sabato 29 dicembre 2012

Giovedì 16 agosto - Deutsches Museum

Oggi, di nuovo tutti e 5 riuniti assieme, andiamo a visitare quello che probabilmente è il museo più conosciuto della città:

[informazioni turistiche]
Il Deutsches Museum è il più grande museo al mondo di scienza e tecnologia ed ospita migliaia di oggetti raggruppati in circa 50 categorie.
Esso ha sede sulla Museuminsel, isola che sorge lungo il corso del fiume Isar; è facilmente raggiungibile sia in metro (fermata Isartor) che (consigliato!) in tram (il 16 oppure il 18). Se siete interessati a questo genere di cose, programmate la vostra visita in modo da coprire tutto l'orario di apertura del museo (dalle 9 alle 17).
I biglietti costano 8,50 euro (e li valgono tutti)

Arriviamo al museo decisamente zuppi: è una giornata di pioggia insistente e furbescamente alcuni di noi (fra cui il sottoscritto) non hanno ombrello! L'ingresso è rigoroso, mi ricorda un pò la Gotham City di Batman.


All'interno abbiamo modo di asciugarci e di lasciare un pò di bagagli al solito guardaroba (che qui si paga: Occhio!). A questo punto, ci lanciamo nelle esposizioni!
Fin dall'inizio stabiliamo cosa vedere e cosa non vedere: siamo ben consapevolu che un giorno intero è isufficiente, quindi operiamo le nostre scelte a seconda dei nostri gusti.

Una delle prime aree che visitiamo è anche una delle più belle: la miniera.
Così, alla prima lettura, non sembra tutto questo granchè "vengono rappresentate le diverse tecniche e procedimenti dell'industria mineraria come per esempio la costruzione e l'estrazione di pozzi, rilievi topografici in miniera, costruzione di miniere, saline e miniere di carbone, scavi"
Epperò, come spesso capita, il modo in cui viene presentato rende di colpo affascinante anche argomenti del genere: L'area è costituita da una vera e propria miniera ricostruita nel sottosuolo del museo! Gallerie si susseguono ad ulteriori gallerie, si scende, si sal, si gira e si scende di nuovo. Ad ogni nuova galleria, ci si trova in un punto diverso della storia; scorrono così le varie epoche e le varie regioni, ognuna ben rappresentata con tutte le strumentazioni originali e tante statue che imitano i lavoratori, il tutto in vere gallerie di una miniera. Sembra un pò una giostra di Gardaland.

Arrivati alla fine delle gallerie, passiamo alle altre sezioni, che si presentano in sale "normali". Un'orgia di navi, aerei, motori, roba elettrica ed elettronica, c'è di tutto e di più accatastato nel miglio modo possibile, gioia per i nostri occhi ingegneristici! (a parte la saretta, che è l'unica fra i 5 del gruppo ad avere cultura umanistica. Meno male che nonostante ciò apprezza lo stesso! ^_^ )


Qui al Deutsches si sconfina perfino nello spazio: satelliti, ricostruzioni di moduli lunari, di razzi, davvero non c'è limite:


Si può trovare anche un bel motore di razzo spaziale (però sembra spento, non ho avvertito alcun dolce suono)


La lista delle cose viste potrebbe andare avanti ancora per molto, ma credo che già basti quanto scritto finora. A condire il tutto, ci sono poi i numerosi esperimenti che i visitatori possono realizzare con le loro mani e le dimostrazioni dal vivo: ad orari stabiliti, alcune sezioni azionavano i loro strumenti sotto la supervisione del personale del museo, rendendo più viva l'esposizione e più varia e completa l'esperienza proposta.

Felici come una Pasqua, andiamo su e giù per i vari livelli del museo fino al suo orario di chiusura.

Pertanto, un'altra giornata è conclusa, si torna a casa a riposar!
Per il giorno successivo è previsto un doppio appuntamento, che toccherà tasti dell'anima quanto mai diversi fra loro.

mercoledì 26 dicembre 2012

Incastri difficili

Oggi ho saputo che sono invitato ad un matrimonio per il 7 giugno, con cerimonia a Roma e festeggiamenti a Bracciano.
Tutto bene ... se non fosse che il giorno dopo ho già un altro matrimonio, a Bologna e dintorni.

Come farò ad essere presente ad entrambi? (Non posso mancare a nessuno dei due)
Suggerimenti?

lunedì 24 dicembre 2012

Mille forme di gioia

"Perchè adesso sapeva: c'erano nel mondo mille e mille forme di gioia, ma, in fondo, tutte si racchiudevano in una sola: quella di poter amare. E gioia e amore erano la stessa cosa"

(M.Ende - La storia infinita)

domenica 16 dicembre 2012

Quiz Ferroviario (risposta)

Il treno Alta Velocità delle 17.20, dapprima anticipato di 2 minuti (Trenitalia ce lo ha ricordato numerose volte), ma poi arrivato a Bologna con 15 minuti di ritardo, sembra un treno come gli altri, e sfila veloce ed elegante fra tunnel e campagne, giungendo rapidamente a Firenze.

