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martedì 19 marzo 2013

Com'è andata a finire poi?

Vi ricordate dell'avventuroso rientro del 14 dicembre?

Orbene, udite udite: habemus rimborso!


Sembra incredibile vedere Trenitalia che restituisce dei soldi, eppure di tanto in tanto, tocca anche a loro! :O

Certo, devi andare di persona in stazione e parlare con l'impiegato per ottenerlo realmente ... ma lo sappiamo, la vecchia volpona le tenta tutte pur di non farti spuntare il fantomatico indennizzo! (che so, per esempio la concorrenza ti da il rimborso in automatico senza che manco fai richiesta)

Questo mondo non finisce mai di stupirmi, chissà cosa accadrà la prossima volta :D

domenica 16 dicembre 2012

Quiz Ferroviario (risposta)

Il treno Alta Velocità delle 17.20, dapprima anticipato di 2 minuti (Trenitalia ce lo ha ricordato numerose volte), ma poi arrivato a Bologna con 15 minuti di ritardo, sembra un treno come gli altri, e sfila veloce ed elegante fra tunnel e campagne, giungendo rapidamente a Firenze.

Dopo aver lasciato la culla del Rinascimento, il potente mezzo inizia ad avere un pò di raffreddore: procede a tratti, rallenta, ogni tanto si ferma per farci apprezzare il panorama. La situazione degenera sempre più ed il ritardo si impenna. "A causa di problemi tecnici, il treno potrà subire qualche rallentamento"

30 minuti, 40, 50 ... poi, ad un certo punto, il treno si ferma nella ridente stazione di Orvieto, 100km a nord di Roma. Lì il nostro vettore, stremato, viene affidato alle mani esperte del personale di bordo "Il macchinista del treno tenterà di riparare il guasto". (BAH!)

Il tempo scorre inesorabile, ormai i minuti non si guardano più, più che altro si attende la vocina degli annunci.

"Questo treno non è in grado di proseguire il viaggio. Un treno sostitutivo vi raggiungerà fra 40 minuti, oppure potete utilizzare il treno Intercity diretto a Napoli che sosterà fra circa 10 minuti in questa stazione."

Scene concitate. Oltre alle lamentele che imperversavano già da lunghi minuti, si aggiunge il fuggi fuggi generale. Spero che qualcuno abbia spiegato ai turisti anglofoni la situazione, sennò rischio di portarmeli sulla coscienza. Apprendiamo che il treno sostitutivo fermerà a Roma per non proseguire oltre, quindi pefforza prendiamo l'intercity che giunge di lì a poco.

L'intercity, che è in orario (solo 5 risibili mnuti di ritardo) prevede il proprio arrivo a Napoli entro le ore 23. Magari la Saretta, che rientra assieme a me nel giorno del suo compleanno, riuscirà a spegnere le candeline a casa sua entro la mezzanotte! (come inizialmente previsto, motivo per il quale ho dovuto chiedere un permesso al lavoro ed avviarmi ben prima del solito).

Toh, da quanti anni non prendevo più un Intercity, 10? noto che nulla è rimasto immutato da allora, con la differenza appunto di 10 ulteriori anni di usura senza alcuna manutenzione apparente.
Il viaggio procede nuovamente, purtroppo con Velocità Normale, niente Alta Velocità. Non bisogna essere schizzinosi coi treni del venerdì sera.

Il meteo è clemente: niente pioggia, niente neve, solo qualche nuvola. Nulla può fermare il vecchio Intersity, lento ma robusto, costruito per durare nel tempo e sfidare le più disparate difficoltà!

Pochi, pochissimi chilometri, ed il raffreddore colpisce anche L'intercity: si va avanti, si rallenta, ci si ferma in campagna, si riparte, ci si ferma in una galleria.

"Si avvisano i signori passeggeri che a causa di un guasto alla stazione di Settebagni il nostro treno non può procedere regolarmente e potrà subire un ritardo IMPRECISATO" o_O

Putiferio. Lamentele che sovrastano altre lamentele. Capotreno preso d'assalto. Amara ironia a gogo.

