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sabato 29 dicembre 2012

Giovedì 16 agosto - Deutsches Museum

Oggi, di nuovo tutti e 5 riuniti assieme, andiamo a visitare quello che probabilmente è il museo più conosciuto della città:

[informazioni turistiche]
Il Deutsches Museum è il più grande museo al mondo di scienza e tecnologia ed ospita migliaia di oggetti raggruppati in circa 50 categorie.
Esso ha sede sulla Museuminsel, isola che sorge lungo il corso del fiume Isar; è facilmente raggiungibile sia in metro (fermata Isartor) che (consigliato!) in tram (il 16 oppure il 18). Se siete interessati a questo genere di cose, programmate la vostra visita in modo da coprire tutto l'orario di apertura del museo (dalle 9 alle 17).
I biglietti costano 8,50 euro (e li valgono tutti)

Arriviamo al museo decisamente zuppi: è una giornata di pioggia insistente e furbescamente alcuni di noi (fra cui il sottoscritto) non hanno ombrello! L'ingresso è rigoroso, mi ricorda un pò la Gotham City di Batman.


All'interno abbiamo modo di asciugarci e di lasciare un pò di bagagli al solito guardaroba (che qui si paga: Occhio!). A questo punto, ci lanciamo nelle esposizioni!
Fin dall'inizio stabiliamo cosa vedere e cosa non vedere: siamo ben consapevolu che un giorno intero è isufficiente, quindi operiamo le nostre scelte a seconda dei nostri gusti.

Una delle prime aree che visitiamo è anche una delle più belle: la miniera.
Così, alla prima lettura, non sembra tutto questo granchè "vengono rappresentate le diverse tecniche e procedimenti dell'industria mineraria come per esempio la costruzione e l'estrazione di pozzi, rilievi topografici in miniera, costruzione di miniere, saline e miniere di carbone, scavi"
Epperò, come spesso capita, il modo in cui viene presentato rende di colpo affascinante anche argomenti del genere: L'area è costituita da una vera e propria miniera ricostruita nel sottosuolo del museo! Gallerie si susseguono ad ulteriori gallerie, si scende, si sal, si gira e si scende di nuovo. Ad ogni nuova galleria, ci si trova in un punto diverso della storia; scorrono così le varie epoche e le varie regioni, ognuna ben rappresentata con tutte le strumentazioni originali e tante statue che imitano i lavoratori, il tutto in vere gallerie di una miniera. Sembra un pò una giostra di Gardaland.

Arrivati alla fine delle gallerie, passiamo alle altre sezioni, che si presentano in sale "normali". Un'orgia di navi, aerei, motori, roba elettrica ed elettronica, c'è di tutto e di più accatastato nel miglio modo possibile, gioia per i nostri occhi ingegneristici! (a parte la saretta, che è l'unica fra i 5 del gruppo ad avere cultura umanistica. Meno male che nonostante ciò apprezza lo stesso! ^_^ )


Qui al Deutsches si sconfina perfino nello spazio: satelliti, ricostruzioni di moduli lunari, di razzi, davvero non c'è limite:


Si può trovare anche un bel motore di razzo spaziale (però sembra spento, non ho avvertito alcun dolce suono)


La lista delle cose viste potrebbe andare avanti ancora per molto, ma credo che già basti quanto scritto finora. A condire il tutto, ci sono poi i numerosi esperimenti che i visitatori possono realizzare con le loro mani e le dimostrazioni dal vivo: ad orari stabiliti, alcune sezioni azionavano i loro strumenti sotto la supervisione del personale del museo, rendendo più viva l'esposizione e più varia e completa l'esperienza proposta.

Felici come una Pasqua, andiamo su e giù per i vari livelli del museo fino al suo orario di chiusura.

Pertanto, un'altra giornata è conclusa, si torna a casa a riposar!
Per il giorno successivo è previsto un doppio appuntamento, che toccherà tasti dell'anima quanto mai diversi fra loro.

domenica 2 settembre 2012

Sabato 11 agosto - Pinakothek


In questa giornata visitiamo due delle tre principali pinacoteche di Monaco di Baviera. Siamo solo in quattro in questa incursione in quanto Girolamo, poco amante di questo tipo di musei e al contempo grande amante del Napoli Calcio, ha una partita da seguire in diretta nel primo pomeriggio. (Peggio per lui :P )

Le pinacoteche sorgono nel quartiere Kunstareal, dove le istituzioni universitarie e museali la fanno da padrone; poco è lo spazio riservato agli edifici residenziali, mentre non mancano spazi verdi, panchine ed altre amenità che io e la Saretta sperimenteremo in seguito. 

