'eroe caduto, si fanno speciali sull'elettorato in lacrime, su Radio Padania che lo difende a spada tratta contro tutto e tutti (anche, eventualmente, l'evidenza), ogni tanto lanciano anche i leitmotiv della "Giustizia ad orologeria" e del "Giudice Kattivo". Sentire però il motivo per cui sono arrivate queste dimissioni è ahimè impresa difficile, chissà come mai!


In ongi caso, sono alquanto soddisfatto di questa notiziola :)

domenica 12 febbraio 2012

Letture Italiane: Il giorno in più

Con questo libro di Fabio Volo, inizio l'operazione "letture italiane": Negli ultimi anni ho letto pochissimi autori italiani, addirittura zero nel 2011. Pertanto, ho deciso che in questa prima parte del 2012 mi dedicherò alla lettura di alcuni dei più venduti e/o conosciuti scrittori contemporanei italiani, giusto per vedere se riesco ad apprezzarli oppure no. Chi fra loro dovesse riuscire nell'impresa, si assicurerà un nuovo e fedele supporter con conseguente lettura di più o meno tutta la sua produzione. Ma riuscire nell'impresa non sarà affatto facile! (Se i libri italiani funzionano come i film italiani poi ... come presupposti saremmo messi davvero male)

Il Giorno in più


La cosa positiva di questo libro è che lo stile molto "flusso di coscienza" in cui è scritto non mi spiace affatto; la qualità della scrittura, in generale, non mi sembra affatto male. Il problema è che le cose positive che ci vedo io finiscano qui!
Per il resto vedo persone all'apparenza normali, con problemi normali, pensieri normali ... che però ad un certo punto, tutte assieme, decidono di compiere azioni bislacche, avventate, a mio avviso completamente al di fuori del loro comportamento. Niente affatto coerenti, insomma. Per quanto possa provare a sforzarmi, non riesco a pensare "vabbè, ma è solo perchè è un libro" ... no. Qui viene trasmesso il messaggio che perpretare scelte idiote (per esempio la scelta che è alla base della "trama" ) è cosa buona e giusta, persino sacrosanta.
La storia che si racconta non è ambientata nel nostro attuale mondo e non è interpretata da umani dotati di neuroni funzionanti addirittura c'è gente in questo libro che "se lo aspettava" di veder compiere scelte che non hanno nulla di sensato, diminuendo ancor di più la dose di credibilità del tutto.
E' solo un costrutto pasticciato al quale si son volute attaccare con forza tante immagini carine, situazioni carine, frasi carine. Hanno solo sbagliato nella scelta dei personaggi. Se mi sceglievano gente adeguata alle scelte che questi personaggi fanno (ed esistono, al mondo nostro, persone adatte) il mio pensiero poteva prendere una piega decisamente migliore.

Ah, anche distogliendo da quello che per me è il difetto cruciale del libro, la "trama" è banalotta e dal finale scontatissimo.

Risultato: vagamente disgustato, non ho mai sentito come credibile tutto ciò che vi è scritto, sono solo chiacchiere al vento.


Bocciato!

<------------->

Nella prossima puntata:
 Inizio la lettura di un autore che, notoriamente, o si odia o si ama: "Castelli di Rabbia" di Baricco sarà il prossimo libro che passerà sotto i miei severissimi gusti (giusti o sbagliati che siano).


giovedì 29 settembre 2011

Esperienze gastronomiche parigine

In questo post parlerò di tutte le cose buone e/o tipiche del posto che ci è capitato di mangiare durante il nostro viaggio. Con questo post inoltre finalmente potrò tornare alla normale programmazione del mio blog (con solo un mese di ritardo XD )

Che abbiamo provato fra le tante specialità che si possono trovare a Parigi ?

Macarones:

Macarones

Come ho avuto modo di accennare durante le precedenti puntate (qui e qui) abbiamo provato dei macarones acquistati all'interno dei magazzini Lafayette, al modico prezzo di 1,50 euro per ogni pezzetto grande "come un baiocco". Come li possiamo definire ? la definizione più adatta ci è sembrata "un'esperienza sensoriale". In pratica ci sono due strati di un qualcosa di solido ma friabile (credo sia meringa) con in mezzo una farcitura di cremina speciale, che racchiude in se l'essenza del gusto prescelto. Essì, perchè i macarones esistono in molteplici varietà, un pò come i gelati!. Il risultato è buono, dal gusto intenso ma dalla durata decisamente insoddisfacente, almeno per i nostri stomaci voraci :D



Croissant:
Ne abbiamo preso uno a testa da Cocquelicot : un cornetto penso sappiate come è fatto, quindi posso sinteticamente dire che era (in ordine di importanza): buono, leggero, friabile, con un bel pò di inaspettato burro spalmato sopra! Gnam!