In qualche modo, si riparte. Pian piano arriviamo a Roma.
Restiamo fermi una mezzoretta a contemplare i binari della Capitale, nel frattempo salgono a bordo delle persone sfortunate che, provenienti da Venezia, hanno subito un guasto al loro treno e sono rimaste ferme per un pò alla stazione di Settebagni. Pertanto, l'Intercity versione crocerossa si sobbarcherà i passeggeri suoi, quelli del mio treno Alta Velocità e quelli di questo ulteriore treno di cui poco sappiamo e sinceramente poco ci importa (abbiamo già il nostro stress da smaltire).

Da Roma a Napoli il viaggio è spedito, sicuro. Copriamo la distanza in un tempo encomiabele per il buon vecchio intercity, mi fa quasi tenerezza. Un po' mi spiace che il suo destino sia stato tanto scrudele: ammazzato da politiche aziendali atte a spennare gli utenti.

Facciamo il nostro ingresso trionfale in Napoli centrale: solo le ore 1.35 del sabato, possiamo sfoggiare con orgoglio i nostri 280 minuti di ritardo!

Chissà se avremo un rimborso! Son proprio curioso :D


sabato 15 dicembre 2012

Quiz ferroviario

Vi sfido ad indovinare:
 a che ora il mio treno Alta Velocità Bologna-Napoli, con partenza prevista alle 17.20 ed arrivo previsto alle 20.55 ha fatto il suo trionfale ingresso nella stazione di Napoli Centrale? :D

La risposta ve la dò alla fine del weekend, ma invito tutti a provarci!

Indizi:
Il treno è arrivato e (ri)partito da Bologna con soli 15 minuti di ritardo.
Non c'è nessuna nevicata o difficoltà metereologica da tenere in conto.

venerdì 19 ottobre 2012

Ritardi

Non c'è Trenitalia o NTV che tenga, se un treno deve fare ritardo, non guarda in faccia a nessuno!

Tanto, la maggior parte die problemi nasce alla base, ovvero dalle ferraglie di RFI (Rete Ferroviaria Italiana )

Quindi, scrivendovi dal mio treno partito in forte ritardo ... spero di toccare il suolo di Napule prima delle 23.00 23.30 24!

Certo, perlomeno la compagnia del treno dove mi trovo adesso mi invierà in automatico la percentuale di rimborso che mi spetta, senza che nemmeno debba presentare una domanda di rimborso. L'altra compagnia, beh, lo sappiamo in tanti: cercherebbe di ostacolare il cliente in ogni modo! :D

In ogni caso ... questi treni supermoderni, superveloci e superfighissimi sempre si beccheranno questi simpatici ritardi :/ preferirei un treno più lento ma più costante!


PS
*plin plon .... 92 minuti di ritardo! .... plin plon*
-.-

sabato 25 agosto 2012

Venerdì 10 agosto - Deutsches Museum Verkehrszentrum

Io, Saretta e Moreno prendiamo la metro e scendiamo alla fermata Schwanthalerhöhe, l'ideale per raggiungere la sezione trasporti del Deutsches Museum.
Questo luogo, costola della sede storica del Deutsches (che visiteremo in una giornata successiva) in cui si tratta un pò tutto lo scibile umano, raccoglie modelli di vari mezzi di trasporto (carri, automobili, treni etc.) in varie epoche della storia.




Io e Moreno, da bravi ingegneri, restiamo particolarmente affascinati, io un pò di più per le automobili, lui un pò più per i treni. La Saretta ci segue con interesse ma ovviamente con un occhio diverso.


Alcuni pezzi di questa raccolta li conosco già, altri sono piacevoli scoperte. Altri ancora sono delle bizzarre soluzioni finite poi nel dimenticatoio:


[l'unico esemplare originale rimasto al mondo della Auto Union Type C, una vettura che mi sta particolarmente a cuore! ]


Dopo aver completato la visita (che richiede un 2-3 ore, volendo dare un minimo di dignità alla mole di mezzi presenti) abbiamo fatto una passeggiata nei dintorni; a pochi passi vi è la Statua della Baviera che domina sulla spianata del Theresienwiese, dove ogni anno si celebra il (fin troppo) noto Oktoberfest.


