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sabato 31 agosto 2013

Il coraggio di demolire

In questo post NON parlerò di me.

Negli ultimi tempi pensavo a certa gente che mi circonda e ad alcuni loro comportamenti. Vi è mai capitato di vedere gente che si attacca alle proprie nostalgie e a certe fisse insensate, magari mettendo a repentaglio i loro stessi equilibri o peggio ancora impedendo a se stessi di raggiungere questi equilibri a causa delle nostalgie e delle fisse di cui sopra?

E' come se uno avesse una casa decrepita, avesse affianco a se tanti bei mattoni nuovi con cui potrebbe edificare un palazzo migliore, ma decidesse che la casa decrepita va bene lo stesso.
Attenzione, non è perchè "chi lascia la strada vecchia per la nuova sa quello che lascia, ma non sa quello che trova", nossignore. Il tizio del nostro esempio sa benissimo che la sua casa è decrepita ed è ragionevolmente sicuro che con i suoi mattoni nuovi potrebbe tirar fuori qualcosa di decisamente migliore.

C'è purtroppo qualcosa di evanescente che blocca il nostro omino: egli si è affezionato alla casa decrepita e quasi quasi decide di restarci dentro, anche se questa è oramai a rischio di agibilità, anche se nel bel mezzo di una notte qualunque può aprirsi come una scatoletta e ripiegarsi mestamente su se stessa.

Ci sono persone che hanno paura di demolire, eppure demolire non è per forza una male, anzi! Spesso da un qualcosa che si è demolito è poi nato qualcosa di migliore, di più robusto, di più moderno, di più bello.

Faccio presente che nel nostro esempio di sopra non stiamo parlando di buttar giù un qualche edificio di qualsivoglia valore storico, qualcosa che valga davvero la pena di conservare per l'eternità, parliamo proprio di una catapecchia che qualsiasi essere dotato di più che un fascio di nervi educatamente ma perentoriamente eviterebbe ad ogni costo.

Nel mio passato (oh no, avevo scritto che non avrei parlato di me! /me inaffidabile) ho dovuto demolire una parte di me stesso. Per mesi ho cercato di tenermela stretta quella parte, mi sembrava così bella e preziosa da non doverla infangare con qualche volgare nuova boccata di nuova vita, che pure avrei potuto trovare con facilità.
Ebbene, quando un giorno mi decisi che era bene demolire, da quelle ceneri e da quel terreno è nato fuori quanto di meglio avessi mai potuto sperare. Fra le altre cose, da quelle ceneri è nato anche questo blog :P

C'è gente che ha paura di demolire, che si attacca a qualsiasi cosa pur di non intraprendere il processo della ricostruzione. C'è n'è tanta di gente così oppure stanno capitando tutte attorno a me ultimamente?

lunedì 3 settembre 2012

Sembri sempre così rilassato

domenica 26 febbraio 2012

Precious

Una delle più belle sensazioni che si possano mai provare nella vità è secondo me quella del sentirsi preziosi. Non parlo tanto di eventuali successi professionali o sportivi,  nè dell'essere in generale "risorsa strategica" di un'associazione, di un'ente, di una comunità. Per carità, tutte situazioni bellissime ed invidiabili, ma io mi riferisco ad altro.

Molto modestamente, la sensazione alla quale mi riferisco io è affare per pochi, per due persone sole a voler essere precisi: la persona grazie alla quale si compie questo evento prodigioso e la persona che ha la sfacciata fortuna di ritrovarsi ad essere "quella preziosa".

Cdp: "Allora io vado..."
S."..."
Cdp: "Che succede, non ci siamo ancora salutati e già ti manco? :) "

Certi giorni, di fronte ad eventi ed espressioni che possono sembrare alquanto banali, mi fermo un attimo e mi ritrovo ad analizzare la mia situazione, questa faccenda dell'essere dannatamente fortunato per esempio. Fortunato perchè, grazie a qualcuno, io posso fregiarmi dell'euforica sensazione di sentirmi prezioso. Non serve molto a farmi afferrare questa verità, basta uno sguardo ed il messaggio arriva subito a destinazione, molto meglio di (pur sempre graditissimi e quanto mai utili) gesti, doni, azioni che stanno lì "a dimostrare che".