La "pallina verde":
Questa non c'entra niente con Parigi e la Francia, ma ci è piaciuta davvero tanto XD.
L'abbiamo presa in una pasticceria che non abbiam capito (o meglio: non ricordiamo) se è libanese oppure tunisina. In pratica è una palla fatta di (credo) pasta di mandorle e pistacchi, cosparsa di pistacchi a pezzettoni. Ci ha rapiti e conquistati *_*
Qualcuno sa come si chiaaaaaamaaaaa ?
gnamme


A pranzo a Montmartre:
Dopo aver sondato molti annunci online quando eravamo a casa, ci siam decisi e trovati abbastanza concordi su "La Taverne de Montmartre" (Rue Gabrielle no 25).
Lontano dall'epicentro del turismo, ma comunque raggiungibile in pochi passi. Si mangia bene e si paga un pelino sotto la media parigina. Coperto e (per chi la vuole) acqua del sindaco sono aggratis (il coperto non ce l'aspettavamo :P )

Taverne de Montmartre

Per il nostro pranzo abbiam deciso di provare una Fondue Bourguignonne, ovvero una fonduta dove NON c'è il formaggio, ma generose porzioni di carne tagliate a pezzi e da intingere in un pentolino di olio bollente...

Fondue

Il tutto accompagnato da una soddisfacente quantità di patate e dalle salsine saporitose.

gnaaaaaammmm

Crepes
L'abbiam provata sia dolce (nutellaaaa :D ) che salata. Non mi è sembrata superiore a quelle che si possono trovare in Italia. Molto mainstream, a preparartela puoi ritrovarti chiunque, anche qualche ragazzetto assunto la settimana prima che non sa come muoversi.
Non strettamente necessarie direi.



A Cena per Montmartre:

Qui eravamo un pò più indecisi, in un certo momento abbiamo preso in seria considerazione la possibilità di bissare alla taverna di cui sopra, solo che mentre sbirciavamo un altro locale da noi appuntato, ci siam ritrovati la piacevole sorpresa di cui ho gia scritto. Quindi siamo entrati in "Le Refuge des Fondues" (17 rue des Trois-Freres). Solo 2 menù fissi (fonduta di carne o di formaggio), solo 2 bevande (vino bianco o vino rosso, un segno caratteristico: il biberon o_O

biberon

Il locale è piccolo, le persone ci vanno strette, l'atmosfera è ... insolita, diciamo festaiola e per nulla romantica. Se cercate un posto chic, evitate, se volete fare un pò di caciara, siete nel posto giusto. Poi ci sono sempre i biberon, che ben sintetizzano la poca serietà (in senso buono) del locale :P

fonduta formaggiosa

Abbiamo preso la fonduta di formaggio. Non è stata la più buona della nostra vita, direi che siamo nella media, ma tanto eravamo distratti dall'ambiente, dai muri tapezzati di scritte lasciate negli anni dagli avventori
e dalla coppia italiana seduta accanto a noi che non ha fato altro che lamentarsi, sopratutto della loro fonduta di carne che secondo loro doveva essere preparata in tutto un altro modo (ma anche no!).


Questo è tutto, signore e signori. Da domani, si riparte col blogghino "normale" XD
E' stata una lunga, lunghissima cronaca, ma alla fine ci son riuscito e sono contento di esserci riuscito :D
Spero di poter fare altri viaggi ed altri resoconti quanto prima!

sabato 16 luglio 2011

A chi dare la precedenza?

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Per tutta una serie di coincidenze che non sto qui a spiegare, la prossima settimana andrò al cinema a vedere l'ultimo film di Harry Potter. Ovviamente, per arrivare adeguatamente preparato, mi sto guardando tutti i film precedenti (ne avevo visti solo 2 o 3, senza porvi troppa attenzione).
Guardando guardando (ho appena finito il quinto adesso) riflettevo fra me e me su una vecchia questione che non ho mai risolto: ma è meglio guardare prima i film o leggere prima i libri?