Proprio il cantiere suscita il mio interesse: per me che sono un amante dei "dietro le quinte" guardare i megapadiglioni ancora incompleti, con gli operai che armeggiano con assi di legno e tutto il resto. A parte il lato organizzativo però, dell'Oktoberfest non me ne può fregar de meno :D

Finita la camminata facciamo la spesa al discount, poi torniamo a casa e lì restiamo finchè, finalmente, non arrivano anche Anastasia e Girolamo da Roma! Ceniamo in allegra compagnia e ci avviamo ai nostri letti, che il giorno dopo c'è tanto da fare!

Le 3 cose che ho imparato:

1) In Germania ci sono un sacco di bimbi! Durante la passeggiata siamo entrati in un piccolo parco pubblico e lì era tutto un fiorire di pargoli festanti e giocosi. E i genitori erano spesso giovinotti. Evidentemente hanno molte più possibilità lì.

2)A Moreno i treni piacciono davvero tanto: ogni volta che ne vede uno gli brillano gli occhi. Sono più di 10 anni che lo conosco ma questa sua passione la comprendo appieno solo ora.

3)Non tutti i Discount Aldi-Süd sono ugualmente belli; quello che ci è capitato a Monaco ad esempio non ci ha entusiasmato troppo (a differenza di quelli capitatici in passato). Poco male, siamo passati alla concorrenza, a Rewe.

venerdì 24 agosto 2012

Venerdì 10 agosto - Arrivo a Monaco di Baviera

In questo viaggio siamo in 5: ovviamente ci siamo io e la Saretta, poi ci sono i nostri amici (a cui darò da ora in avanti nomi di fantasia) Anastasia, Girolamo e Moreno.

Anastasia e Girolamo partono da Roma nel pomeriggio, noi altri invece ci alziamo dal letto che fuori è ancora buio: il nostro aereo parte da Napoli alle 6.40 e quindi occorre svegliarsi alle 4!
Sorvolando i traumi dati dalla sveglia precoce, segnalo solo che il nostro aereo della Lufthansa ci ha concesso un bel giretto panoramico del Vesuvio durante la sua fase di salita:

[by Saretta]
Arrivati in Germania, finiamo in un Terminal interamente di proprietà della compagnia di bandiera. Una cosa simpatica che troviamo ad un certo punto sono i distributori gratuiti di bevande calde (però il caffè non è tanto buono eh .. ), una trovata davvero simpatica.
Dopo aver ritirato i nostri bagagli e dopo esserci concessi una colazione un pò più sostanziosa delle cibarie offerteci in volo, ci avviamo a comprare il nostro biglietto ferroviario per raggiungere il centro città.


[info turistiche]
Se siete in un gruppo di 2-5 persone, il miglior modo per raggiungere Monaco di Baviera partendo dal  Franz Josef Strauss International Airport (quindi l'aeroporto "buono", non quello dove atterra Ryan Air per intenderci ;) ) è l'Airport-City-Day-Ticket, un biglietto giornaliero valido fino a 5 persone e spendibile in tutta l'area di Monaco di Baviera e dintorni. Con questo biglietto è possibile raggiungere la città e continuare ad usarlo per tutto il giorno sui tram e sulle metropolitane. Costa 20 euro in totale, che diviso fra le persone del gruppo risulta davvero conveniente!

Mentre ci accingiamo ad inserire i soldi necessari nel distributore dei biglietti una simpatica turista anglofona ci blocca perentoriamente e, con nostro stupore, ci regala proprio il biglietto che serviva a noi. "Tanto mi serviva solo per raggiungere l'aeroporto, ora non mi serve più e quindi lo regalo a voi". Detto, fatto. Subito dopo, la tizia svanisce nel nulla prima che possiamo anche solo ringraziarla adeguatamente. Beh: grazie! :D (nota: teoricamente sarebbe vietato regalare i propri biglietti ad altre persone ma ... sorvoliamo!)