Spero di non rendermi troppo odioso nello sbandierare ai quattro venti la mia idilliaca posizione, ma almeno per oggi sarà così che le cose andranno, ci son certi giorni in cui bisogna dire come ci si sente. Sarebbe un peccato mancare l'occasione di far notare che la vita, a ben guardare, può essere un bel posto, che nel bel mezzo delle brutture del mondo ci sono persone e momenti e sensazioni che possono squarciare tutto il grigiore di una civiltà che non coltiva più tanto spesso certe emozioni.

Non mi sono mai sentito tanto prezioso prima d'oggi, si fa un pò fatica ad accettare la cosa. E' talmente bello da aver quasi paura di prenderne coscienza, quasi non si volesse rischiare di scoprire che magari è solo un'illusione (e invece no, non lo è!)

Sono troppo fortunato.
Grazie.

<------------>

PS
Una delle più belle canzoni dei Depeche mode porta proprio il titolo di questo post, mi sembra quindi una buona occasione infilarla qui :)




...Angels with silver wings
Shouldn't know suffering
I wish I could take the pain for you...

lunedì 21 novembre 2011

Saggezza


lunedì 25 ottobre 2010

25 ottobre: 1 anno


My River runs to thee—
Blue Sea! Wilt welcome me?
My River wait reply—
Oh Sea—look graciously—
I'll fetch thee Brooks
From spotted nooks—
Say—Sea—Take Me! 
(Emily Dickinson)


Mare e fiume

Tu sei come il mare per me, ed io sono un piccolo fiumiciattolo.

Partendo dalla mia fonte, poco più di un piccolo rigagnolo caparbiamente sgorgato fuori da qualche roccia montana, all'inizio non avevo ben presente la mia destinazione.
Vagavo ciottolo dopo ciottolo, bosco dopo bosco, villaggio dopo villaggio. Non sentivo altra spinta se non quella di dover scorrere ancora, sempre avanti, poichè il fiume per sua natura scorre, quello deve fare. Scorrere! E quindi io scorrevo e scorrevo, proseguendo oltre le vallate e procedendo verso il basso.

Ci sono stati momenti in cui, dopo aver raggiunto una discreta portata, dopo aver ricevuto sostegno da qualche affluente grande e piccolo che incontravo lungo la mia via, ho raggiunto luoghi pianeggianti, e allora, per un istante, ho creduto di potermi fermare lì, di esser giunto.
C'è stato un momento in cui ho dimenticato di essere un fiumiciattolo e mi sono fermato un po' troppo, diventando una palude.
Poteva sembrar bello starsene fermi ad osservare il resto del mondo che gira, ma la mia natura di fiumiciattolo era lì a condannarmi, giorno dopo giorno, fino ad arrivare al momento in cui divenne intollerabile fare l'acquitrinoso: non era quello lo scopo per il quale la mia sorgiva lassù in cima incessantemente mi alimentava.
Pertanto, una parte di me più a monte decise che era cosa buona e giusta deviare; la parte paludosa morì prosciugandosi miseramente mentre il nuovo corso, con rinnovato slancio, ansa dopo ansa si proiettava verso nuove mete.

Alla fine, ti vidi, per la prima volta.
Da lontano sembravi una visione impossibile, ineguagliabile. Non era concepibile per me, piccolo fiumiciattolo, ammettere l'esistenza di un qualcosa di talmente vasto, è una cosa che nei primi momenti ti lascia letteralmente senza parole.
Quando ero più a monte avevo anche visto qualche tua foto caduta per sbaglio nelle mie acque, ma non ero preparato a vedere quello che nei fatti eri, e che sei ancora oggi, immutato.

Che spettacolo che sei, mare mio. Più ti osservo e più il mio sguardo si perde all'orizzonte, non trovando la tua fine. In te mi perdo, nel senso buono.
Pieno di tesori sei, mare mio. È da un anno intero ormai che ci siamo toccati, laddove finisco io, piccolo fiumiciattolo, ed iniziano i tuoi domini sconfinati. Un anno intero che mi mescolo a te, che visito i tuoi angoli più nascosti e per ogni posto bello che trovo ne scorgo altri in lontananza, altre nuove gradite sorprese, altre fantastiche avventure; tutto questo per me che credevo che tutto ciò che mi spettasse fosse la sorte di una piccola palude fangosa.

Prima di incontrarti, mare mio, avevo un diverso senso delle misure; ho dovuto ridefinire parecchi parametri e forgiare nuove unità di misura, dato che le vecchie non bastavano più.

