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sabato 25 agosto 2012

Venerdì 10 agosto - Deutsches Museum Verkehrszentrum

Io, Saretta e Moreno prendiamo la metro e scendiamo alla fermata Schwanthalerhöhe, l'ideale per raggiungere la sezione trasporti del Deutsches Museum.
Questo luogo, costola della sede storica del Deutsches (che visiteremo in una giornata successiva) in cui si tratta un pò tutto lo scibile umano, raccoglie modelli di vari mezzi di trasporto (carri, automobili, treni etc.) in varie epoche della storia.




Io e Moreno, da bravi ingegneri, restiamo particolarmente affascinati, io un pò di più per le automobili, lui un pò più per i treni. La Saretta ci segue con interesse ma ovviamente con un occhio diverso.


Alcuni pezzi di questa raccolta li conosco già, altri sono piacevoli scoperte. Altri ancora sono delle bizzarre soluzioni finite poi nel dimenticatoio:


[l'unico esemplare originale rimasto al mondo della Auto Union Type C, una vettura che mi sta particolarmente a cuore! ]


Dopo aver completato la visita (che richiede un 2-3 ore, volendo dare un minimo di dignità alla mole di mezzi presenti) abbiamo fatto una passeggiata nei dintorni; a pochi passi vi è la Statua della Baviera che domina sulla spianata del Theresienwiese, dove ogni anno si celebra il (fin troppo) noto Oktoberfest.


Proprio il cantiere suscita il mio interesse: per me che sono un amante dei "dietro le quinte" guardare i megapadiglioni ancora incompleti, con gli operai che armeggiano con assi di legno e tutto il resto. A parte il lato organizzativo però, dell'Oktoberfest non me ne può fregar de meno :D

Finita la camminata facciamo la spesa al discount, poi torniamo a casa e lì restiamo finchè, finalmente, non arrivano anche Anastasia e Girolamo da Roma! Ceniamo in allegra compagnia e ci avviamo ai nostri letti, che il giorno dopo c'è tanto da fare!

Le 3 cose che ho imparato:

1) In Germania ci sono un sacco di bimbi! Durante la passeggiata siamo entrati in un piccolo parco pubblico e lì era tutto un fiorire di pargoli festanti e giocosi. E i genitori erano spesso giovinotti. Evidentemente hanno molte più possibilità lì.

2)A Moreno i treni piacciono davvero tanto: ogni volta che ne vede uno gli brillano gli occhi. Sono più di 10 anni che lo conosco ma questa sua passione la comprendo appieno solo ora.

3)Non tutti i Discount Aldi-Süd sono ugualmente belli; quello che ci è capitato a Monaco ad esempio non ci ha entusiasmato troppo (a differenza di quelli capitatici in passato). Poco male, siamo passati alla concorrenza, a Rewe.

domenica 23 ottobre 2011

delle morti in motocicletta

Gli italiani stamane sono rimasti scossi dalla prematura scomparsa di Marco Simoncelli, che lascia questo mondo all'età di 24 anni. (QUI articolo).

Io, andando oltre al triste evento, vorrei solo far notare che le moto, in generale, sono mezzi intrinsecamente insicuri. Volendo astrarre un pò alla situazione, la moto non è altro che "un motore al quale il pilota si aggrappa".
Essendo su sole due ruote, il mezzo non può avere un equilibrio stabile; essendo il pilota quasi completamente scoperto, si espone a numerose possibilità di infortunio.

Con questo non sto dicendo che "chi guida la moto cerca guai", ma dico solo che la moto è Pericolosa.
Andrebbe guidata col doppio dell'attenzione rispetto ad un autoveicolo, invece la prassi è di guidarla col doppio della spavalderia :(

Tornando invece alle moto da competizione, il pericolo permane. Anche se l'indubbia professionalità di un pilota di mestiere consente di ridurre drasticamente le possibilità di farsi del male, esistono alcune (parecchie) situazioni nelle quali NULLA si può fare, ad esempio proprio la sequenza che è stata oggi fatale al giovane centauro italiano (scivolata a terra  con altre moto a distanza ravvicinata, il tutto a velocità elevata). Che una volta ogni uno o due anni cpaiti un incidente abbastanza grave ... non dico che è matematico, ma è assolutamente realistico :/

Purtroppo, sempre a causa della natura e forma che hanno le moto, persino il progresso tecnologico non può fare miracoli. al contrario della Formula1, dove oramai per morire deve solo arrivarti una ruota perfettamente in testa, non esistono tecnologie che impediscono alla moto di perdere l'equilibrio e l'aderenza, non esistono modi per riparare il pilota.

E quindi, riassumendo, ogni tanto salta qualche testa :S

Ciao, Sic. :(