Alte Pinakothek, Neue Pinakothek, Pinakothek der Moderne, questi i nomi dei tre edifici (molto vicini fra loro) che ospitano tanti tesori, suddivisi per periodo storico.

[info turistiche]
La Alte Pinakothek racchiude tele del periodo a cavallo fra il 13° ed il 18° secolo, sopratutto di artisti tedeschi, fiamminghi ed italiani. 
La Neue Pinakothek ospita opere degli artisti del 18° e 19° secolo. Anche qui illustri artisti tedeschi si alternano alle migliori firme europee dell'epoca.
La Pinakothek der Moderne parte da quadri del 20° fino a raggiungere i giorni nostri, con installazioni, sculture, opere di design  ed altro ancora.
Se avete intenzione di visitare almeno due di questi musei, conviene comprare il biglietto combinato, che costa 12 euro per la visita di tutti e tre i musei (più altri due musei meno conosciuti). Il biglietto di un singolo museo invece costa 7 euro.
avvertenze: Se decidete di visitare tutti e 3 i musei, preventivate un'intera giornata (dalle 9 alle 18) e senza dilungarsi troppo in nessuna delle loro numerose sale. Nel museo si possono far foto, ma ogni zainetto va conservato nelle cassette del guardaroba (che si chiudono inserendo una 2 Euro che verrà restituita al ritorno)

 Noi quattro, valutando per bene la situazione e consci del fatto che vorremmo anche visitare un pò il centro storico nel pomeriggio, siamo costretti ad escludere uno dei musei per motivi di tempo. Decidiamo di concentrarci sui due musei più moderni, considerando anche che la Alte offre uno spettacolo che più o meno è possibile trovare anche in musei italiani.

Partiamo dalla Neue, che è la pinacoteca che più in assoluto ci interessa.
La collezione parte in sordina, con cose che ci conquistano pochino, ma per nostra gioia l'esposizione è un continuo crescendo di emozioni (e notorietà) fino a giungere agli amatissimi impressionisti, a Van Gogh ed altri ancora:

[ Italia und Germania (1828) - Friedrich Overbeck]

[Monet che dipinge sulla sua barca (1874) - Édouard Manet]

[Vaso con dodici girasoli (Arles, agosto 1888) - Vincent Van Gogh]

Potrei continuare a lungo con belle immagini, ma non voglio appesantirvi troppo la pagina (in termini di connessione ad internet, ovviamente! )

Anastasia ha particolarmente apprezzato un dipinto sulla serie delle Ninfee di Monet, la Saretta è rimasta alquanto soddisfatta dai puntinisti, sia quelli famosi sia quelli da noi un pò meno conosciuti; Moreno non si è sbilanciato (come suo solito :P ) mentre a me son piaciute alcune tele i cui soggetti erano Pozzuoli, il lago d'Averno, Portici ... tutta roba che è nelle vicinanze di casa mia :D
Mi son piaciuti molto anche due-tre quadri che non conoscevo, ma ai quali riconosco una fortissima personalità e più in generale un uscire fuori dagli schemi della loro epoca. (La Falconiera, I lock my door upon myself (che titolo Emo XD) e Die Sünde (il Peccato ... e ci siam capiti).

Dopo un pranzo veloce consumato in un'accogliente area esterna del museo fatta di gradoni ed acqua che scorre, ci avviamo alla Pinakothek der Moderne, la quale esplica la propria contemporaneità già a partire dal suo edificio.


Il museo è diviso in 4 sezioni: Arte, grafica, architettura e design. Delle quattro la sezione artistica rappresenta il cuore vero e proprio della pinacoteca, delle altre tre è particolarmente interessante la sezione di design, mentre non ci han detto granchè le altre (e non perchè non sia interessante l'architettura o la grafica in generale, anzi!).