Da un anno ti ho raggiunto, mare mio, e in un solo anno tu hai fatto sentire me, piccolo fiumiciattolo, parte di un disegno molto più grande; confluendo in te, sono libero di muovermi cavalcando le correnti, compiendo il mio destino: muovermi sempre!
Poiché il movimento è la vita, e la stagnazione è l'anticamera della morte.
E a muovermi sei tu, proprio tu!

Arrivando a te, ho avuto modo di iniziare una nuova vita, una vita dove non vedo più confini, una vita tutta da vivere e scoprire. Insieme.

Ti amo tanto, maremio.

domenica 15 agosto 2010

Toccare il cielo


Buon ferragosto a tutti quelli che se la stanno spassando in queste ore! :)

Toccare il cielo


i più fedeli fra voi forse ricorderanno il mio post dello scorso ferragosto, che iniziava con lo stesso medesimo saluto. Personalmente ho sempre considerato quel post come il più importante scritto finora da queste parti, vuoi perchè era particolarmente personale, vuoi perchè la nota di speranza che alla fine vi si poteva leggere si è meravigliosamente fatta realtà.

Che dire, quanto è lungo un anno!
Quanti e quali piacevoli sconvolgimenti hanno caratterizzato quest' ultimo anno, da ferragosto a ferragosto. Questi ultimi 12 mesi sono stati certamente i migliori 12 di quelli vissuti finora nei miei primi 25 anni di vita.
Rileggendo quel post di un anno fa quasi stento a riconoscermi, a decretare con certezza che quello che sono oggi è la stessa persona che qui scriveva dodici mesi fa.

Oggi sono felice, di una felicità mai provata prima. Stanotte sono appena tornato da un lungo e bellissimo viaggio, fatto con la mia dolce Saretta a cui devo sempre molto e non dimostro mai abbastanza <3
(del viaggio vi parlerò esaustivamente i prossimi giorni :P )

Volevo aggiungere solo una cosa: così come la mia vita ha avuto una gradevolissima svolta, così può accadere agli altri.
Sentivo che il mondo si fosse sgretolato attorno a me e sentivo di non avere ne volere più nulla, ma poi dopo ho scoperto che tutto questo è servito per meglio issarmi oggi, per meglio apprezzare e vivere e godere le tante belle cose che mi sono arrivate.
Ho avuto un brutto periodo, poi quest'anno ho avuto un magico periodo; quello che voglio dire a tutti, sopratutto a chi è abbattuto da qualcosa, è quello che scrissi per me un anno fa:

"Voglio credere che una svolta positiva per la mia vita è proprio dietro l'angolo e non aspetta altro che io vada lì ad afferrarla. Voglio credere che un treno dalla magica destinazione sta per passare, non voglio perderlo. Devo crederci. Devo crederci di più!"

A me è successo, e come a me è arrivata una bellissima svolta, così potrà arrivare a chiunque è in difficoltà.
Viva la vita! 


mercoledì 24 marzo 2010

Levate l'ancora

Barca a vela  
"Tra vent’anni non sarete delusi delle cose che avete fatto, ma da quelle che non avete fatto.
Allora levate l’ancora.
Abbandonate i porti sicuri.
Catturate il vento nelle vostre vele.
Esplorate.
Sognate. Scoprite.
"
(Mark Twain)

martedì 26 gennaio 2010

Un mondo pieno di torti

"E' nobile il tuo cuore, Jon, ma c'è una lezione in tutto questo che devi imparare: non possiamo raddrizzare i torti del mondo. Sono altre le guerre che i Guardiani della notte sono chiamati a combattere."
(Jeor Mormont, personaggio de "Le cronache del ghiaccio e del fuoco" di George R.R. Martin)

Vero, ci sono problemi nel mondo talmente grandi e talmente complessi che un singolo uomo, per quanta buona volontà possa avere, di certo non può risolvere. Persino una grande nazione, da sola, non può ogni cosa.


Desperate man - Gustave Courbet
[The desperate man - Gustave Courbet]

Ma, mentre osserviamo l'impossibilità per singolo di risolvere un grande problema solamente possedendo un cuore grande, non dimentichiamo mai che possiamo far tanto nel nostro immediato intorno!