Così, stupiti da quest'accoglienza un pò fuori programma, andiamo a prendere il nostro treno e raggiungiamo la città dopo circa 40 minuti.

Decidiamo di scendere alla fermata di Marienplatz. Pur non essendo la più vicina alla nostra meta, decidiamo comunque di dare un primo scorcio a questa simpatica piazza che rappresenta il centro esatto di Monaco. Dopo aver osservato tutto perbene (ma ne parlerò in un altro post) passiamo per l'infopoint e poi, pian pianino, ci avviamo a piedi verso l'appartamento che andremo ad occupare, distante circa 800 metri. Ce la prendiamo con comodo anche perchè il nostro appuntamento per la casa è alle 12 e noi siamo in netto anticipo :)

Quando si è fatta l'ora, finalmente prendiamo possesso dell'immobile da noi prenotato ( QUESTO QUI ) ; facciamo un pò fatica ad intederci con la proprietaria ,che spiccica una parola in inglese solo ogni tanto, ma l'appartamento è davvero bello, anche meglio di come sembrava nella descrizione!

Pienamente soddisfatti saldiamo il conto, abbandoniamo i bagagli e partiamo verso la prima tappa del viaggio, tappa che faremo solo noi tre poichè, come ho scrtto all'inizio, Anastasia e Girolamo arriveranno solamente in serata.

In conclusione di questo post "le 3 cose che ho imparato", nuova rubrichetta dove infilerò osservazioni varie fatte durante questo viaggio :)



Le 3 cose che ho imparato:

1) Anche Monaco di Baviera è piena di italiani immigrati: proprio al piano terra del palazzo dove ci troviamo c'è un siciliano col suo piccolo bar tuttofare!

2) La città non viene mai lasciata a se stessa: notiamo una certa abbondanza di lavori di ristrutturazione, dal marciapiede della strada secondaria fino ad una costola del Rathaus. (e nei giorni successivi noteremo moltre altre ristrutturazioni...)

3) I Biergarten sono un pò ovunque, persino all'aeroporto è possibile trovarne uno! (nel piazzale che divide il Terminal1 dal Terminal2)

mercoledì 2 novembre 2011

Sul trasporto ferroviario Cercolese-Napoletano

Tra un resoconto di viaggio e l'altro, fra mille cose che ho rimandato e poi mi son perso per strada, questa la voglio ripescare.

Si sa, tutti odiano la propria ferrovia quotidiana, sarebbe quantomeno banale fermarsi ad un gneerico "ti odio" e "tutto funziona male", pertanto mi limiterò agli aridi e concisi numeri degli ultimi tempi.

Fino a qualche mese fa per andare dal mio paese (Cercola) a Napoli (che confina con Cercola) occorreva 1,10 euro e c'era la Circumvesuviana ogni 30 minuti. Quando andavo a trovare Sara, potevo tornare con l'ultimo treno, quello delle 21.04

ORA...

A causa di mancanza di fondi regionali, Cercola è stata cambiata di fascia e in contemporanea i biglietti sono aumentati, ora il biglietto costa 1,60.
In compenso, il servizio è peggiorato: hanno ridotto le corse di circa il 30%, i treni partono un'ora dopo e terminano le corse un'ora prima, alle 20.04 (sulla linea per Cercola). Di fatto, non mi è più conveniente andare a trovare Sara quando esco dallo stage, quindi o resto da lei tutta la notte oppure rinuncio ad andare (vi ricordo che non ho l'automobile).

Tutto questo in una città dove, ovviamente, la metro2 (la linea principale) impiega di media non meno di 15 minuti per arrivare, anche negli orari di punta,  accogliendoti sui suoi vagoni di oltre 30 anni fa. Che ogni tanto, giustamente, si rompono.

Aggiungiamo anche il fatto che ad inizio settembre, quando da un giorno all'altro sono mancati i soldi persino per gli stipendi, c'è stata una bella serrata e la mia linea ferroviaria è rimasta completamente chiusa per oltre 10 giorni o_O

IERI...