Qualche parola in più sulla sezione artistica: Così come già capitato a me e la Saretta l'anno scorso a Parigi, anche in questo caso la collezione si può suddividere in una prima parte davvero bella ed apprezzabile, con i vari Picasso, Kandinskij etc. , ed una seconda parte in cui ci si può solo sbellicare dalle risate oppure restare basiti al cospetto di opere il cui significato è spesso latente:

 [Quest'opera si chiama: La Zappa. Notevole vero?]


 [La Saretta contempla un'altra opera troppo moderna per noi comuni mortali]

Il buonumore ci accompagna in queste ultime sale, facendoci un pò dimenticare i piedi stanchi ed il fatto che, dopotutto, appena usciti ci sarà da camminare ancora!

Infatti, appena terminato il tour, andiamo a prendere un tram che ci porta al Centro Storico dove incontriamo anche Girolamo che è un pò di pessimo umore a causa della partita di calcio che si è visto.
Del centro ne parliamo nel prossimo post però ;)



Le 3 cose che ho imparato:

1) Quasi ogni museo ha i guardaroba dove DEVI lasciare zaini, borse e quant'altro (meno male che in quasi tutti i musei il servizio è gratuito :P )

2) Il tram si è dimostrato un mezzo davvero molto valido! Una valida alternativa alla metro, restando in superficie ad osservare la città.

3) Anche una tela completamente bianca può essere Arte e può far parte di un prestigioso museo O_O


sabato 25 agosto 2012

Venerdì 10 agosto - Deutsches Museum Verkehrszentrum

Io, Saretta e Moreno prendiamo la metro e scendiamo alla fermata Schwanthalerhöhe, l'ideale per raggiungere la sezione trasporti del Deutsches Museum.
Questo luogo, costola della sede storica del Deutsches (che visiteremo in una giornata successiva) in cui si tratta un pò tutto lo scibile umano, raccoglie modelli di vari mezzi di trasporto (carri, automobili, treni etc.) in varie epoche della storia.




Io e Moreno, da bravi ingegneri, restiamo particolarmente affascinati, io un pò di più per le automobili, lui un pò più per i treni. La Saretta ci segue con interesse ma ovviamente con un occhio diverso.


Alcuni pezzi di questa raccolta li conosco già, altri sono piacevoli scoperte. Altri ancora sono delle bizzarre soluzioni finite poi nel dimenticatoio:


[l'unico esemplare originale rimasto al mondo della Auto Union Type C, una vettura che mi sta particolarmente a cuore! ]


Dopo aver completato la visita (che richiede un 2-3 ore, volendo dare un minimo di dignità alla mole di mezzi presenti) abbiamo fatto una passeggiata nei dintorni; a pochi passi vi è la Statua della Baviera che domina sulla spianata del Theresienwiese, dove ogni anno si celebra il (fin troppo) noto Oktoberfest.


Proprio il cantiere suscita il mio interesse: per me che sono un amante dei "dietro le quinte" guardare i megapadiglioni ancora incompleti, con gli operai che armeggiano con assi di legno e tutto il resto. A parte il lato organizzativo però, dell'Oktoberfest non me ne può fregar de meno :D

Finita la camminata facciamo la spesa al discount, poi torniamo a casa e lì restiamo finchè, finalmente, non arrivano anche Anastasia e Girolamo da Roma! Ceniamo in allegra compagnia e ci avviamo ai nostri letti, che il giorno dopo c'è tanto da fare!

Le 3 cose che ho imparato:

1) In Germania ci sono un sacco di bimbi! Durante la passeggiata siamo entrati in un piccolo parco pubblico e lì era tutto un fiorire di pargoli festanti e giocosi. E i genitori erano spesso giovinotti. Evidentemente hanno molte più possibilità lì.

2)A Moreno i treni piacciono davvero tanto: ogni volta che ne vede uno gli brillano gli occhi. Sono più di 10 anni che lo conosco ma questa sua passione la comprendo appieno solo ora.