Si da il caso che, con mio grande rammarico, non ho ancora toccato una sola riga dei libri, mentre fra meno di una settimana avrò visto tutti i film. Purtroppo, quando ci sono entrambe le opzioni, dando la priorità ad un mezzo immancabilmente si "sgonfia" il potenziale dell'altro.
Non ho mai stabilito quale sia la soluzione migliore poichè, ovviamente, ogni canale ha i suoi vantaggi.
(ovvero la serie "A song of Ice and Fire" )ed ora mi sto guardando le puntate del telefilm, col "rammarico" che nessuno dei tanti colpi di scena mi coglie impreparato, ma anzi riesco a vedere esattamente quando accadrà.
Penso che una risposta definitiva la troverò soltanto quando finirò i libri di Harry Potter (quando mi deciderò a leggeri? XD ) così potrò avere un diretto confronto fra le due serie che ho citato e per le quali mi è capitato di percorrere con una una strada, con l'altra quella alternativa.

Secondo voi? cosa è meglio? Che ordine preferireste?

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domenica 26 giugno 2011

ah, i maschietti!

Durante la mia adolescenza avevo parecchie difficoltà a fare amicizia con i miei coetanei maschi, mentre riuscivo molto più semplicemente con le ragazze. Il motivo di questa mia "predisposizione" credo risieda (anche) nel fatto che la mia testa già allora era parechio diversa dal modello proposto nella storiella che ho trovato in giro per il web e che qui vi riporto.


RIFLETTERE

Un uomo aveva tre ragazze ma non sapeva quale sposare.
Allora, decise di fare un test, per vedere quale fosse la più adatta a diventare sua moglie.
Prelevò 15.000 euro dalla sua banca, ne diede 5000 à ciascuna dicendole: - Spendili come vuoi.
La prima andò a fare shopping, acquistò vestiti, gioielli, andò dal parrucchiere, dall'estetista etc.
Di ritorno dall'uomo, gli disse: - Ho speso tutti i tuoi soldi per essere più bella per te, per piacerti: Tutto ciò, perché ti amo.
Anche la seconda andò a fare shopping, acquistando vestiti per lei, un lettore CD, una televisione schermo piatto, due paia si scarpe da jogging, delle mazze da golf e dei film porno.
Di ritorno dall'uomo, gli disse: - Ho speso tutti i tuoi soldi per renderti felice, per piacerti. Tutto ciò, perché ti amo.
La terza prese i soldi e li investì in borsa. In tre giorni raddoppiò il proprio investimento, rese i 5000 Euro all'uomo e gli disse: - Ho investito i tuoi soldi ed ho guadagnato i miei. Ora posso fare ciò che voglio col mio danaro. Tutto ciò, perché ti amo.
Allora l'uomo si mise a riflettere, riflettere... riflettere..
riflettere..
riflettere..
riflettere.. (gli uomini riflettono molto...)
riflettere..
riflettere..
riflettere..
riflettere..
riflettere..
riflettere..
riflettere..
riflettere..
riflettere..
riflettere.. (gli uomini riflettono veramente tanto.)
riflettere..
riflettere..
riflettere..
riflettere..
riflettere..
riflettere..
riflettere.. (UFF, E' LUNGA)
riflettere..
riflettere..
riflettere..
riflettere..
riflettere..

E sposò quella che aveva le tette più grosse.
Perché un uomo riflette molto... ma finisce sempre per fare le stesse cazzate.

mercoledì 4 maggio 2011

A volte non basta

A volte non basta

essere fra i migliori del tuo corso
essere fra i primi a completare gli esercizi (e senza errori)
essere in grado di lavorare in gruppo (in modo efficiente)
essere in grado di metter giù i più intricati algoritmi
essere in possesso dei titoli
essere "nu brav guaglione" che non è una bella statuina e non è un pavone egocentrico

a volte non basta, poichè una Grande Azienda, con argutissime tecniche di selezione che ricorda quelle dell'estrazione dei vecchi bussolotti del lotto, vi potrebbe preferire qualcuno:

che ha un rendimento inferiore
che si prende più pause
che è meno puntuale
che ha titoli meno indicati
che non ha idee proprie
che non ha carattere alcuno

E che nessun altro provi a dirmi che, nonostante questa sia la Grande Azienda "Si vabbè C.d.p., ma lo sai, qui siamo a Napoli, certe cose diventano sempre strane..."

E così sia. La Grande Azienda farà a meno di me, crogiolandosi con le mezze capre che si è scelta. Auguri.