Mi è scaduto l'abbonamento annuale, che utilizzo da 6 anni. Visto che non son più studente e che lo stage non è lontanissimo da casa mia, ho deciso di riprendere la mia bici e pedalare. Sarò praticamente l'unica persona fra le 20mila del mio paese a spostarsi in bicicletta :D gia da ora mi destreggio fra le auto, incrociando diverse facce che mi guardano strano (ma che c'hanno da guardà?)

Il consorzio UnicoCampania, che ha ben agito nelle misure di cui vi ho detto sopra, può anche andare in malora. Ho calcolato che se ogni mese compro 16 biglietti (8 da Cercola ed 8 dalla sede dello stage) spendo esattamente gli stssi soldi dell'abbonamento annuale. Quindi da ora passo ai biglietti singoli e "loro" avranno un abbonato in meno.

Peggio per loro.

giovedì 18 agosto 2011

Intermezzo - La metropolitana di Parigi

Parigi Metropolitana

In questi primi post del mio viaggio ho più volte accennato al metrò, in particolare di quello che è certamente l'aspetto migliore e che più mi ha impressionato fin dal primo approccio.

Non sono tanto le ben 16 linee, che garantiscono una presenza capillare su un territorio che è oggettivamente bello vasto, quanto la rapidità con cui si spostano!
Durante tutto il viaggio ho potuto stimare che il tempo medio per partire e fermarsi alla stazione successiva è sempre sotto i 90 secondi, davvero incredibile per me che sono stato abituato a ben altri tempi! Sempre per me che usualmente a casa dispongo di una metrolumacona, segnalo che la frequenza dei treni, su una qualsiasi linea, si attesta intorno ai 3 minuti. Nno abbiamo mai aspettato più di 5 o 6 incluso la sera e la domenica.

Durante tutto il nostro viaggio abbiamo usato 16 stazioni su 5 linee differenti e la situzione è stata sempre la stessa; non sembrano esserci linee di serie A e di serie B, linee più lente e linee più veloci (a parte le ultime fermate della linea 7, ma solo perchè ad un certo punto di biforca e quindi un treno va a destra e l'altro a sinistra).

Un paio di indicazioni utili:

- è possibile fare innumerevoli viaggi e cambi di linea con lo stesso biglietto, ma solo se non si esce dalla stazione! Per cambiare linea bisogna cercare le indicazioni all'interno della stazione, di solito le indicazioni partono dal binario e guidano passo per passo le persone.

- Io e Sara abbiamo trovato conveniente usare i Carnet da 10 biglietti e NON gli abbonamenti (che costano 30 euro per 5 giorni consecutivi). Pur usando la metro in tutti e 9 giorni del viaggio, abbiamo risparmiato un bel pò prendendo due carnet a testa.

Passiamo ora agli unici due difetti che ha questa metrò quasi dei sogni:

1) la mattina e la sera troverete diversi senzatetto accampati negli angoli (badate, non sto parlando di fuori all'ingresso, ma proprio dentro la stazione, nei corridoi, accanto alle scale, accanto agli ascensori) non fatevi prendere dal panico.

2) probabilmente figlia della situazione di cui sopra: tutte le stazioni puzzano di pipì! :O O_O é_è
Chi più chi meno tutte sono ammantate da questo bell'aroma, spesso sopportabile, ma in certi casi anche no ç_ç


A parte i due difettucci di cui sopra, credo proprio che per il resto questa possa candidarsi ad essere la miglior metro che esista. Tenete conto anche che, col carnet, pagavamo ogni viaggio 1,25 euro, contro le 3-4 sterline che vi chiederebbero a Londra per un servizio dello stesso livello.