3)Non tutti i Discount Aldi-Süd sono ugualmente belli; quello che ci è capitato a Monaco ad esempio non ci ha entusiasmato troppo (a differenza di quelli capitatici in passato). Poco male, siamo passati alla concorrenza, a Rewe.

domenica 11 settembre 2011

Lunedì 8 agosto - Centre Georges Pompidou

Dopo aver passato mezza giornata nei dintorni di Notre Dame, lasciamo le isole sulla Senna dirigendoci verso nord.
La prossima tappa è il museo d'arte contemporanea, il Centre George Pompidou, che mostra tante particolarità già a partire dall'esterno:

Il retro caratterizzato dalle tante condutture a vista e colorate

Centre George Pompidou

Il davanti, dove sembra quasi che sia avvolto da impalcature metalliche da cantiere

Centre George Pompidou

sia la fontana che si trova di lato, piena di strani aggeggi che si muovono e spruzzano acqua in ogni direzione :D

Stravinsky fountain


C'è anche questo gigantesco disegno su un palazzo che si affaccia sulla fontana. shhhhhh

Stravinsky fountain


Passando all'interno, la collezione del museo è stata suddivisa da me e Sara in tre settori ben distini:
SETTORE 1: Il settore "bello", dove ci sono Picasso, Kandinskij e tanti tanti altri personaggi famosi della prima metà del novecento

Picasso
[Femmes devant la mer - P.Picasso]

Ovviamente questo è il settore che più ci interessa, anzi, è il solo motivo per cui abbiam opagato il biglietto! Le altre due sezioni saranno solamente un simpatico omaggio in aggiunta a ciò che ci preme ammirare dal vivo.
Per quanto riguarda me in particolare, come qualcuno probabilmente ricorderà, ho da sempre avuto un debole per il Kandinskij ed in questo museo esiste una delle raccolte più vaste del mondo che lo riguardano :D
Pertanto, perdo abbastanza la testa quando vedo scorrere una dopo l'altra le sue opere, un corridoio dopo l'altro, una stanza dopo l'altra. Come è giusto che sia, l'esposizione è stata piazzata in modo che l'ultimo quadro di Kandinskij che viene presentato sia quello da me più atteso. Non resisto e cado in un momento (durato mezz'ora mi dice la Saretta) di pura e totale ammirazione. Non curante del buon gusto, ad un certo punto mi siedo platealmente a terra di fronte al quadro, per meglio gustarmelo, per farci due chiacchiere, per assorbirne tutta la linfa (anche se entra qualche raggio di sole che è un pò fastidioso).

imbambolato
[l'unico e solo Carlo de Petris in contemplazione mistica]

Torniamo ai "3 settori" dicui parlavo sopra :D

SETTORE 2: il settore "che ti sforzi di comprenderlo ma non ci riesci" dove si arriva all'arte contemporanea, dove tutto raggiunge sintesi, astrazioni e simbolismi tali da renderne praticamente impossibile la decodifica, il messaggio. Semplicemente, se non te lo vengono a dire, non ci arrivi.

[purtroppo non abbiamo foto per questo secondo settore]

SETTORE 3: il settore "ti metti a ridere e basta" dove ti ritrovi ad opere che ti fan dire "ma questo mia nona lo fa meglio" oppure dove ci sono semplicemente oggetti comuni appoggiati in un certo modo; noi abbiamo riso molto di fronte a queste ultime robe :D
boh
[Untitled (last night) - Felix Gonzalez Torres]


E' stato un giretto interessante e anche divertente quindi XD
Alla fine, stanchi e contenti, possiamo finalmente ritirarci a casa ... pappandoci anche una gustosissima Crepes alla Nutella, ma solo perchè avevamo bisogno di energie eh, mica perchè siam due golosoni! :D

lunedì 5 settembre 2011

Domenica 7 agosto - Cité des sciences et de l'industrie

Oggi ci trasferiamo in una zona abbastanza in periferia di Parigi, ma non per questo meno interessante.
Infatti, ci rechiamo alla Cité des sciences et de l'industrie, un luogo dove si possono vedere tante belle cose interessanti e spesso anche interattive :)

Per prima cosa, abbiamo osservato l'interessante edificio che ospita il tutto

città della scienza di Parigi
[foto by cdp]

Ovviamente non potevamo non notare la Gèode :

Geode
[foto by saretta]

Questa bella biglia grossa e liscia in realtà altro non è che un moderno cinema IMAX, ma escludendo la sua funzione ultima debbo dire che il solo edificio calamita l'attenzione di tutte le persone e gli obiettivi di tutte le macchine fotografiche! :D

Oltre a queste due strutture il Parc de la Villette, dove ci troviamo, offre anche bei giardini dove potersi riposare, musica all'aperto e anche, perchè no, un bel sottomarino militare che si gode la pensione.

