sabato 30 novembre 2013

Il consumismo matto!

Vedo e rivedo questo video, e non riesco a smettere di farmelo piacere tantissimo:



Convincere migliaia, milioni di persone ad acquistare qualcosa di cui fondamentalmente NON hanno bisogno fa parte di un processo sociale/antropologo/quello che vi pare che mi ha sempre affascinato alquanto.

Negli ultimi anni sempre più chiaramente ho visto espertissimi del marketing riuscire a tirar fuori dal nulla l'hype incontrollabile che porta all'inevitabile acquisto impulsivo della novità del momento da parte del consumatore di turno.

Vi siete mai sentiti lanciati nel tunnel dell'acquisto futile ed irrinunciabile? Avete mai preso qualcosa perchè trascinati da una perfetta campagna mediatica, per poi pensarci su due mesi dopo e dire "ma che l'ho preso a fare" ?

giovedì 28 novembre 2013

Deca Dance!

Orsù, daje ... erano anni che aspettavo questo momento tanto simbolico :D

Finalmente Silvio da Arcore viene gentilmente allontanato dal Parlamento!

Un  gesto tardivo che ormai nulla può fare per fermare questa nave che affonda, ma in ogni caso è un po' come i sogni d'infanzia e fanno sempre piacere :D

Quindi, tutti a festeggiare, balliamo la DecaDance!

Se siete troppo snob radical chic per cimentarvi nella bolgia delle pogate popolari, potete sempre cibare il vostro spirito della visione di raffinate opere pttoriche, quale la seguente:


Come da tradizione, ho comprato anche il mio quotidiano commemorativo. Non vi ho mai parlato di quest'abitudibe, ci dedicherò un breve post in futuro :)

E voi, avete stappato lo spumante che tenente in fresco dal '96 o giù di lì?

lunedì 18 novembre 2013

Frammenti


Una professoressa concluse la sua lezione con le parole di rito: "Ci sono domande?".
Uno studente le chiese: "Professoressa, qual è il significato della vita?".
Qualcuno, tra i presenti che si apprestavano a uscire, rise.
La professoressa guardò a lungo lo studente, chiedendo con lo sguardo se era una domanda seria.
Comprese che lo era. "Le risponderò" gli disse.
Estrasse il portafoglio dalla sua cartella, ne tirò fuori uno specchietto rotondo, non più grande di una moneta.
Poi disse: "Ero bambina durante la guerra.
Un giorno, sulla strada, vidi uno specchio andato in frantumi.
Ne conservai il frammento più grande. Eccolo.
Cominciai a giocarci e mi lasciai incantare dalla possibilità di dirigere la luce riflessa negli angoli bui dove il sole non brillava mai: buche profonde, crepacci, ripostigli.
Conservai il piccolo specchio.
Diventando grande finii per capire che non era soltanto il gioco di una bambina, ma la metafora di quello che avrei potuto fare nella vita.
Anch'io sono il frammento di uno specchio che non conosco nella sua interezza.
Con quello che ho, però, posso mandare la luce, la verità, la comprensione, la conoscenza, la bontà, la tenerezza nei bui recessi del cuore degli uomini e cambiare qualcosa in qualcuno.
Forse altre persone vedranno e faranno altrettanto. In questo per me sta il significato della vita".

lunedì 11 novembre 2013

di giochi coi fiorellini e con le città verticali

Salve a tutti!

Mentre la vita va avanti e si lavora, si manda avanti la casa, si tengono i contatti con i cari ... insomma mentre faccio tutte queste cose che ognuno di noi bene o male è chiamato ad affrontare, la mia attività di aspirante creatore di giochi va avanti! :D

E' da parecchio che non ne scrivo nulla, ma qualcosa si muove nel sottosuolo.
E' passato ormai più di un anno da quando io e la saretta partecipammo al Premio Archimede, riuscendo incredibilmente a raggiungere la finalissima fra circa 150 partecipanti.

Dato che però manca meno di un anno al prossimo Premio Archimede, occorre pur preparare qualcosa per tentare un fantastico bis!

Ecco dunque, ci sono due progettini in campo:

1) C'è un giochillo in cui c'è un prato di fiori ed ognuno deve cercare di far proliferare quanto più è possibile i fiori del proprio colore. Una cosetta di stampo abbastanza classico, che dura pochi minuti e che dovrebbe essere alla portata di tutti

fiorellini!

2)C'è un giochetto con regolamento più lungo e materiali più abbondanti, ma pur sempre pensato per essere un  gioco per famiglie (niente di troppo cervellotico dunque). Qui si tratta di contribuire alla costruzione di una città che cresce in lungo, in largo e anche in alto. Ci sono tesserine che vanno piazzate sulla plancia e dopo un pò si vanno a piazzare anche le une sulle altre, procedendo letteralmente in tutte e tre le dimensioni.

Magari nei prossimi mesi cercherò di darvi qualche altra anteprima, anche se mi rendo conto che l'argomento è davvero particolare e non potrà interessare chissà quanto, fatto sta però che questo è uno dei miei principali passatempi, quindi ne parlerò comunque XD

Alla prossima!