Chicca finale: alcuni treni hanno le ruote :D (e vi risparmio lo spiegone sul perchè ci sono XD )

Ruote del metrò

lunedì 15 agosto 2011

Mercoledì 3 agosto - Arrivo a Parigi

Sveglia di buon'ora per il nostro trasferimento in terra di Francia. Verso le 7 del mattino già lasciamo casa mia, arrivando circa 15 minuti dopo al vicino aeroporto di Napoli. Siamo in largo, larghissimo anticipo rispetto agli orari (il volo parte verso le 10) ma questo è stato lo scotto da pagare per avere il passaggio in auto dai miei genitori che subito dopo sono ripartiti in direzione mare per le loro vacanze :)
Girovaghiamo per lo scalo, poi sbrighiamo le solite pratiche e ci imbarchiamo su un aereo della Easyjet. Ci va bene con i posti a bordo, troviamo due sedili vicini nelle prime file (ricordo che su Easyjet normalmente non si può prenotare il posto preciso, ma "chi prima entra in aereo meglio alloggia", diciamo).
Il volo fila via tranquillo; in fase di atterraggio ad Orly scorgiamo dall'alto un certo numero di villoni antichi a noi ignoti; probabilmente saranno state residenze estive di vari blasonati dei secoli passati, chissà. Non ci pensiamo più di tanto.

Atterriamo e percorriamo in lungo e in largo l'aeroporto, seguendo il percorso per raggiungere il nostro bagaglio (uno solo; il limite di peso era 20 chili ed il nostro pesava 20.2 ma sono stati buoni :D ).
Qui debbo segnalare due note negative:
1) il recupero bagagli è in una "zona comune" dell'aeroporto, chiunque può accedervi. Questo mi ha un pò allarmato perchè "un malintenzionato può arrivare dall'esterno, prendere un bagaglio altrui ed andarsene tranquillamente". Io sono abituato a vedere questi stanzoni ubicati in zone riservate solo ai passeggeri in arrivo, sarò abituato male io ?

2) Per il nostro bagaglio abbiamo atteso 1 ORA. Troppo, troppo, decisamente troppo! Capisco che l'aeroporto è grande e che il periodo è intenso, ma starsene un'ora a guardare il nastro fermo (oppure in movimento a servire voli di un'ora prima) non è il massimo della vita. Un punto in meno per l'aeroporto di Orly, che per il resto sembra sia efficiente ed adeguato.

Ora un paio di informazioni utili se capitate ad Orly:

- Se volete comprare dell'acqua, fatelo nei negozi Relay, hanno il prezzo "più basso" (1,90 euro per una bottiglietta) alle macchinette o ai bar la pagate di più. In più, al ritorno abbiamo scoperto che nella zona dopo i metal detector c'è una fontanella assolutamente gratuita (ma non ricordo dove di preciso)

- Per trasferirvi a Parigi città potete prendere i pubblicizzati treni RER (9,60 euro), l'orlybus (6,30 euro) oppure, se siete per il massimo risparmio, esiste una terza soluzione a soli 1,90 euro! Appena usciti fuori dall'aeroporto, potete cercare il bus n.183, il biglietto si fa a bordo. E' un vero e proprio bus di linea, quindi ci si adegua (sopratutto per il bagaglio); impiega circa 60 minuti per arrivare a destinazione. Il viaggio attraverso la periferia parigina è tranquillo e volendo anche interessante per chi vuole vedere cosa c'è "dietro le quinte" delle grandi città. Ovviamente io e la saretta abbiamo optato per questo bus :D

Prendiamo la metro e raggiungiamo rapidamente (e su questo rapidamente ci farò un articolo apposta, perchè merita! ) il quartiere di Montmartre, dove ci aspetta la nostra "stanzetta attrezzata". L'appuntamento col proprietario è alle 17, quindi riusciamo anche a fare un pò di spesa prima di incontrarci, visto che avremo una cucina a disposizione che useremo quasi tutte le sere.

"La stanzetta" è una camera piccina piccina dotata di bagno, cucina e tutte le attrezzature necessarie per ogni evenienza. Il prezzo era davvero concorrenziale rispetto a quanto trovato online, inoltre ha il grande vantaggio di trovarsi a letteralmente 30 metri dal metrò, fermata Lamarck.

Metrò Lamarck - Parigi
[Fermata Lamarck - Linea 12][foto by Saretta]

Sistemati i bagagli ed espletate (€€€) le faccende burocratiche, possiamo finalmente partire alla scoperta della città!