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[foto by saretta][NOTA: ci sono anche io in foto :D]

andando su e giù per il parco e possibile anche imbattersi in scorci davvero particolari, che ci hanno fatto escalamre "uh, un'astronave aliena! aiuto!" XD

Geode
[foto by saretta]

Divagazione a parte, abbiamo fatto il pienone visitando la città della scienza, il grande planetario che vi si trova all'interno (ma con biglietto a parte) e gli interni del sopra citato sottomarino.

Ci siamo divertiti molto con gli esperimenti, di qualità altalenante (da "quest'è?" fino a "*_*" )ma in quantità industriali: in una giornata intera non si riesce a farli tutti, bisogna operare un pò di selezione.

L'esposizione prevede, oltre agli esperimenti (come ad esempio questo vecchio classico che riguarda l'ottica)

esperimenti su illusioni ottiche
[foto by cdp]

anche diverse sezioni prettamente "didattiche" oppure anche oggetti tecnologici vari. Che so, un motore dei razzi ArianeV per esempio:

cryogenic first stage rocket engines for the Ariane 5
[foto by cdp]

Il planetario merita due parole a parte: non ne avevo mai visitato uno prima d'ora e mi ha notevolmente colpito! Poter ammirare "il cielo stellato" su uno schermo a forma di cupola che ti avvolge tutto e che per di più di "disegna" le costellazioni in tempo reale ... è davvero un'esperienza carina :D

Anche il sottomarino merita una piccola nota: stretto e tortuoso, accontenta i maschietti come me appassionati di macchine, di motori ... e di film sui sottomarini XD.

Detta così, sembra una visitina da un paio d'ore, in realtà abbiamo impiegato tuttoil tempo a disposizione, dall'orario di apertura fino a quello di chiusura, e non siamo riusciti a vedere tutto é_é
Qualcuno ha esagerato: saremo stati noi oppure la quantità di cose da fare, vedere, sentire, provare? chissà!

martedì 23 agosto 2011

Venerdì 5 agosto - Musée du Louvre

Il Louvre non è semplicemente un "museo". Il Louvre è una raccolta talmente vasta e pregna di quadri, sculture e reperti vari da poterla considerare come una città nella città.

Musée du Louvre
[tutte le foto tranne la penultima sono by saretta][Ve la ricordate Frò? :D]

FOLLI sono coloro che soltanto pensano di poterlo visitare in un giorno. Solo i più accorti, coloro che avranno ben ponderato ogni singolo passo, potranno uscirne senza troppi rimorsi, ben sapendo che sarebbe necessario un altro giorno di visita e dopo un altro ancora.
Io e la saretta purtroppo non possiamo proprio permetterci i 3 giorni che secondo noi auspicabili per poter gustare tutto con un minimo di interesse, anzi, con un minimo di dignità!

Fin da casa (intendo proprio casa nostra, in Italia), elaboriamo il "piano d'azione" ed operiamo dolorosissimi tagli all'offerta che ci viene proposta. Alla fine puntiamo tutto su quello che davvero ci sembra indispensabile: la sezione greca-etrusca-romana, dipinti italiani, dipinti francesi ed infine la sezione egizia da vedere "velocemente".

Ci andiamo di venerdì perchè questo è l'unico giorno in cui il Museo non chiude alle 18, ma resta aperto fino alle 21 circa. Nelle circa 12 ore a nostra disposizione riusciremo a vedere si e no il 30% del museo (e solo perchè gli egizi li tratteremo in modo superficiale :/ )

Per massimizzare il tempo a disposizione per la visita ci siamo fatti furbi ed abbiamo comprato il biglietto alla FNAC il primo giorno che abbiam messo piede in città. Così facendo saltiamo la fila ed entriamo allegramente tramite l'ingresso riservato.
Passeremo tutta la giornata andando su e giù per gli scaloni, raccogliendo innumerevoli volte le mascelle cadute per terra.