Dopo aver lasciato la culla del Rinascimento, il potente mezzo inizia ad avere un pò di raffreddore: procede a tratti, rallenta, ogni tanto si ferma per farci apprezzare il panorama. La situazione degenera sempre più ed il ritardo si impenna. "A causa di problemi tecnici, il treno potrà subire qualche rallentamento"

30 minuti, 40, 50 ... poi, ad un certo punto, il treno si ferma nella ridente stazione di Orvieto, 100km a nord di Roma. Lì il nostro vettore, stremato, viene affidato alle mani esperte del personale di bordo "Il macchinista del treno tenterà di riparare il guasto". (BAH!)

Il tempo scorre inesorabile, ormai i minuti non si guardano più, più che altro si attende la vocina degli annunci.

"Questo treno non è in grado di proseguire il viaggio. Un treno sostitutivo vi raggiungerà fra 40 minuti, oppure potete utilizzare il treno Intercity diretto a Napoli che sosterà fra circa 10 minuti in questa stazione."

Scene concitate. Oltre alle lamentele che imperversavano già da lunghi minuti, si aggiunge il fuggi fuggi generale. Spero che qualcuno abbia spiegato ai turisti anglofoni la situazione, sennò rischio di portarmeli sulla coscienza. Apprendiamo che il treno sostitutivo fermerà a Roma per non proseguire oltre, quindi pefforza prendiamo l'intercity che giunge di lì a poco.

L'intercity, che è in orario (solo 5 risibili mnuti di ritardo) prevede il proprio arrivo a Napoli entro le ore 23. Magari la Saretta, che rientra assieme a me nel giorno del suo compleanno, riuscirà a spegnere le candeline a casa sua entro la mezzanotte! (come inizialmente previsto, motivo per il quale ho dovuto chiedere un permesso al lavoro ed avviarmi ben prima del solito).

Toh, da quanti anni non prendevo più un Intercity, 10? noto che nulla è rimasto immutato da allora, con la differenza appunto di 10 ulteriori anni di usura senza alcuna manutenzione apparente.
Il viaggio procede nuovamente, purtroppo con Velocità Normale, niente Alta Velocità. Non bisogna essere schizzinosi coi treni del venerdì sera.

Il meteo è clemente: niente pioggia, niente neve, solo qualche nuvola. Nulla può fermare il vecchio Intersity, lento ma robusto, costruito per durare nel tempo e sfidare le più disparate difficoltà!

Pochi, pochissimi chilometri, ed il raffreddore colpisce anche L'intercity: si va avanti, si rallenta, ci si ferma in campagna, si riparte, ci si ferma in una galleria.

"Si avvisano i signori passeggeri che a causa di un guasto alla stazione di Settebagni il nostro treno non può procedere regolarmente e potrà subire un ritardo IMPRECISATO" o_O

Putiferio. Lamentele che sovrastano altre lamentele. Capotreno preso d'assalto. Amara ironia a gogo.

In qualche modo, si riparte. Pian piano arriviamo a Roma.
Restiamo fermi una mezzoretta a contemplare i binari della Capitale, nel frattempo salgono a bordo delle persone sfortunate che, provenienti da Venezia, hanno subito un guasto al loro treno e sono rimaste ferme per un pò alla stazione di Settebagni. Pertanto, l'Intercity versione crocerossa si sobbarcherà i passeggeri suoi, quelli del mio treno Alta Velocità e quelli di questo ulteriore treno di cui poco sappiamo e sinceramente poco ci importa (abbiamo già il nostro stress da smaltire).

Da Roma a Napoli il viaggio è spedito, sicuro. Copriamo la distanza in un tempo encomiabele per il buon vecchio intercity, mi fa quasi tenerezza. Un po' mi spiace che il suo destino sia stato tanto scrudele: ammazzato da politiche aziendali atte a spennare gli utenti.

Facciamo il nostro ingresso trionfale in Napoli centrale: solo le ore 1.35 del sabato, possiamo sfoggiare con orgoglio i nostri 280 minuti di ritardo!

Chissà se avremo un rimborso! Son proprio curioso :D


sabato 15 dicembre 2012

Quiz ferroviario

Vi sfido ad indovinare:
 a che ora il mio treno Alta Velocità Bologna-Napoli, con partenza prevista alle 17.20 ed arrivo previsto alle 20.55 ha fatto il suo trionfale ingresso nella stazione di Napoli Centrale? :D

La risposta ve la dò alla fine del weekend, ma invito tutti a provarci!

Indizi:
Il treno è arrivato e (ri)partito da Bologna con soli 15 minuti di ritardo.
Non c'è nessuna nevicata o difficoltà metereologica da tenere in conto.