Da domani, via con una nuova carrellata di CV (aggiornati: ora ho anche competenze in Java ed altro)

Voglio credere nel proverbiale portone che segue alle porte chiuse. Credici di più.

mercoledì 20 aprile 2011

Metà corso

Sono già passate le prime 3 delle 6 settimane di corso ed ho conosciuto i miei colleghi e più o meno anche "misurato" il loro potenziale. Purtroppo viviamo i giorni con la consapevolezza della spada di Damocle che inesorabilmente pende su di noi: metà del gruppo verrà mandata a casa.
Normalmente non ci si ricorda di questa cosa, però ci sono momenti in cui si nota come certe persone si affannino a più non posso nel cercare di dimostrare qualcosa (contenti loro) ma che nei fatti si tramuta nel più classico "tutto fumo e niente arrosto".

Ovviamente, come da tradizione, è possibile rilevare in classe la presenza di alcuni personaggi tipici. In particolare abbiamo:
"il simpatico" di quelli che si credono fatti di luce; fa battute idiote ogni due secondi e ride lui per primo quasi ad invitarti a ridere delle sue simpatiche battute. Fin dal primo giorno è balzato in vetta alla mia classifica dei più antipatici.
"Zio Bill" omone grosso e tondetto, silenzioso e smanettone. Non ha regolari titoli di studio ma ti risolve più o meno bene i problemi che gli si prestano di fronte.
"il plagiato" non parla, non si esprime, non si espone, non completa gli esercizi; in compenso riesce ad esser preso in giro più o meno da tutti. Ci mette la ciliegina sulla torta quando, quella volta che apre bocca, racconta battute di una tristezza immensa.
"il cocco" è evidentemente indietro nel comparto tecnico, ma possiede quella simpatia che fa davvero piacere avere nei paraggi; con lui la giornata finisce prima e diventa meno noiosa e meno stressante. Medaglia al valore per la sua conoscenza del mondo degli origami: ormai c'è una colonia di rane e pure un scottish terrier, tutti rigorosamente fatti di carta pieghettata. Si chiama "cocco" perchè è stato così "incoronato" dalla nostra prima insegnante XD

A parte questi personaggi più vistosi, esiste tutta la ciurma di persone più o meno normali: si espongono ma non troppo, non sono "geniali" ma capiscono tutto, si impegnano e tengono quel minimo di rapporti con gli altri da non risultare estranei ma manco "amiconi".

Per quanto mi riguarda, mi sento nel gruppo di quelli "bravi", ho fatto un pò più amizicia con due di loro mentre intrattengo dialoghi sul più e sul meno con gli altri ragazzi. Dopotutto sono sempre stato abbastanza selettivo con le persone, in modo istintivo, subconscio direi.

Ma cos'è che sto facendo in questo corso? Essenzialmente Java; avrete sicuramente sentito questo termine, ma probabilmente non avete idea di quanta roba vi sia dietro XD. Magari in un post successivo entrerò più in dettaglio.

Nota negativa: volendo mantenere questo blog segreto come sempre, non lo visualizzerò mai mentre sono al corso o (in futuro) in ufficio: lo aprirò solo e soltanto da casa mia. Carlo de Petris ha bisogno del "suo" spazio, senza che si impicci gente che non vuole, tipo "il simpatico" tanto per dire!

domenica 3 aprile 2011

Il maschio femmina

Passeggio per strada, quando sento una bimba che parla (diciamo anche che urla XD) col proprio padre pochi metri dietro di me:

Bimba: "Papà ma quel ragazzo ha i capelli lunghi!"
Padre: "Si piccola!"
B: "E perchè ha i capelli lunghi?"
P: "E perchè a lui piacciono lunghi."
B: "ma allore è femmina?"
P: "No no! è un maschio!"
B: "Ah, allora è un maschio femmina!"
[...]

A questo punto, dopo aver gustato tutto il dialogo, mi sono lasciato ad una bella risata che mi ha messo il buonumore per il resto della mattinata XD

Il cugino It


lunedì 14 febbraio 2011

San valentino, la festa de...

Anni fa mi dicevano che non potevo avere voce in capitolo, che non potevo avere un punto di vista obiettivo.

Bene, ora sono "qualificato" XD

Io la saretta l'amo tutto l'anno , non mi serve un giorno preciso per ricordarmi che devo coccolarla e farle un regalo. A che pro dunque istituire un giorno in particolare per ricordarmi ciò che tutti i giorni avviene (e dovrebbe avvenire per chiunque) ?
A parte far stressare la gente e privarla del loro vil (ma prezioso) danaro, si intende! :D

Vi lascio goliardicamente con un suggerimento del dottor Sheldon Cooper :P



PS
Un pensierino alla Saretta, ma non perchè è San Valentino, solo perchè mi andava e basta :D

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