Di volta in volta ci troviamo di fronte a visi noti
Gioconda
[a tal proposito, consultare l'Appendice a fine articolo]

tizie alate
Nike di Samotracia

momenti solenni
L'incoronazione di Napoleone

oppure molto intensi.
Amore e Psiche


Non mancano poi lussuosi oggetti regali
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oppure vere e proprie rivolte di popolo!
La libertà che guida il popolo

Alla fine della giornata, così come il giorno precedente, siam decisamente stanchi morti; poveri di energie, ricchi di immagini da fissare il più a lungo possibile nella memoria.

Una volta superato il Louvre, il resto della vacanza sarà meno impegnativo dal punto di vista fisico (olè) anche se ci sarà ancora spazio per un altro museo. 

Per finire questo post volevo lasciarvi un breve vademecum su come avere la possibilità di guardarsi la Gioconda in santa pace, senza dover lottare con mezzo mondo di turisti indemoniati.

APPENDICE
COME OSSERVARE LA GIOCOONDA SENZA ESSERE DISTURBATI DAGLI ALTRI

La base di partenza è davvero semplice: Nel Louvre circolano tantissime persone, molte delle quali si fanno attrarre soltanto dalle opere "famose" solo perchè sono "famose" e quindi DEVONO vederle, anche se non gliene frega un fico secco. Queste persone sono un danno per chi ama l'arte, ma ahimè portato tanti bei soldini necessari per far campare l'arte, quindi bisogna sopportarle e cercare di ovviare ai problemi che esse generano.

Se siete interessati a contemplare la Gioconda per esempio, e non volete fare a spallate col buzzurro di turno che magari dimentica anche di togliere il flash alla fotocamera, dovrete ricorrere ad un pò di astuzia e rendervi disponibili a dei piccoli sacrifici.
L'obiettivo, detto semplicemente, è di arrivare alla tela di Leonardo "Appena apre il museo" così che le sale siano mezze vuote e che quelli che sono già entrati siano rimasti indietro, perdendosi fra i vari corridoi.
L'obiettivo è raggiunto in 5 passi
PASSO1- Biglietti: Se ne avete la possibilità acquistate i biglietti nei giorni precedenti, presso uno dei negozi abilitati sparsi per la Francia. Per esempio, io e la Saretta ci siamo riforniti alla FNAC sugli Champs Elysées. Esistono anche modi per comprare i biglietti online, ma per quelli dovrete muovervi qualche settimana prima della partenza, visto che i bigliettini devono esservi spediti via posta (posta fisica, non email).

PASSO2- Arrivo: Esiste un comodo sottopassaggio che dalla metro Palais Royal - Musée du Louvre conduce direttamente sotto la piramide, dove c'è uno degli ingressi del museo ed una fila relativamente più corta rispetto a quella che c'è alla piramide vera e propria, qualche metro più in alto. 
Se avete i biglietti del museo in tasca, salite di sopra, andate all'ingresso della piramide e troverete un ingresso riservato ai possessori di biglietto, con fila davvero corta rispetto alle altre ;)

PASSO3- Ingresso: appena aprono i cancelli, agevolate i controlli delle guardie giurate, poi scendete le scale e ricordate che eventuali ombrelli vanno lasciati nella zona Guardaroba, fatelo subito e senza perder tempo! Lo zaino potete tenervelo, a patto che abbia dimensioni umane (non oltre uno zaino standard delle superiori, diciamo). Ignorate le biglietterie nel lato basso, andate verso l'entrata Denon. Se volete, dopo le scale mobili potete fittare le audioguide (noi le abbiam prese, ne vale davvero la pena!)

PASSO4- Camminare con occhi bassi: Dall'entrata Denon è segnalata con evidenza la strada ottima per raggiungere la Giocoonda, non dovrete far altro che seguire le frecce. Attenzione però! Lungo la strada ci saranno fortissime tentazioni che proveranno a farvi perdere tempo e con esso il vostro agognato angolo tranquillo affianco alla Monna Lisa. La Nike di Samotracia, tele di Leonardo, di Mantegna, di Raffaello e tanto altro sono lì a farvi l'occhiolino. Tenete lo sguardo basso e ripromettetevi che dopo tornerete con calma.

PASSO5- Arrivo!: Finalmente arrivate nella sala della gioconda. Se avete seguito le istruzioni, sarete una piccola brigata di non più di 20 persone, ognuno avrà il suo spazio, il tempo di guardarsi per bene la tela, di farci due foto senza spintoni e sopratutto ci sarà il silenzio! (bene prezioso per ogni museo).