Non potremo sfamare tutto il mondo, ma potremmo dare un sostegno a chi ci è più vicino, per vincoli familiari, affettivi o semplicemente geografici.
Il mondo è pieno di mille e più ingiustizie, ma non per questo dobbiamo anche noi singole persone piegarci al modo di fare di chi non pensa ad altri che a se stesso. Pur incontrando ostacoli e scherni, perseguire azioni senza dubbio positive (che so, riciclare ad esempio) è di per se lodevole, ma non illudiamoci mai che questo fare, delimitato ad una singola unità, possa metter fine all'inquinamento globale. Occorrerebbero secoli per far capire a tutto il mondo come mai è cosa buona e giusta far così una certa cosa, secoli nella migliore delle ipotesi, secoli senza contare chi dai torti del mondo ci lucra allegramente.

Quindi
io incoraggio il perseguire le piccole virtù alla nostra portata, per sentirci bene con noi stessi e per fare del bene a chi ci è più vicino, ma senza crucciarsi troppo su drammi ai quali possiamo soltanto assistere praticamente inermi. Bisogna essere consapevoli di cosa può essere alla nostra portata e credere fermamente di poterla raggiungere, ma senza sognare la luna.

Credici di più, ma non credere di poter essere un dio disceso in terra insomma XD, mi sembra una doverosa preciazione!

mercoledì 30 dicembre 2009

i buoni propositi: Usare le 3 E

  • I will try to use the 3 Es: Energy, Enthusiasm and Empathy.
  • I will reject everything that is not useful, amusing or beautiful.
  • I will not spend my prescious time immersed in rumors, things from the past, negative thoughts or things beyond my control. It is better to invest my energy in the positive present.

[traduzione]
  • Da oggi proverò ad utilizzare le 3 E : Energia, Entisiasmo ed Empatia.
  • Rifiuterò tutto ciò che non è utile, divertente o bellissimo.
  • Non sprecherò il mio prezioso tempo in chiacchiere inutili, in cose dei tempi passati, pensieri negativi o al di fuori del mio controllo. Meglio investire le mie energie nella creazione di un presente Positivo.

theres nothing like a dream to create the future


(testo in alto trovato qui )

martedì 24 novembre 2009

Non essere mai superficiale

Credi davvero di poter capire le sostanze indagando sugli scopi? Come puoi dire che gusto abbia un vino limitandoti ad osservare la caraffa?

(Kahlil Gibran)

Stom Matthias Uomo con caraffa a lume di candela
Stom Matthias

Uomo con caraffa a lume di candela

quarto decennio del XVII secolo


Mai fermarsi ai primi cinque minuti!
Pur vivendo in un mondo frenetico e sempre a corto di tempo, cerchiamo di non mettere mai il punto troppo in fretta alle nostre opinioni. In uno sguardo troppo fugace probabilmente si perdono piccoli ma a volte significativi particolari che possono cambiare la chiave di lettura del tutto.
Se non ci si ferma all'impressione iniziale, magari le persone cominceranno a sembrarci meno bianche o meno nere; con occhi più attenti saremo in grado di apprezzare tante piccole sfumature, scoprire nuove virtù e difetti: coloro ai quali dedichiamo la nostra attenzione tenderanno ad acquisire una loro unicità, allontanandosi da modelli stereotipati.
Sulla base della maggior consapevolezza acquisita, potremo costruire le nostre relazioni su una base più obiettiva.

(Chissà, magari riuscendo a far così riusciremmo persino a vivere meglio!)

Ricordiamoci anche che le persone non sono statiche, ma in un certa misura mutano col tempo: mai mettere un punto definitivo dunque :)




PS
Non sono riuscito a trovare l'originale inglese della citazione ._. La GooglePotenza oggi non ha dato i suoi frutti :(

venerdì 16 ottobre 2009

Non sempre è facile ammetterlo

più coraggio. Più coraggio per guardarci e scoprire ciò che davvero siamo, pensiamo, facciamo.


Spesso e volentieri, nel corso della nostra vita, ci troviamo di fronte a situazioni che poco probabilmente avremmo pronosticato, che ad un primo sguardo non riusciamo ne ad accettare ne a comprendere pienamente, che ci interrogano e ci provano.