Il risultato dovrebbe essere all'incirca questo:
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Se invece non seguite le istruzioni ed arrivate lì quando capita, per esempio alle 11.30 ...

Folla dalla giocoonda

Spero che l'appendice vi sia utile! XD

martedì 16 agosto 2011

Giovedì 4 agosto - Musée de l'Orangerie

Ci alziamo di buon'ora oggi in quanto ci aspettano ben due musei da visitare!
Non nascondo che il motivo principale del nostro soggiorno sia proprio andare in giro a vedere tele e sculture, quindi per una buona fetta di viaggio questo faremo :P

La mattina visitiamo il non molto conosciuto Musée de l'Orangerie, custode fra l'altro di un complesso di 8 tele unico al mondo: "Le ninfee" di Monet, 90 metri lineari di dipinto spalmati lungo le pareti curve di due sale ellittiche. (QUI è possibile fare una "visita virtuale" per meglio capire di che si parla)

Le ninfee - C.Monet
[dettaglio de "Le ninfee" - C.Monet - 1920/1926][foto by Saretta]

La saretta in particolare era quanto mai interessata a queste tele, anche perchè vengono descritte in un passo di un libro che a lei piace molto (e che io non ho ancora letto), "City" di Alessandro Baricco.

Scendendo al piano inferiore del museo, ci si fionda in una lunga galleria piena zeppa di quadri impressionisti e di inizio '900, alcuni davvero notevoli! Personalmente è la prima volta che (finalmente!) mi ritrovo di fronte a questi autori dal vivo. Prima d'ora (A Parte i Van Gogh che vidi ad Amsterdam nel 2004) mi ero dovuto sempre accontentare delle riproduzioni sui libri, ben sapendo che erano poca cosa rispetto alla realtà.
Potendo vedere da vicino queste opere resto affascinato dal lavoro preferito degli impressionisti: catturare la luce, riprodurla, bloccarla nel quadro.
Con mio sommo piacere scopro che, fra gli impressionisti, anche dal vivo i quadri che più mi colpiscono sono in particolare quelli di Renoir e del solito Monet (che a dire il vero piace un pò a tutti :D ).

Ragazze al Piano - A.Renoir
[Jeunes filles au piano - P.A.Renoir - 1892][foto by Saretta]

Nella sezione del novecento invece ai miei occhi spadroneggiano sopratutto Picasso ed Henry Rousseau. Del primo (che non ha bisogno di presentazioni :D ) sono presenti opere di un ben preciso periodo, opere tipo questa:

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[Grand Nu à la draperie - P.Picasso - 1920/1921][foto by Cdp]

Di Rousseau invece resto estasiato dalla gamma cromatica sgargiante e da altre scelte che rendono davvero unici i suoi quadri (provate a vedere qualcuno in giro per il web), un'altra conferma alle idee che da sempre mi ero fatto consumando quei pochi libri d'arte che ho :)

Oltre a questi due di cui sopra ho anche fatto la conoscenza di una pittrice di cui nulla sapevo e che subito si è fatta notare ai miei occhi, perchè anche lei ha un suo "carattere" in ciò che dipinge: Marie Laurencin

Spanish dancers - M.Laurencin
[Danseuses espagnoles - M.Laurencin - 1920/1921][foto by Cdp]
(questa dal vivo rende decisamente di più :( )

Finito il giro del museo è già ora di pranzo, decidiamo quindi di andare a mangiare la nostra bella baguette farcita in casa (che sarà il nostro pranzo tipo per più o meno tutto il viaggio) nei giardini des Tuileries, proprio dove si trova l'rangerie.

Una cosa molto bella che notiamo è che nei giardini sono disseminate numerose sedie di colore verde che sono a disposizione di chiunque voglia; abbiamo trovato la cosa molto simpatica ed ovviamente ne abbiamo approfittato per sederci un pò all'ombra, in un posto tranquillo.

Giardini des Tuileries - Paris
[foto by Saretta]

Dopo aver pranzato un pò di pausa rilassante e poi si riparte; stavolta la meta è il Musèe d'Orsay, riferimento mondiale per la pittura impressionista. Oggi è la giornata impressionista direi :D