Non sempre, anzi quasi mai, le cose vanno come noi immaginiamo nei nostri fantasiosi castelli in aria, mondi perfetti e a nostra misura; tutto perfetto nell'ecosistema di cui noi siamo creatori e promotori, dove sta a noi stendere tutti i colori e definire tutte le sfumature, dove chiunque altro prova a metterci un pizzico del suo magari passa per il guastafeste di turno.

E quindi, mi stupisco dello stupore: come mai ogni volta che mi ricapita una situazione non prospettata nella mia testolina, tendo a rifiutarla, a ridimensionarla, persino a temerla? Tanto oramai so bene che ci sono forze in questo mondo che non si possono (non posso) negare e neanche deviare. Tanto vale riconoscerle e trattarle come meglio si conviene.

Ci è difficile ammettere un errore, ancor di più ammettere una sconfitta. Aver fatto un passo falso è argomento duro da accettare, ma fa parte della vita. Anche ammettere certi pensieri è difficile, quante persone hanno ammesso di aver mutato i loro ideali in piena corsa, spinti dalle più disparate pressioni e vicende. E' difficile ammettere che per quanto noi cerchiamo di stare attenti, parte di noi fugge e si indirizza verso direzioni che poco riusciamo a controllare. (Perlomeno per me giovane sognatore è così) E' difficile anche ammettere i propri sentimenti a se stessi a volte, ma meglio farlo. Più che combattere, meglio comprendere.

Ammettiamo ciò che in realtà è.

Per quanto sono riuscito a tenere segreto ed invisibile questo spazio a tutti i miei conoscenti vicini e lontani fino ad oggi, questo muro crollerà, perchè Tu verrai a saperlo un giorno. Oh si, me lo sento, ne sono certo: un bel giorno ti farò la sorpresa e ti indirizzerò qui e tu scoprirai un lato di me ancora sconosciuto. Io cederò questo mio segreto, e sarà per Te.
Quindi, per il giorno in cui tutto questo accadrà, voglio lasciarti queste poche parole, qualunque sia il futuro che mi attende, sappi qual'è la per me meravigliosa verità.

La verità ... è che quando accendo il pc, spesso è solo per vedere se ci sei, perchè in questo momento è Te che cerco più di ogni altra persona.
La verità ... è che sempre più spesso Tu entri nei miei pensieri, nei miei desideri, nei miei sogni.
La verità ... è che tu mi piaci. Semplicemente, così come sei, senza nulla toglierti e nulla aggiungerti.

Oh si, ogni giorno che passa, ogni cosa nuova che scopro di Te, fa che si che Tu mi piaccia ancor di più, o che io mi renda meglio conto di quanto mi piaci davvero, fa lo stesso.

Sono un inguaribile romanticone.

You invade my dreams

martedì 25 agosto 2009

La felicità

Il tocco della farfalla


La felicità è una farfalla che quando inseguita è sempre oltre la portata della nostra mano ma che, se sedete tranquillamente, può posarsi su di voi.

(Nathaniel Hawthorne)

mercoledì 12 agosto 2009

Elevazione

vola spirito!


Volando sopra stagni sopra monti e vallate,
sopra foreste e nubi e mari senza fine,
oltre il sole oltre l’etere, e l’estremo confine
ancora sorpassando delle sfere stellate,
tu vai, spirito mio, vai con agilità
e come un nuotatore che s’inebria dell’onda
lietamente attraversi l’immensità profonda
preso da un’indicibile e forte voluttà.

Vola, vola ben oltre i fetori malsani,
purìficati in alto, nell’aria fatta tersa,
bevi, come liquore che il cielo puro versa,
il chiaro fuoco che gli spazi empie lontani.
Scrollandosi la noia e le altre grandi pene
che opprimono la vita e la fanno nebbiosa,
felice chiunque può con ala vigorosa
slanciarsi verso terre luminose e serene,
chi sente i suoi pensieri come allodole in viaggio
nel cielo del mattino in libertà volare,
chi plana sulla vita e così può ascoltare
delle tacite cose e dei fiori il linguaggio.


(Charles Baudelaire)

giovedì 16 luglio 2009

Parlaci della Libertà | Speak to us of Freedom

Libertà - Freedom


Sarete liberi, infatti, non quando i vostri giorni saranno privi di ansie e le notti senza un bisogno o una pena,
Ma quando queste cose vi stringeranno come una cintura e saprete innalzarvi al di sopra di esse nudi e sciolti.


You shall be free indeed when your days are not without a care nor your nights without a want and a grief,
But rather when these things girdle yourl life and yet you rise above them naked and unbound

(The Prophet - K. Gibran)

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Un libro stupendo. Uno di quelli che, in un mondo ideale, dovrebbe essere presente in ogni casa

domenica 12 luglio 2009

Scolpiti dal tempo e dal mondo

Rispondendo ad un commento di Wilma nel mio post precedente mi sono trovato a scrivere un pò troppe cose per un semplice commento, quindi ho pensato di dedicare al tutto un apposito spazio.
Si parlava di cambiamenti e di essere "se stessi".

Premetto che la mia visione delle cose è sicuramente limitata, non sono nè un filosofo nè uno di quelli che alla mia età hanno già fatto un sacco di esperienza nella vita, diciamo che sono solo un bimbetto che gioca con i suoi pensieri :)

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Io credo che le persone siano soggette a due categorie di cambiamenti che coinvolgono il loro stile di vita:

la prima è quella dei piccoli passi, nati dal desiderio di raggiungere certi obiettivi che ci poniamo in base alle situazioni che viviamo in un determinato momento. Noi stessi ci imponiamo questi cambiamenti, sono da noi desiderati ed inseguiti. Dedichiamo molte energie, forse anche troppe, al conseguimento di questi piccoli passi.
Esempi (non sono pensieri miei, sono esempi in genere eh!):
- Dimagrire 10 kili perchè "poi magari quel ragazzo mi noterà"
- Trovarmi un lavoro migliore per potermi mantenere un'automobile ed essere indipendente
- Voglio tutti i CD dei Depeche Mode perchè li ascoltano anche i miei amici
- Non voglio più mangiarmi le unghie perchè è da stupidi
Una piccola parte di quello che "noi siamo davvero" secondo me la si può intuire sulla base di quali piccoli passi decidiamo di percorrere e con quanta dedizione cerchiamo di compierli,
Quali sono i nostri obiettivi e quanto siamo disposti a metterci in gioco per inseguirli concretamente.

La seconda categoria è quella dei punti di rottura, dovuta ad improvvisi eventi che fanno traballare tutto il nostro microcosmo. Spesso originati non per nostra volontà, non per causa nostra, determinano grossi cambiamenti in poco tempo. Solitamente sono eventi negativi, ce ne sono anche di positivi ma sono in netta minoranza.
Esempi:
- Ho appena scoperto che la mia fidanzata mi tradisce con un mio amico
- Una persona a me molto cara è venuta a mancare, è stata investita da una moto
- Qualche giorno fa ho litigato con l'amico con cui sono cresciuto assieme per tanti anni, da quel giorno non mi sento più in sintonia con lui, mi sento più solo ed indifeso di prima.
- La Finanza mi ha fatto una multa di 50mila euro perchè dice che ho evaso le tasse, ma non è vero!

Dopo ogni grosso cambiamento dovuto ad un punto di rottura segue una fase fatta di piccoli cambiamenti del primo tipo, alla ricerca di un nuovo equilibrio.

I punti di rottura sono come degli incroci di una strada, ogni volta che ci imbattiamo in essi ci sono varie vie che possiamo seguire, ognuna porta con se diverse conseguenze sul nostro agire e sul nostro pensare futuro. Una volta indirizzati su una certa strada della vita, i piccoli passi successivi ci permettono di seguire al meglio la strada scelta.
La scelta della strada viene operata in modo non molto chiaro. Dal mio punto di vista nel come si sceglie di volta in volta la strada da seguire si può scorgere qualche altra traccia del "come siamo davvero", a prescindere da tutto ciò che siamo a causa dell'ambiente in cui viviamo.
C'è chi sceglie in modo subconscio, chi segue il cuore, chi si sforza di trovare una soluzione quanto più possibile razionale, chi aspetta il proprio destino scegliendo di non scegliere, chi segue i consigli, chi segue le regole scritte da altri e chi più ne ha più ne metta.

Decidi in fretta che chi si ferma è perduto!


Non ci sono scelte migliori di altre. Non ci sono aspirazioni migliori di altre. Misuriamo le nostre vite sulla base degli obiettivi che ci poniamo, variabili da persona a persona. Almeno credo.

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Ci sarà almeno una frase condivisibile in tutto questo delirio notturno?

giovedì 9 luglio 2009

Dillo ai girasoli

Girasoli


Dimmi

tu sai perchè quel fiore giallo che si chiama girasole ha quel nome? Perchè quel fiore è instancabile e giorno dopo giorno cerca sempre il sole. Quando arriva il sole da est allora sposta la testa ad est; quando arriva il sole da ovest allora sposta la testa ad ovest. E quando sfiorisce, lo fa con un bel sorriso giallo. Quando sei giu, dillo ai girasoli, sono convinto che loro ti ascolteranno attentamente e alla fine non potrai che sentirti molto molto meglio.

[Tratto dall'anime GTO - Great Teacher Onizuka]

PS
Sto facendo indigestione di anime ultimamente, ci scriverò quanto prima qualcosa :)

domenica 28 giugno 2009

La nuvola e la duna


(P. Coelho, Sono come il fiume che scorre)
LA nuvola e la duna

Una nuvola nacque al centro di una grande tempesta sul Mar Mediterraneo, ma non ebbe neppure il tempo di crescere: un forte vento sospinse tutte le nubi verso l'Africa. Appena arrivarono sul continente, il clima mutò: nel cielo brillava un sole vigoroso e, laggiù in basso, si stendeva la sabbia dorata del Sahara. Il vento continuò a soffiare, spingendo le nubi verso le foreste del Sud, giacché nel deserto non piove quasi mai.
Ma le giovani nuvole possono essere soggette agli stessi comportamenti che caratterizzano l'adolescenza umana, e così accadde che la nostra nube decise di allontanarsi dai genitori e dalle amiche più anziane per conoscere il mondo.
"Che cosa stai facendo?" la rimproverò il vento. "Il deserto è tutto uguale! Rientra subito in formazione! Siamo diretti verso il centro dell'Africa, dove ci sono montagne e alberi meravigliosi!"
Ma, ribelle per natura, la giovane nuvola non obbedì: a poco a poco, si abbassò, planando come una brezza dolce e generosa fin sopra le sabbie dorate. Dopo averle sorvolate a lungo, notò che una duna le stava sorridendo.
"Buongiorno," disse. "Come si vive laggiù in basso?"
"Bè, in compagnia delle altre dune, del sole, del vento e delle carovane che, di tanto in tanto, si trovano a passare da queste parti. Talvolta c'è un gran caldo, ma si riesce a sopportarlo. E come si vive lassù in alto?"
"Anche qui ci sono il sole e il vento. Ma io ho il vantaggio di poter passeggiare nel cielo e conoscere tante cose."
"Per me, la vita è breve," disse la duna. "Quando il vento tornerà dalle foreste, io scomparirò."
"E questo ti rattrista?"
"Bè, mi dà la sensazione di non servire a niente."
"Anch'io vivo qualcosa di simile. Appena arriverà un nuovo vento, verrò spinta verso sud e mi trasformerò in pioggia. Eppure questo è il mio destino."
La duna esitò per qualche attimo, poi disse: "Sai che, qui nel deserto, la pioggia viene chiamata 'Paradiso'?"
"Non sapevo che mi sarei trasformata in qualcosa di così importante," disse la nuvola, orgogliosa.
"Ho udito varie leggende raccontate dalle dune più vecchie. Narrano che, dopo la pioggia, ci ricopriamo di erba e fiori. Ma io non saprò mai che cosa significhi tutto questo, perché nel deserto piove assai di rado."
Stavolta fu la nuvola a mostrarsi esitante. Ma, dopo un momento, si aprì in un sorriso e disse: "Se vuoi, posso inondarti di pioggia. Benché ti conosca appena, mi sono innamorata di te e vorrei restare qui per sempre."
"Anch'io mi sono innamorata di te fin da quando ti ho visto per la prima volta in cielo," replicò la duna. "Ma se tramuterai in pioggia la tua bella chioma bianca, finirai per morire."
"L'amore non muore mai," disse la nuvola. "Si trasforma. E io voglio mostrarti il Paradiso."
Poi cominciò ad accarezzare la duna con piccole gocce. Rimasero unite per lungo tempo, finché apparve un arcobaleno.
L'indomani, la piccola duna era ricoperta di fiori. Le nuvole dirette verso il centro dell'Africa pensarono che quello fosse un piccolo lembo della foresta di cui erano in cerca e riversarono altra pioggia. Vent'anni dopo, la duna si era trasformata in un'oasi che ristorava i viaggiatori con l'ombra dei sui alberi.
E questo perché, un giorno, una nuvola innamorata non aveva esitato a dare la propria vita per amore.

giovedì 25 giugno 2009

La gente è come i dadi

La gente è come i dadi


La gente è come i dadi, si lancia nella direzione che ha scelto.

E' quello che rende le persone libere.
Tutti noi viviamo in contesti diversi ma non importa; per quanto piccola sia, una possibilità di scelta c'è sempre.
Non è questione di caso o destino, ma della scelta che decidi di fare.

(la prima frase "dovrebbe" essere di Jean Paule Sartre, il resto è preso dall'anime Black Lagoon)

sabato 20 giugno 2009

Omeostasi e Transistasi

Trasformazione - Evoluzione


Omeostasi e Transistasi
:
L'attitudine volta a preservare uno stato e l'attitudine volta a cambiarlo.
Gli esseri viventi sono caratterizzati da entrambe queste due contrastanti capacita`.

La vita si basa su queste due capacita`, l’omeostasi e` la capacita` di un organismo di mantenere invariate le sue caratteristiche chimico-fisiche pur col cambiare dell’ambiente esterno, la transistasi e` invece la capacita` di mutare indipendentemente dall'’ambiente esterno. Ogni forma di vita oscilla fra questi due comportamenti, e la scelta dell’uno o dell’altro determina a seconda delle situazioni la sopravvivenza o l’estinzione di quell’organismo. E` infatti possibile che non mutando non sia capace di sopravvivere in un ambiente diverso, cosi` come puo` promuovere anche una evoluzione sbagliata in grado di portarlo solo alla morte.
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SI, sto guardando Neon Genesis Evangelion :)

domenica 7 giugno 2009

Nell'attesa, relax!

Questo blog è ancora molto giovine, lo so, però un pò di cose penso di averle già capite.
So per certo oramai che il lettore tipo del mio blog ama Silvio Berlusconi quanto un foglio di carta vetrata usato come assorbente, per esempio.
Essendo cosciente di questo, già prevedo che stasera, quando arriveranno i primi risultati della tornata elettorale, partiranno numerosi mal di pancia e nervosismi vari. Come biasimarlo, visto che si vedrà di nuovo il sovrano popolo italiano consegnarsi con le sue stesse mani nelle fauci di sua emittenza l'imbonitore papi Silvio.
Alla fin fine arrivati a quest'ora il lettore tipo di questo blog avrà già votato, ma senza farsi eccessive illusioni, perchè ha una testa pensante, ma anche ancorata abbastanza alla realtà: sa che ci sarà l'inevitabile batosta.

Per questo, visto che alla fine già sappiamo, prepariamoci adeguatamente :D !
Non cominciamo a stressarci fin da ora, ma attendiamo i primi exit-poll senza pensarci troppo.
Su con la vita! :P

Facciamo così:

1) Concentriamoci su un luogo rilassante, e convinciamoci di essere lì...forza forza ... immaginiamo un bel posticino sul mare magari:

Un bel posto al mare

o in montagna, per chi preferisce le alte quote:
Un bel posto in montagna


2) Procuriamoci una bella bevanda, fresca e dissetante, che ristora il corpo e la mente:
Una bella bibita rinfrescante

3) Adesso riposiamoci, dormiamo un pò, sogniamo! Sogniamo qualcosa di bello e lontano mille miglia dal puzzo del ciarpame politico. Per esempio, potremmo sognare la persona che più amiamo, mi sembra un'ottima cosa. Del resto si sa, anche solo pensare alla persona amata fa dimenticare qualunque cosa, persino una imminente vittoria elettorale di gente come Calderoli, Gasparri e Mastella!
Quindi, dicevo, sogniamo! :
Sogniamo la persona amata

Bene.
Un'ora o due basteranno, stiamo cercando solo un riposo psicologico, non fisico.

al nostro risveglio sarà quasi ora di cena, e saremo allegri e sereni, freschi e riposati. Magari fischietteremo anche la nostra canzone preferita. Avremo raggiunto l'adeguata preparazione per affrontare la seconda parte della serata ... e cercate di seguirla su internet, che in TV vedreste solo personaggi che fungerebbero da " amplificatori di schifo ", direi che è meglio evitare no ?

Penso di aver detto tutto. Buona fortuna!